Varna è un piccolo comune della Valle Isarco, in Alto Adige. Grazie al suo clima mite e piacevole è conosciuto anche come la “Porta del Sud”. Infatti qui è di casa una ricca flora mediterranea oltre a vigneti, frutteti e castagneti.
Il paese è anche punto di partenza di tanti percorsi escursionistici molti dei quali adatti anche ai meno allenati. Uno di questi, dal centro storico di Bressanone arriva alla Abbazia dei Canonici Agostiniani di Novacella. Un grande complesso monastico dove spiccano l’imponente Basilica di Santa Maria Assunta in stile barocco, il rinascimentale Pozzo delle Meraviglie, che dal 1669 orna il centro del cortile abbaziale, la romanica Cappella di San Michele e la rifornita biblioteca conventuale con migliaia di volumi, preziosi manoscritti medievali e numerose opere d’arte che meritano sicuramente una tappa.
L'Abbazia di Novacella (foto August Ochsenreiter)
Abbazia di Novacella: punto di riferimento spirituale e culturale
La sua importanza, in termini spirituali e culturali, si è irradiata anche al di là dei confini regionali. Nel medioevo è stata anche un importante luogo di accoglienza per i pellegrini provenienti dal Nord Europa e diretti a Roma. Oggi il complesso rappresenta un polo culturale e artistico di primaria importanza, scrigno di stili e opere innumerevoli a testimonianza di quasi un millennio di storia.
La cantina dell’abbazia è tra le più antiche del mondo
L’abbazia è però anche rinomata per la vitivinicoltura e la rifornita cantina, tra le più antiche del mondo. Infatti la sua storia è da sempre legata alle vigne ed al vino. Fin dalla sua fondazione ha potuto contare su svariati vigneti, oltre che masi agricoli e terreni, grazie alle generose donazioni del burgravio Reginbert di Säben e di sua moglie Cristina, che donarono i propri possedimenti della zona al vescovo di Bressanone, il beato Hartmann, affinché fosse edificato il convento.
Negli anni successivi, papa Alessandro III riconobbe al monastero la proprietà di terreni a vigneto situati nelle immediate vicinanze del complesso monastico. A seguito di donazioni, lasciti, acquisti e permute, l'Abbazia è venuta in possesso nel corso dei secoli di un cospicuo patrimonio di vigneti che la circondano e la abbracciano quasi per proteggerla.
Visita alle cantine dell'Abbazia di Novacella
La produzione annua è di 800mila bottiglie
L’abbazia oggi gestisce due aziende agricole: la prima si trova a Novacella e dispone di sei ettari di vigneto e 12 ettari di frutteto; la seconda, è la Tenuta Marklhof in località Cornaiano e può contare su 22 ettari a vigneto, 13 ettari a frutteto e 24 ettari a bosco. A disposizione anche 700 ettari di bosco e 400 ettari di pascoli d'altura destinati in parte a riserva di caccia.
Le due aziende agricole consentono di produrre annualmente circa 800.000 bottiglie – composte per il 70% di vini bianchi e 30% di rossi – che vengono commercializzate in Italia attraverso una rete di agenti ed all’estero con vari importatori presenti in circa 40 paesi.
I vini di Novacella sono sinonimo di alta qualità e regionalità. I severi criteri produttivi basati sul principio “meglio poco ma buono” e l’impegno costante per un continuo miglioramento assicurano per ogni annata vini ben strutturati e pieni di carattere.
I vigneti intorno all'Abbazia di Novacella (foto Albert Ceolan)
Novacella: culla di grandi vini bianchi
Nella conca di Bressanone ci sono i vigneti più a nord d’Italia, posti ad altitudini che variano tra i 600 e i 900 metri. Coltivare la vite in questa zona estrema è possibile soltanto nelle esposizioni migliori: ecco perché i vigneti che si trovano intorno all’Abbazia sono principalmente rivolti a sud e sud ovest, con una particolare cura per l’altimetria e la micro-esposizione più idonea a ciascuna varietà impiantata.
Inoltre le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e la presenza di terreni particolarmente magri, ciottolosi e sabbiosi, morenici di origine glaciale, fanno di questa zona il terroir d’elezione per vini bianchi pregiati e dai finissimi profumi varietali. A Novacella sono coltivati i vitigni a bacca bianca Sylvaner, Müller-Thurgau, Kerner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio, Riesling, Gewürztraminer e Sauvignon Blanc.
Podere Maklhof: la casa dei vini rossi
Poiché il clima di Bressanone risulta troppo rigido per la coltivazione di uve a bacca rossa, l’Abbazia ha riservato alla loro coltivazione alcune aree situate più a bassa quota, a Cornaiano e Bolzano.
La tenuta di Cornaiano - situata in posizione ben soleggiata e ventilata su un colle a 420 metri di altitudine, con terreni di natura morenico ghiaiosa - è particolarmente adatta alla coltivazione di varietà come Schiava, Pinot Nero e Moscato Rosa. Nella conca di Bolzano, invece, posta a 250 metri sul livello del mare, i terreni sabbioso-limosi sono culla del Lagrein, tradizionale vitigno autoctono altoatesino.
Le tre linee di vini: Classica, Praepositus e Insolitus
I vini dell’Abbazia di Novacella vengono proposti in tre linee (Classica, Praepositus e Insolitus) che si distinguono per la elevata finezza e longevità. Caratteristiche frutto di esperienza secolare nella viticoltura, precisione nelle scelte enologiche e di una filosofia che asseconda la qualità a scapito delle rese.
La linea Classica è composta da 10 vini bianchi e quattro rossi, provenienti dai vigneti posizionati nelle due tenute di Novacella e Cornaiano. Sono vini puri e genuini, concepiti per restituire nel bicchiere le caratteristiche tipiche delle uve di montagna come la freschezza, la mineralità e i sentori di fiori e frutta a polpa bianca.
La linea Praepositus rappresenta le doti di eccellenza e longevità dei vini di Abbazia di Novacella. Infatti questa linea – composta da 8 vini bianchi, 2 vini rossi e 2 vini dolci – intende rappresentare ai massimi livelli le uve del territorio. Intensità e trama olfattiva, capacità di maturare e migliorare con il passare degli anni, sono tra le caratteristiche che hanno permesso ai vini Praepositus di ricevere menzioni e riconoscimenti dalla critica internazionale.
Infine la linea Insolitus, l’ultima nata, concepita per innovare e sperimentare sul solco della lunga e solida tradizione che la cantina ha alle spalle.
Ohm, Quota e Hora sono i nomi dei vini usciti nel 2020 che vedono protagonisti, rispettivamente, i vitigni Bronner, Pinot Bianco e Sylvaner. Per il 2021 invece è stato prodotto il Quota 2, quindi il Pinot Bianco in barrique e il Ton, ovverosia un Sylvaner sperimentale, maturato in anfora ma senza macerazione sulle bucce.
Per il 2022 infine sono nati Orchestra, un uvaggio di tutte le uve a bacca bianca allevate nei vigneti che circondano l’Abbazia – Sylvaner, Pinot Grigio, Kerner, Riesling e Gewürztraminer, e 6234, un pinot nero in purezza che prende il nome da una singola parcella a 450 metri di altitudine nel podere Marklhof a Cornaiano, vinificato per 2/3 in barrique e per 1/3 in anfora.
Stiftskeller: degustazioni nella tipica cantina ristorante
All’interno del complesso monastico c’è anche un’enoteca per la commercializzazione dei vini dell’azienda, insieme ad altri prodotti di propria produzione come grappe, succhi di mele, tisane alle erbe e cosmetici. È possibile, inoltre, degustare i vini della cantina, in abbinamento con tipiche merende tirolesi, all’interno della Stiftskeller, la cantina ristorante dotata di 160 posti a sedere.
Abbazia di Novacella
Via Abbazia 1 - 39040 Novacella BZ
Tel 0472836189