Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 23 dicembre 2024  | aggiornato alle 02:25 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Vinitaly 2023 alle porte, un evento ricco di novità e di confronto per i consorzi

Dal 2 al 5 aprile Veronafiere ospiterà la 55esima edizione del Vinitaly. Un momento clou per tutti i consorzi e le cantine che presenteranno le ultimissime novità del 2023. Alte le aspettative degli espositori

 
29 marzo 2023 | 18:16

Vinitaly 2023 alle porte, un evento ricco di novità e di confronto per i consorzi

Dal 2 al 5 aprile Veronafiere ospiterà la 55esima edizione del Vinitaly. Un momento clou per tutti i consorzi e le cantine che presenteranno le ultimissime novità del 2023. Alte le aspettative degli espositori

29 marzo 2023 | 18:16
 

Il Vinitaly scalda i motori. Il salone internazionale del vino e dei distillati, infatti, è in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, tra pochissimi giorni. E i numeri sono già da record: un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il Made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Un evento, dunque, che permetterà agli espositori di presentare tutte le novità per questa 55esima edizione. Per l'occasione abbiamo raccolto il pensiero di alcuni consorzi: quello del Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, del Vino Doc Cirò e Melissa, di Assovini Sicilia, di Piccini 1882, del Garda Doc, dei Consorzi dei Vini Doc Sicilia e Venezia e dell'associazione dei produttori del Nizza.

Vinitaly 2023 alle porte un evento ricco di novità e di confronto per i consorzi

Tutto pronto per la 55esima edizione del Vinitaly

Il Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato

Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, ha presentato così il Vinitaly 2023: «Finalmente segna un reale e tangibile ritorno alla normalità. Dopo tre anni di incertezze portate dalla pandemia questa fiera sarà sicuramente di buon auspicio per rivedere tanti operatori esteri, soprattutto coloro che provengono da Asia e Stati Uniti, e per riprendere con questi ultimi un cammino forzatamente interrotto. Vinitaly, con i cambiamenti arrivati negli ultimi anni, rimane comunque una fiera fondamentale per tutto il comparto vitivinicolo nazionale; rimane di grande richiamo, uno degli eventi più importanti per il mondo del vino anche a livello internazionale, una piazza da coltivare con cura sia per il Consorzio sia per tutte le aziende che rappresentiamo».

Il Consorzio di tutela Vino Doc Cirò e Melissa

Questo, invece, il pensiero di Raffaele Librandi, del Consorzio di tutela Vino Doc Cirò e Melissa: «Abbiamo un programma molto ricco di attività in cantiere, in particolare l’evento fuori salone previsto per domenica 2 aprile, che si terrà all’interno del Teatro Stabile, un luogo di storico di spicco nel contesto veronese. Abbiamo investito molto risorse per realizzare questa serata, durante la quale i vini dei produttori del Consorzio verranno accostati a diverse cucine regionali italiane, a testimonianza della loro estrema versatilità. Puntiamo molto su questo evento e ci aspettiamo che la risposta sia davvero positiva. Per quanto riguarda la fiera la speranza è quella che abbia successo e risonanza, soprattutto in quanto prima edizione post covid. Lo stand del Consorzio si troverà all’interno dello spazio regionale Calabria, insieme a molte aziende di associati e all’interno di un contesto dinamico nel quale verranno organizzati incontri e masterclass sui vini calabresi».

 

Assovini Sicilia

«La Sicilia del vino di qualità ha sempre condiviso al Vinitaly i propri valori distintivi: territori, vitigni, tradizioni ma anche innovazione, ricerca, capacità - ha dichiarato Laurent Bernard de la Gatinais, di Assovini Sicilia. Vinitaly rappresenta storicamente una vetrina importante per il mondo vinicolo siciliano. Un'occasione unica per condividere la qualità della nostra produzione, le novità e confrontarsi, allo stesso tempo, con operatori di settore internazionali. Oggi, i nostri produttori e associati sono custodi di cultura e territori e si fanno portavoce di una narrazione dove il vino rappresenta il contenitore ideale di storia, tradizione, passato e futuro».

Piccini 1882

«Non vediamo l’ora che si aprano i battenti della prossima edizione del Vinitaly» ha commentato entusiasta Mario Piccini, amministratore delegato di Piccini 1882. «Il nostro gruppo si presenta al gran completo, grazie alle recenti acquisizioni di nuove aziende, tra cui spicca la Cantina della Porta Rossa, storico brand piemontese nelle Langhe. Quest’ultimo acquisto completa la nostra ampia gamma di tenute sparse tra la Toscana e il Sud Italia, rendendoci così l’autentica Famiglia Italiana del vino. Infine, la presenza, tra gli stand, dei maggiori players asiatici e statunitensi sancisce la definitiva riapertura delle frontiere del vino, contribuendo a fare dell’edizione di quest’anno il primo vero Vinitaly dell’era post-Covid».

Vinitaly 2023 alle porte pensieri e previsioni di alcuni consorzi in fiera

Filippo Mobrici (Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato), Raffaele Librandi (Consorzio di tutela Doc Cirò e Melissa), Laurent Bernard de la Gatinais (Assovini Sicilia) e Mario Piccini (Piccinini1882)

Consorzio Garda Doc

Chiaro, poi, il pensiero di Paolo Fiorini, presidente del Consorzio Garda Doc, che ha ricordato come il «Vinitaly è da sempre un momento importante e di rilevanza strategica nel mondo del vino. Quest’anno, come Consorzio, siamo davvero emozionati di farne parte e di partecipare per la prima volta con uno stand consortile e un programma molto denso di attività e appuntamenti. Negli ultimi anni il Consorzio Garda Doc ha intrapreso un percorso di consolidamento dell’immagine dei vini del Garda e questo rappresenta per noi un ulteriore passo per rinnovare il nostro impegno nei confronti della denominazione».

 

Consorzio tutela Vini Doc Sicilia

«Siamo lieti di partecipare alla 55esima edizione del Vinitaly - ha sottolineato Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia - che di certo negli anni ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali. Il Consorzio accoglierà al suo stand tutti coloro che hanno l'intenzione di conoscere più da vicino, in uno spazio interamente dedicato, i vini della Denominazione. In uno scenario di grandi trasformazioni, è importante contribuire alla competitività del settore attraverso un brand sempre più riconosciuto come quello della Doc Sicilia, simbolo di eccellenza made in Italy».

Consorzio Vini Venezia

«Per il Consorzio Vini Venezia - ha spiegato Stefano Quaggio, direttore del Consorzio Vini Venezia - il Vinitaly rappresenta un’ottima occasione per presentare le etichette delle 5 denominazioni che tutela, nonché i prodotti di tutti i suoi soci, che saranno presenti alla manifestazione nello stand collettivo del Consorzio. Durante questa quattro giorni, saremo presenti al padiglione 4 stand E3 e cercheremo di far conoscere e di promuovere, oltre ai prodotti delle cinque denominazioni, il nostro territorio. Ci rivolgeremo agli appassionati, ai wine lover, a tutte quelle figure professionali che verranno a trovarci per conoscere i vini autoctoni e internazionali prodotti nel cuore della Piave doc, del Lison Pramaggiore e della Venezia Doc, con l’obiettivo di mantenere il trend positivo degli imbottigliamenti che si è verificato negli ultimi anni».

Associazione dei produttori del Nizza

Per Stefano Chiarlo, presidente dell'associazione dei produttori del Nizza - «Vinitaly 2023 si prospetta essere una una migliore edizione rispetto a quella precedente” commenta Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione produttori del Nizza, “Ciò che più attendiamo è il ritorno dei player dei mercati asiatici, che dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia, finalmente torneranno ad essere presenti in fiera. Un altro elemento senz’altro positivo per i produttori è il fatto che la fiera sia stata impostata in modo tale da incanalare differentemente wine lovers e operatori. La fiera manterrà così una connotazione maggiormente tecnica e di settore, preservando quindi la sua natura commerciale».

Vinitaly 2023 alle porte pensieri e previsioni di alcuni consorzi in fiera

Paolo Fiorini (Consorzio Garda Doc), Antonio Rallo (Consorzio tutela Vini Doc Sicilia), Stefano Quaggio (Consorzio Vini Venezia) e Stefano Chiarlo (Associazione dei produttori del Nizza)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Caviar Giaveri
Julius Meiln
Sigep

Caviar Giaveri
Julius Meiln
Sigep

Horeca Expoforum
Consorzio Tutela Taleggio