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Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia

La meta turistica altoatesina è pronta ad un'offerta che lega tradizioni locali e sicurezza dei visitatori. Tra le misure, riforestazione, escursioni sostenibili e apertura degli impianti di risalita .

di Mariella Morosi
 
26 aprile 2020 | 12:07

Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia

La meta turistica altoatesina è pronta ad un'offerta che lega tradizioni locali e sicurezza dei visitatori. Tra le misure, riforestazione, escursioni sostenibili e apertura degli impianti di risalita .

di Mariella Morosi
26 aprile 2020 | 12:07
 

Con la fase 2 ormai alle porte, con il manifatturiero e la produttività che si rimboccano le maniche in attesa del 4, gli altri settori - le cui aperture scaleranno di qualche settimana - non restano certo con le mani in mano. E se il viaggio per ora è virtuale, attraverso le foto, i video e le letture, l'Alta Badia si farà trovare pronta per quest'estate ad accogliere i visitatori, come tutti gli anni. Alla natura, alla cultura e alle tradizioni ladine sempre vive si aggiunge anche il valore della sostenibilità ambientale.

E proprio l'ecologia è il tema fondante della nuova offerta estiva del comprensorio, oltre alla promessa di un'accoglienza all'insegna del massimo benessere e della sicurezza dei visitatori. Sarà totale l'adesione alle misure che saranno via via definite per tener lontano il virus che ha fermato anzi tempo anche in Alta Badia la stagione dello sci e degli sport invernali.

L'estate 2020 in Alta Badia - Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia

L'estate 2020 in Alta Badia

La valle è un luogo reso unico dalla stretta unione tra il paesaggio e la sua gente, che vive in armonia con esso. Questi paesaggi sovrastati dalle Dolomiti, che Le Corbusier definiva “la più bella opera architettonica al mondo”, hanno molto da offrire in tutte le stagioni. La particolare attenzione ai temi ecologici, il valore dell'ospitalità della gente e la professionalità degli operatori dell'accoglienza sono stati i temi illustrati in un incontro virtuale, in previsione della bella stagione, da Nicole Dorigo dell'ufficio del turismo dell'Alta Badia (ospite all'ultima edizione del Premio Italia a Tavola ad Artimino). «Siamo pronti - ha detto - con una rinnovata progettazione che si va delineando secondo la nuova realtà e le nuove disposizioni di sicurezza. Se all'inizio della pandemia lo shock è stato grande, il nostro nuovo claim vuole rappresentare la nostra idea e il nostro impegno a ripartire: Siamo stati fermi ma non immobili, siamo lontani ma non siamo soli, siamo distanti ma uniti. Anche il nuovo video di due minuti che diffondiamo lo dimostra, con le suggestive immagini, ovviamente di repertorio. Abbiamo lavorato insieme ai nostri amici, clienti e followers con molte attività a livello di social media e sono nati tanti nuovi progetti. È cambiato il nostro calendario social, sono nati dei corsi di storia locale, di artigianato, antica tradizione delle valli, per riprodurre a casa piccoli oggetti o corsi di lingua ladina. A livello gastronomico abbiamo istituito corsi di cucina con gli chef del luogo. Dal coronavirus, inoltre, è nata l'opportunità di collaborare con altri profili come il progetto "Italia dal divano" sulle bellezze di tante realtà italiane. Per i prossimi mesi puntiamo ai progetti che mirano a ridurre l'impatto ambientale. Soprattutto dopo che nel 2009 le Dolomiti e i nostri parchi naturali sono entrati nel Patrimonio Unesco è necessario agire responsabilmente e salvaguardare ancora di più la natura che ci circonda, per garantire sia agli abitanti della zona, che ai numerosi visitatori un ambiente sano e pulito».

Nicole Dorigo ospite al Premio Italia a Tavola - Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia
Nicole Dorigo ospite al Premio Italia a Tavola

Tre sono i primi importanti progetti per questa estate 2020:
Wow Nature Alta Badia
Un progetto per la riforestazione della zona del Passo Campolongo, devastata dalla tempesta del 2018. Il progetto Wow Nature, realizzato in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova, prevede la piantumazione di mille alberi in un'area di 12 ettari. Potranno essere adottati o donati con il costo di 20-30 euro secondo che di tratti di larice o di abete e messi a dimora personalmente dall'acquirente nel corso di due o tre appuntamenti che si svolgeranno a luglio e in agosto. Una curiosità, come ci dice Nicole: ogni italiano produce mediamente 5mila kg di CO2 l’anno. Un albero cattura, nell’arco della sua vita circa 700 kg di CO2. Pertanto, per bilanciare le proprie emissioni di CO2, una persona dovrebbe far crescere 7 alberi ogni anno.

Le escursioni sostenibili Eco-Hiker per sensibilizzare gli escursionisti
Un altro progetto è l'Alta Badia Eco-Hiker che prevede che gli escursionisti, accompagnati da un esperto del territorio, vengano forniti di guanti, attrezzi, sacchetti bio e tutto l’occorrente per riportare a valle i rifiuti trovati sui prati e nei boschi, lungo il percorso. Gli appuntamenti, con posti limitati, sono attualmente previsti per il 13 e 27 luglio e per il 24 agosto, nel rispetto delle disposizioni legate all’emergenza Covid-19.

Gli impianti di risalita in Alta Badia - Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia
Gli impianti di risalita in Alta Badia

L'ampliamento dei collegamenti in quota con gli impianti di risalita
Nella stessa direzione va anche l’apertura estiva degli impianti di risalita, per permettere alle persone di muoversi limitando le dannose emissioni del traffico automobilistico. Apriranno 18 gli impianti di risalita, due in più dello scorso anno e grazie alle seggiovie La Fraina e Bamby, su cui si possono caricare bici e passeggini, sarà possibile collegare le aree Movimënt del Piz Sorega e del Piz La Villa. Garantiti così, senza l'uso dell'auto, gli spostamenti tra La Villa e San Cassiano ed evitando assembramenti.

Anche negli hotel, ristoranti e rifugi verranno osservate norme sulla tutela dell'ambiente e per la protezione della salute degli ospiti. Si prevede che molti di loro opteranno per l'affitto gli di appartamenti, per la maggiore sicurezza dei nuclei familiari, mentre si prevede uno sviluppo del delivery con uno stile di cucina orientata a valorizzare i prodotti del territorio e a ridurre ogni tipo di spreco. Ampia la scelta di sport outdoor, come le passeggiate a cavallo.

L'enogastronomia in Alta Badia - Un turismo green e di benessere per l'estate in Alta Badia
L'enogastronomia in Alta Badia

«C'è molto lavoro da fare - ha detto Nicole Dorigo - per un'accoglienza speciale secondo le tradizioni locali. Per garantirla al meglio si svolgono ogni settimana riunioni tra le varie associazioni alberghiere, dell'ospitalità e della ristorazione perchè tutto sia pronto nel momento in cui si potrà ripartire. Nessun’altra valle nelle Alpi vanta come l'Alta Badia una densità di ristoranti stellati in un’area così delimitata. Ci sono le tre stelle di Norbert Niederkofler/Restaurant St. Hubertus de l’Hotel Rosa Alpina e una stella a Nicola Laera/Ristorante La Stüa de Michil de l'Hotel La Perla, ma tanti altri ristoranti, trattorie e rifugi sono famosi per la loro cucina. Gli chef della valle stanno già lavorando ad un appuntamento del gusto che svolgerà in settembre, "Sapori dell'autunno": con altri colleghi altoatesini si sfideranno nella creazione di piatti gourmet a base di prodotti della valle. Molte anche le iniziative per promuove la cultura ladina sia tra la popolazione locale che tra i visitatori. Gli abitanti di queste zone si distinguono dalle popolazioni limitrofe principalmente per la lingua e cioè il ladino, una lingua neolatina, formatasi oltre mille anni fa. Caratteristiche sono les viles, costruzioni anucleate, case e fienili, in cui si insediarono i primi contadini in valle con in comune tra le famiglie il forno per il pane o la fontana. La comunità era così unita dal senso di solidarietà e di socialità tra i nuclei familiari. La ladinità verrà proposta anche nei piatti tipici della tradizione culinaria locale come la zuppa d’orzo (panicia) i canerdi allo speck, la rosticciata di patate, le turtres (tasche con ripieno di spinaci o crauti), ravioli con ripieno di spinaci oppure le furtaies (dolci a spirale, fritti). "Begnodus", dunque, benvenuti in Alta Val Badia».

Per informazioni: www.altabadia.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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