Venezia le prova tutte per arginare il turismo di massa: ora è al vaglio della Giunta comunale la proposta delle Polizia locale di imporre il daspo per quei visitatori poco rispettosi nei confronti della Serenissima.
Tra i punti più salienti del
regolamento: vietato sedersi con i piedi a mollo nell’acqua, vietato tuffarsi nei canali, fare
pic-nic in certe zone, lavarsi nelle fontane. Inoltre, previste sanzioni pesanti per chi utilizza le calli di Venezia come bagno pubblico, per chi si sdraia sui gradini di chiese e palazzi, per chi beve da contenitori di vetro o ceramica fuori dai perimetri consentiti.
Il regolamento però prevede anche sanzioni per comportamenti piuttosto insoliti, ma visto che a
Venezia se ne sono viste di tutti i colori, meglio mettere le mani avanti. Tra i divieti più singolari, quello dell’uso di tavole da surf con acqua alta e quello di festeggiare lauree o addii al celibato o al nubilato se comportano disturbo della quiete pubblica.
Inoltre, stabilito il divieto di consumo degli alcolici dalle 19.00 fino alle 8.00 in una zona oltre il raggio di 5 metri dal locale che li somministra. I comportamenti contrari al regolamento saranno puniti con multe dai 100 ai 300 euro, e potrà essere disposto un “daspo”, ovvero un provvedimento di allontanamento dal territorio di Venezia, di 48 ore, e in caso di comportamento recidivo la misura può essere estesa fino a sei mesi.
Per quanto riguarda gli abusivi, il divieto d’ingombrare l’accesso a ferrovie, terminal, scuole, piazze, parchi, monumenti e chiese intende colpire i facchini abusivi che trasportano i bagagli dei turisti, ma anche i mendicanti e in generale tutti coloro che esercitano per la strada attività non consentite. Il passaggio in consiglio comunale del nuovo regolamento è previsto entro fine luglio.