Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 24 dicembre 2024  | aggiornato alle 04:14 | 109788 articoli pubblicati

Siad
Siad

Chiaretto e Bardolino Cristoforetti rieletto presidente

Il presidente uscente è stato riconfermato alla guida del Consorzio. Nei prossimi tre anni, focus sul posizionamento dei prodotti sui mercati italiano ed estero, con uno sguardo particolare a Stati Uniti e Canada.

 
08 luglio 2020 | 12:20

Chiaretto e Bardolino Cristoforetti rieletto presidente

Il presidente uscente è stato riconfermato alla guida del Consorzio. Nei prossimi tre anni, focus sul posizionamento dei prodotti sui mercati italiano ed estero, con uno sguardo particolare a Stati Uniti e Canada.

08 luglio 2020 | 12:20
 

Il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino ha rieletto per la terza volta Franco Cristoforetti alla presidenza dell’ente. Confermati nella carica di vicepresidenti Agostino Rizzardi e Davide Ronca.

Franco Cristoforetti - Il Chiaretto di Bardolino conferma Cristoforetti: Più slancio all'export

Franco Cristoforetti

«I prossimi tre anni – spiega Cristoforetti – vedranno concretizzarsi l’enorme impegno che la nostra filiera produttiva ha riversato sul radicale riassetto della nostra denominazione, prima con la Rosé Revolution, che ha permesso al Chiaretto di Bardolino di rivestire il ruolo di leader tra i vini rosa italiani a menzione geografica, e poi con il progetto Bardolino Cru, che ha portato al riconoscimento, nel nuovo disciplinare, delle nostre tre sottozone storiche La Rocca, Montebaldo e  Sommacampagna. Continueremo a dedicare attenzione al mercato italiano, che ci sta premiando, a consolidare i tradizionali mercati europei e a crescere negli Stati Uniti e nel Canada, mercati che stavano finalmente cominciando a darci soddisfazioni prima del lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19».



In particolare, il posizionamento del Chiaretto di Bardolino sul mercato italiano è stato oggetto di una ricerca condotta da Bva Doxa per conto del Consorzio di Tutela. «Ci sono due falsi miti che vanno sfatati quando si parla di vini rosa. Il primo è che i rosé siano vini adatti solo all’estate - continua Cristoforetti - il secondo è che abbiano un consumo prevalentemente femminile. L’indagine dimostra che entrambe queste convinzioni sono errate, almeno per quanto riguarda il Chiaretto di Bardolino, che viene scelto in egual misura anche dagli uomini e viene consumato durante tutto l’anno. Si tratta di informazioni preziose, che ci permettono di orientare al meglio le nostre strategie».

I dati dell’indagine Bva Doxa parlano chiaro, per quanto riguarda la conoscenza del Chiaretto di Bardolino non c’è sostanziale differenza tra uomini e donne: lo conoscono il 35% dei bevitori italiani di vino e il 34% delle bevitrici. Inoltre la propensione all’acquisto fra i conoscitori del Chiaretto è altissima, con il 93% degli intervistati che afferma che è sicura di sceglierlo quando lo vede sullo scaffale o in una lista vini. La quota di chi esprime assoluta certezza d’acquisto è del 33%, solo con una leggera prevalenza femminile, 35% contro il 31% dei maschi, mentre è abbastanza irrilevante la fascia di età, 30% tra i più giovani e 35% tra i meno giovani. Un altro dato da sottolineare è che la maggioranza di chi in Italia beve usualmente vino rosa lo fa durante tutto l’anno: il 70% degli intervistati non ha preferenze di stagione per stappare una bottiglia di rosé.

Nei prossimi tre anni, più attenzione all'export - Il Chiaretto di Bardolino conferma Cristoforetti: Più slancio all'export
Nei prossimi tre anni, più attenzione all'export

Molto alto anche il profilo di immagine del Chiaretto di Bardolino e del suo territorio. Il 91% dei suoi consumatori abituali lo considera perfetto come aperitivo, l’89% afferma che proviene da una zona famosa per il vino, l’86% si sofferma sulla particolare selezione delle uve destinate alla sua produzione e sempre l’86% del campione lo sceglie perché “è invitante, fa venire voglia di berlo”, così come l’84% degli intervistati sostiene che “si adatta bene ai gusti dei consumatori di oggi”. Per l’85% dei consumatori abituali, inoltre, il Chiaretto “è originale, si distingue dagli altri vini rosa”.

Più in generale, il report mostra come all’interno dei consumatori italiani di vino la quota di chi beve anche solo in maniera occasionale vino rosa è pari al 37%, contro l’81% dei vini rossi e il 61% dei bianchi. Andando a vedere invece esclusivamente i consumatori abituali di vino, la quota del vino rosa è del 10% ed è pressoché identica fra uomini (9%) e donne (10%), con una prevalenza della fascia tra i 25 e i 44 anni, nella quale la percentuale di chi beve abitualmente rosati è del 13%. L’89% dei bevitori abituali di vino rosa consuma prevalentemente etichette italiane, il 23% beve anche rosé francesi, resistono i rosati portoghesi al 12%.

Compongono il rinnovato consiglio Matteo Birolli, Ivan Castelletti, Piergiuseppe Crestani, Fulvio Benazzoli, Mario Boni, Roberta Bricolo, Fabio Dei Micheli, Alberto Marchisio, Giannantonio Marconi, Mattia Piccoli, Luca Sartori e Fausto Zeni. Fanno parte del Collegio sindacale Marco Ruffato, Lucio Salier e Lorenzo Mario Sartori, oltre a Nicola Bonfante e Massimo Brutti, che hanno ruolo di supplenti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Mulino Caputo
Italmill
Consorzio Tutela Taleggio
Allegrini

Mulino Caputo
Italmill
Consorzio Tutela Taleggio

Allegrini
Molino Grassi
Bonduelle