In un mercato sostanzialmente piatto da 10 anni, la pressione fiscale sulla birra continua ad aumentare. È la denuncia di Assobirra, che ha organizzato una protesta in piazza Montecitorio a Roma offrendo ai passanti la limited edition “FiscAle - la birra che paghi due volte”. Assobirra ha anche reso noti i risultati di una indagine commissionata a Doxa, da cui emerge che le accise sulle bevande alcoliche sono una tassa poco conosciuta dagli italiani.

foto: Ansa
Come riporta l'agenzia Ansa, soltanto il 27% degli italiani (3 su 10) sa che vengono applicate alle bevande alcoliche, mentre quasi nessuno sa di pagarle quando beve una birra (5%). Insomma - sottolinea Assobirra - 9 italiani su 10 quando bevono una birra, non sanno di pagare le accise. Per 7 italiani su 10 le accise sono “una tassa nascosta”, che spesso il cittadino non conosce nemmeno. Anzi, il 64% del campione pensa che siano “un modo semplice, per lo Stato, di fare cassa senza risolvere i problemi”.
«La birra - osserva Alberto Frausin, presidente di Assobirra - ha visto aumentare in 15 mesi del 30% le accise e per rispondere a questo aumento abbiamo lanciato la campagna “Salva la tua birra” e raccolto in pochi mesi oltre 115mila firme di persone che hanno detto “no” a questa ingiusta decisione. Dopo l’ultimo aumento del primo gennaio scorso, ci siamo chiesti quanto le persone sapessero delle accise. I risultati Doxa sono stati inequivocabili: oltre a non sapere che la birra paga le accise, 8 su 10 immaginano che l’incidenza delle tasse sulla birra sia al di sotto del 50%, mentre oggi 1 sorso su 2 della nostra birra se lo beve il fisco! Anche per questo abbiamo deciso di sostenere la nostra campagna con l’hashtag #rivogliolamiabirra, con l’obiettivo di ridare slancio alla nostra battaglia per far ridurre questa tassa tanto odiata».