Si è svolto oggi 13 aprile a Verona nell’ambito di Vinitaly il primo “European Forum of wine producing countries”, organizzato dal Mipaaf (ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali). Il Forum, presieduto dal Ministro Maurizio Martina (nella foto) e dal Vice Ministro Andrea Olivero (nella foto), ha visto la partecipazione di Ministri e delegati da Francia, Portogallo, Spagna, Slovenia, Ungheria insieme a Paolo De Castro in rappresentanza del Parlamento europeo.
Foto: Ennevi
L’Italia ha voluto focalizzare l’incontro su tre grandi aree tematiche: miglioramento della Ocm vino (Organizzazione comune del mercato), mantenimento della legislazione sulle denominazioni d’origine e gestione del sistema delle autorizzazioni ai nuovi impianti.
Sul fronte del vino si è discusso della necessità di innovare l’Ocm vino con elementi che favoriscano ancora di più le esigenze delle imprese, tenendo sempre conto dell’equilibrio tra domanda e offerta. È stato ribadito che, soprattutto per l’Italia, è fondamentale mantenere la legislazione vitivinicola attuale sulle denominazioni d’origine e sull’etichettatura, senza toccare un sistema che ha tutelato i vitigni autoctoni e garantito la crescita dei vini di qualità europei nel mondo. I Paesi hanno convenuto che non sono accettabili passi indietro su questo fronte delicato.
Sul sistema di autorizzazione dei vigneti ci si è confrontati sulla possibilità di valutare aumenti delle quote nazionali che siano bene legati alle necessità territoriali e di mercato, con una maggiore flessibilità su alcune scelte a partire dai criteri di ammissibilità.
Maurizio Martina
«È stata un’occasione importante - ha dichiarato il Ministro Martina - per delineare politiche europee sempre più efficaci per le nostre aziende. Al nostro Forum sono stati rappresentati oltre l’80% dei produttori europei, confermando la vocazione internazionale di Vinitaly. Una piattaforma diplomatica utile per costruire nuove scelte, anche mediterranee, che diano ulteriore spinta a un prodotto simbolo come il vino. L’Italia vuole giocare un ruolo di leadership, forti anche del nostro primato mondiale nella produzione. Il Forum è un altro tassello importante che guarda ai prossimi 50 anni del settore. Con tre parole chiave: semplificazione, competitività e qualità».
Andrea Olivero
«Il settore vitivinicolo - ha detto il Vice Ministro Olivero - rappresenta una delle esperienze più importanti dell’agroalimentare italiano e europeo. Nel Forum abbiamo avuto modo di ribadire che serve un’Europa capace di essere vicina alle aziende e ai consumatori. Sulle indicazioni geografiche abbiamo condiviso la forte necessità di continuare nel percorso di tutela e promozione del sistema qualitativo europeo. È questo uno dei punti più strategici che dobbiamo portare avanti anche negli accordi internazionali».
«Vinitaly si conferma una fiera internazionale - commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - dove, accanto al business, si definiscono le linee politiche italiane e si discutono ad alto livello i progetti europei; segno che il futuro del vino passa sempre più da Verona».
«Dopo l’inaugurazione di Vinitaly da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - prosegue Danese - che ringraziamo per il tributo che ha voluto riconoscere a questi primi 50 anni di attività e la presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ci ha onorato grazie all’intenso lavoro del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, la rassegna di Verona è stata teatro di un altro evento di grande profilo istituzionale, segno del prestigio internazionale di cui gode Vinitaly e il comparto vitivinicolo italiano».
Positiva, per il presidente Danese, l’individuazione del Forum internazionale - che ha rappresentato oltre l’80% dei produttori europei - di «elementi chiave per il futuro, come la semplificazione, la competitività e la qualità, aspetti sui quali Vinitaly da tempo pone l’attenzione per affrontare sia il mercato interno che la sfida dell’internazionalizzazione».
Dati produzione 2015 (in milioni di ettolitri)
Italia 48,869
Francia 47,094
Spagna 39,494
Portogallo 6,202
Grecia 2,800
Ungheria 2,585
Slovenia 0,659