Gran medaglia d’oro all’ultimo Mondial de Bruxelles, il Sicilia Dop Terre della Baronia 2014 meraviglia per la sua armonia tra tannini, acidità e mineralità. Per la sua piacevolezza vorrebbe essere gustato da solo.
Un’azienda storica siciliana a Campobello di Licata (Ag) in un territorio vocato alla vigna a 400 m di quota, antesignana e famosa per gli spumanti metodo Classico, che dal 2011 con l’avvento della figlia del fondatore,
Giuseppina Milazzo, e del marito
Saverio Lo Leggio, che la ricapitalizzano ma specialmente vi immettono entusiasmo e imprenditorialità, è rivoltata e rilanciata. Ottiene le più importanti certificazioni di qualità e ambientali, adotta in tutto il biologico senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, e a dimostrazione della qualità e della piacevolezza dei suoi vini miete i più importanti riconoscimenti nei concorsi internazionali cui partecipa, risultando al Concours Mondial de Bruxelles la cantina italiana o in assoluto più premiata. Stranamente, per loro scelta, non inviano i vini alle guide di settore.
Giuseppina Milazzo e Saverio Lo Leggio
Azienda conosciuta specialmente per i suoi vini bianchi, ma delle 650mila bottiglie prodotte degustiamo un rosso: Terre della Baronia 2014, un Igp Terre Siciliane (in futuro Dop Sicilia), che oltre ad ottenere la Gran medaglia d’oro è risultato il vino rosso rivelazione internazionale nell’ultimo
Concorso di Bruxelles. Vigne di Nero d’Avola e in parte di Perricone che crescono in terreni profondi, ricchi di organico, con grande attenzione al controllo vegetazionale e al diradamento dei grappoli, vendemmiate a mano con selezione, macerazione di oltre 24 ore, fermentazione con lieviti selezionati e rimontaggi, affinamento per 24 mesi in barrique usate e in parte in acciaio.
Nel calice colore rosso rubino carico con sfumature porpora. Al naso si apre immediatamente intenso, pulitissimo, con note di frutta rossa fresca e in confettura accompagnate da pepe, caffè, cannella, liquirizia e tanto altro, una piacevolissima eleganza e una molteplice complessità. Al palato meraviglia per la sua armonia tra tannini, acidità e mineralità, una morbidezza che non riesce a sopraffare un corpo possente da grande vino e una freschezza che completa e che invita a bere di nuovo; lunghissimo il finale. Si accompagna ai piatti che prediligono i vini rossi, ma per la sua piacevolezza vorrebbe essere gustato da solo, in salotto, centellinandolo per goderlo goccia a goccia. Sono 35mila bottiglie che allo scaffale si trovano a 16 euro l’una.
Per informazioni:
www.milazzovini.com