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Il 50+10 di Claudio Quarta, un vino che racconta le scelte di una vita

Il 50+10, composto con un blend di tre vigneti di Claudio Quarta, narra la storia dell’uomo da cui prende il nome, il quale fino a 50 anni si è dedicato alla biologia e negli ultimi 10 alla sua grande passione, il vino

di Piera Genta
23 ottobre 2015 | 17:16

Il 50+10 di Claudio Quarta, un vino che racconta le scelte di una vita

Il 50+10, composto con un blend di tre vigneti di Claudio Quarta, narra la storia dell’uomo da cui prende il nome, il quale fino a 50 anni si è dedicato alla biologia e negli ultimi 10 alla sua grande passione, il vino

di Piera Genta
23 ottobre 2015 | 17:16

50+10 è un vino unico, 700 magnum con etichetta realizzata a mano da abili ceramisti, grande struttura, estremamente longevo, un blend di Primitivo di Manduria Dop Oro di Emèra 2012, Salice Salentino Riserva Dop Moros 2012 e Taurasi Riserva Docg Sanpaolo 2009 provenienti dalle tre cantine di Claudio Quarta. Un significato particolare, la somma 50+10=60 sono gli anni di Claudio Quarta (nella foto) di cui i primi dedicati al mondo della biologia e gli ultimi 10 esclusivamente alla sua passione, il vino. Proprio così, da imprenditore di successo nel campo biofarmaceutico nel 2005 è diventato un emigrante al contrario ritornando in Puglia, precisamente a Lecce sua città natale, per investire nel vino ed iniziare una nuova vita aiutato anche dalla decisione della figlia Alessandra di affiancarlo nel suo progetto.

Nella foto: Claudio e Alessandra Quarta
Nella foto: Claudio e Alessandra Quarta

Nascono così tre cantine: Sanpaolo a San Paolo di Tufo in provincia di Avellino, Tenute Eméra a Marina di Lizzano in provincia di Taranto e la più piccola Moros, a Guagnano in provincia di Lecce nata proprio per un solo vino, un Salice Salentino veramente speciale, ottenuto da uve scelte di Negroamaro e Malvasia Nera, coltivate nel vigneto di un antico giardino alla periferia del paese, esteso poco più di un ettaro nel cuore della Dop Salice Salentino, circa 6mila bottiglie l’anno. Qualche giorno fa l’esordio di Moros Salice Salentino Dop Riserva 2012 accompagnato da uno show cooking organizzato dalla Med Cooking School di Ceglie Messapica, l’unica scuola di cucina al Sud Italia riconosciuta dall’Alma del maestro Gualtiero Marchesi con un menu “al vino Moros”. Moros dal colore rosso intenso, profondo, ricco di frutto con sfumature speziate ed una buona persistenza.

Importante questo debutto: il 2012 segna l’anno della prima vendemmia della cantina, annoverata tra le storiche cantine sociali del luogo. Il vecchio opificio è stato completamente restaurato, le vecchie vasche sotterranee in cemento, in passato utilizzate per lo stoccaggio del vino, ospitano la bottaia ed un piccolo museo con preziosi reperti archeologici della Magna Grecia. Si possono ammirare un'anfora di epoca romana, un grande cratere a campana, grandi Oinochoe, Kylix a vernice nera e Kantharos. Nell'ultima sala vi è la Tomba della Fanciulla, il corredo funebre di una giovane donna del IV-III sec. a. C. dichiarato di eccezionale interesse e, pertanto, indivisibile.

L’ex sala di vinificazione della cantina oggi sala conferenze ospita Germinazioni3, il murale dell’artista Ercole Pignatelli realizzato su una superficie di 70 metri quadrati, terzo e ultimo tassello della trilogia “Germinazioni” (Germinazioni1 è la statua in stile barocco moderno donata da Pignatelli e da Claudio Quarta alla città di Lecce nel 2010 ed un'altra si trova all'ingresso del Palazzo della Regione Lombardia). Il piccolo borgo di Guagnano ospita il Museo del Negroamaro, ricavato da un ex palmento di fine Ottocento.

Tenute Emèra, la più grande delle tre cantine, situata nel cuore delle Dop di Manduria e Lizzano, una proprietà di 80 ettari di cui quasi 50 vitati, oltre alle varietà autoctone Primitivo, Negroamaro e Fiano, sono stati impiantati vitigni internazionali quali Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay, seguendo un rigoroso schema scientifico, frutto dello studio di microzonazione che ha preceduto la messa a dimora delle piante. La tenuta ospita un importante vigneto di biodiversità con circa 500 varietà di vitigni minori principalmente di provenienza caucasica e mediterranea. Un progetto sperimentale realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Produzione Vegetale dell’Università degli Studi di Milano sotto la responsabilità scientifica di Attilio Scienza.



Finalità della sperimentazione, oggi al quinto anno, è quella di individuare nuovi vitigni che arricchiscano la piattaforma ampelografica italiana e conservare la biodiversità della vite. Immerso nei vigneti sorge l’antico Casino Nitti, appartenuto al primo presidente del Consiglio del dopoguerra, Francesco Saverio Nitti che con il tempo sarà restaurato nel rispetto della struttura. La cantina ipogea disposta su tre livelli dotata delle più moderne attrezzature è costruita all’interno del corpo di una masseria del 500. Le etichette prodotte: la linea Anima che comprende in purezza Chardonnay, Negroamaro, Primitivo; Amure dal vitigno Fiano; Rose, rosato di Neroamaro; Salice Salentino; Oro di Emèra, Primitivo di Manduria; Suddelsud, Salento rosso, un blend di Negroamaro, Primitivo, Merlot, Syrah e Cabernet sauvignon ed ancora Qu.Ale, il progetto di vino democratico di Alessandra Quarta, rosso salentino Igp.

Un blend non dichiarato che varia di anno in anno per dare un vino piacevole, fresco, poco impegnativo, adatto al pubblico giovane. Etichetta in carta riciclata con grafica giovanile, una bottiglia in vetro leggero, il ricavato della vendita di ogni bottiglia (5%) in beneficienza a sostegno di un’associazione che il consumatore è chiamato a scegliere. Acquistando Qu.Ale inoltre si contribuisce a preservare l’area naturale della Salina dei Monaci a Manduria e la casa dei Fenicotteri Rosa. Presentato al Vinitaly 2014, viene venduto a Bari e poi all’estero e da poco è stato presentato negli Stati Uniti, dove è stato molto apprezzato. In etichetta il manifesto per una “Democrazia del vino” i cui punti cardine sono sei articoli in cui troviamo le parole “qualità”, “prezzo giusto”, “corretto smaltimento e riuso”, “preservare la terra” e “vino rosso”.


Claudio Quarta
Via Provinciale 222 - 73010 Guagnano (Le)
Tel 0832 704398
www.claudioquarta.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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