L'ospitalità chiede aiuti al Governo Sgravi fiscali per le vacanze?

Il mondo dell’ospitalità extralberghiera chiede aiuti al Governo. Nella fattispecie i vertici di una quarantina di associazioni territoriali hanno scritto al ministro Franceschini per chiedere un pacchetto di interventi di sostegno. Tra le richieste, i bonus affitti, l’indennità per gli stagionali del turismo, un bonus fiscale, sospensione delle rate dei mutui e delle bollette, il rimborso con credito d’imposta di tasse locali (Imu/rifiuti). Come la si voglia rigirare, un massiccio snellimento di esborsi, in quanto il decreto Cura Italia ha stralciato bed&breakfast  (30mila), affittacamenre, gestori di appartamenti a locazione turistica; l’extralberghiero, insomma.

«Al momento non sappiamo quando potremo ripartire, si spera per l’estate, ma concretamente puntiamo all’autunno – ha dichiarato Valerio Nicastro, presidente dell’associazione Host Italia, che rappresenta un indotto di 500 mila pernottamenti – Per b&b non imprenditoriali e locazioni turistiche regolari servirebbero le stesse misura varate per le partite Iva».

Un voce accorata anche quella di Agriturist, che rappresenta le aziende agrituristiche associate a Confagricoltura. «Abbiamo chiesto al Governo la sospensione dei mutui e delle tasse locali – ha precisato il presidente Augusto Congionti – La misure di aiuto e supporto dovrebbero durare almeno un paio d’anni, perché si dovrà ricostruire e ricreare l’immagine del turismo italiano».

Sul fronte alberghiero si prevede che oltre il 90% delle strutture non riaprirà questa estate, ma chi riuscirà avrà bisogno di clientela. Per questo Confcommercio e Federalberghi stanno spingendo a affinché siano stimolate le vacanze in Italia, magari con la detraibilità dei viaggi. La deputata Pd Martina Grandi intende portare in parlamento il tema “incentivi fiscali per chi trascorrerà le vacanze nelle località turistiche italiane”.

«È innegabile – ha dichiarato - che il comparto turistico sarà tra quelli maggiormente colpiti dall'emergenza sanitaria anche nel medio e lungo periodo. Per questo motivo proporrò di introdurre nel prossimo decreto e almeno per due anni fiscali la detraibilità delle spese sostenute dagli italiani, per un massimo di 1000 euro».

«Sostenere il turismo adesso significa investire in un settore che mette in moto a sua volta altri consumi portando ossigeno all’economia dell’intero Paese – ha annotato Luca Patanè, presidente di Confturismo - Confcommercio - Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive. Questo potrebbe essere un buon incentivo per il recupero del settore e un’accelerazione del ritorno alla normalità».

Dalla sua il sondaggio di Confturismo-Confcommercio dove si rileva che per il 70% degli intervistati l’emergenza Coronavirus durerà ancora due o tre mesi nel nostro Paese. Il 50%, inoltre dichiara di voler distrarsi con una vacanza fare appena lasciata l’emergenza sanitaria alle spalle. Ancora l’83% ha dichiarato l’intenzione di non muoversi dall’Italia per le vacanze. Rovescio della medaglia, il 16% non sa se avrà la disponibilità economica sufficiente per permettersela. Il 44% la farebbe se potesse detrarre parte del suo costo. Ecco allora che i 1000 euro proposti dalla deputata Martina Grandi in termini di incentivi fiscali sarebbero di aiuto davvero per tutti.

Per informazioni: www.confturismo.it - www.hostitalia.org – www.agriturist.it – www.confcommercio.it – www.federalberghi.it -