Un patto di territorio per unire le denominazioni e far convergere nella Doc Valtènesi il vertice qualitativo per le tipologie Chiaretto e Rosso: questi i termini dell’intesa, sottoscritta da aziende piccole e grandi, socie e non socie del Consorzio, che basa la sua forza sulla condivisione di un progetto che prevede il superamento dell’attuale frazionamento delle denominazioni unendo sotto il nome di Riviera del Garda Classico l’attuale produzione Doc per tutte le tipologie (bianco, rosso, groppello, chiaretto e spumante rosè).
All’interno di questo disciplinare, la Valtènesi rappresenterà il vertice della piramide qualitativa con la possibilità della menzione riserva anche per la tipologia Chiaretto. Obiettivo dell’accordo, è quello di fare finalmente chiarezza sulle denominazioni anche per i produttori storici del bacino a sud del lago di Garda: tutti avranno infatti la possibilità di produrre Valtènesi, che nell’ambito del patto chiuderà i suoi confini proprio dove inizia il territorio della Lugana.
«L’elemento fondamentale da sottolineare - afferma il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago (nella foto) - rimane la scelta dei produttori del territorio di mettere da parte le divisioni e scommettere finalmente su una nuova visione per il futuro dell’economia vitivinicola delle nostre aziende. Il patto di territorio può infatti contare su una rappresentatività forte ed autorevole che ci consente di guardare con grande ottimismo e fiducia al cammino che abbiamo intrapreso».
Nel frattempo continua a pieno ritmo l’attività promozionale: concluso il 15 marzo l’appuntamento al Prowein di Dusseldorf, dal 10 al 13 aprile il Consorzio brinderà con i nuovi Chiaretti al 50° di Vinitaly. Il tutto mentre già è pienamente operativa la macchina organizzativa di Italia in Rosa, che dal 3 al 5 giugno celebrerà la nona edizione nel castello di Moniga del Garda (Bs).