Vacanze in Italia per nove connazionali su dieci. Le previsioni della tarda primavera sulle destinazioni delle ferie in questa anomala estate post emergenza Covid sembrano confermate da una ricerca di Confturismo-Confcommercio.
Puglia, Toscana e Isole sono le regioni più gettonate per l'estate 2020
Vista l’impossibilità di raggiungere alcuni Paesi extraeuropei e con la paura del contagio ancora alta,
gli italiani preferiscono non allontanarsi troppo casa. Coloro che passeranno le vacanze senza oltrepassare i confini nazionali saranno il 16% in più rispetto all’anno scorso. Un dato confortante, seppure non sufficiente a compensare la mancanza dei turisti stranieri.
Mete privilegiate Puglia, Toscana e Sicilia con un mix di mare, enogastronomia, benessere e itinerari green. Perdura pesantemente la crisi delle città e luoghi d’arte, al quarto posto fra le preferenze degli intervistati, menzionate dal 15% contro il 22% dello scorso anno. Per il 7% che invece opterà per mete estere, la scelta non può che restringersi al panorama europeo dove a Grecia, Francia e Spagna, già in auge lo scorso anno, si aggiunge come new entry l’Austria che sostituisce l’Inghilterra, normalmente presente fra le destinazioni top dell’era pre-Covid.
Le preferenze degli italiani per le vacanze 2020
L’elemento rilevante resta però la “qualità” della vacanza programmata: quasi 4 intervistati su 10 pensano di fare una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, non lontano da casa, e diventano 1 su 2 se si contano anche quelli che ipotizzano vacanze di almeno una settimana ma sempre senza spostarsi molto dalla residenza abituale.
Andando nel dettaglio della rilevazione, aumentano di 3 punti – dal 35% al 38% in un mese – gli intervistati che dichiarano di volersi concedere una vacanza nei prossimi mesi, ma
restano in molti - il 39% - a dire che comunque aspetteranno a spostarsi da casa. A questi ultimi si somma poi un ulteriore 19% di indecisi che vorrebbero partire ma temono di non avere disponibilità economiche o di ferie sufficienti.
Preferite le località di mare
Un panorama di grande incertezza, quindi, confermato dal fatto che solo il 36% degli intervistati che intende partire dichiara di avere già prenotato la vacanza da fare entro settembre, una percentuale incredibilmente bassa in questo periodo dell’anno.
«Finito il lockdown la crisi continua, mi auguro che il turismo – afferma
Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio - venga messo con urgenza al centro dei nuovi provvedimenti che Governo e Parlamento si apprestano a varare. È necessaria una cabina di regia sul turismo per programmare la ripartenza».