Che il Bonus vacanze fosse una soluzione poco efficace per sostenere il turismo italiano e aiutare gli italiani a fare le classiche vacanze estive lo si era capito da subito. E oggi che entra effettivamente in vigore ecco la conferma che anche chi lo ottiene non può farci un granchè dato che viene accettato solamente da 4 hotel su 100. Il Bonus vacanze è nato con l’intenzione di aiutare gli italiani a coprire parte delle spese per le ferie 2020 da trascorrere in alberghi, villaggi, camping, agriturismi e bed & breakfast, a condizione che siano in Italia e che non abbiano intermediari (tipo Airbnb o Booking). Vale 500 euro nel caso delle famiglie composte da almeno tre persone; per le famiglie di due persone è pari a 300 euro e scende a 150 per i single. Federalberghi Lombardia critica la scelta e lancia un altro allarme di crisi del settore.
Bonus vacanze, che flop!
Come spesso capita però si sono fatti i conti senza l’oste. A rivelare l’inghippo è stato il Corriere della Sera che ha testato le prenotazioni in alcuni alberghi italiani evidenziando il fatto che solo il 4% delle strutture
accetta il bonus. Cliccando su
italyhotels.it (sito che contiene un campione di strutture ampio e rappresentativo realizzato dall’associazione di categoria, Federalberghi) e provando a prenotare una camera doppia per tre notti (1-4 luglio) si realizza che le strutture che accettano il bonus sono davvero poche: appena 1.151 sulle 27.370 offerte presenti sul sito di Federalberghi.
Le variazioni sono anche piuttosto evidenti da regione a regione.
L’Emilia Romagna è quella che dà la disponibilità più ampia con 233 strutture che accettano il bonus, ma è anche vero che in totale gli alberghi presenti in regione e segnalati dal sito con 4.275, il maggior numero a livello nazionale. In Lombardia sono appena 88 su 2.531 gli hotel che accettano; 56 su 1.284 in Liguria; 33 su 740 in Sardegna; 56 su 1.064 in Sicilia. In tre regioni addirittura nessun albergo è pronto per i bonus: Basilicata, Calabria e Molise.Altro dato da mettere in luce è quello relativo alle città d’arte che già
soffriranno sicuramente da qui alla fine dell’anno come abbiamo già raccontato. A Roma solo 35 strutture su 976 accettano il Bonus; a Firenze 22 su 335; a Milano appena 2 su 393; a Napoli 11 su 135. A Cortina d’Ampezzo solo 1 hotel presenti sulla piattaforma italyhotels.it. A Forte dei Marmi solo 2 strutture su 61, a Santa Margherita Ligure solo 2 su 26, a Rimini appena 60 su 1.039, a Taormina 1 su 80 hotel e a Gallipoli nessuna struttura sulle 19 presenti.
Dietro a questi no diffusi ci stanno alcune motivazioni economiche, ovviamente.
Il Bonus infatti, visto dalla parte del cliente, va speso per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico, e per il 20% come detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi. E qui, scatta il problema:
l’80% del totale non pagato dal cliente sarà recuperato dall’imprenditore-albergatore attraverso il credito d’imposta. È questo il deterrente cruciale che sta spingendo molte strutture a non aderire al progetto. Ecco perché non sorprende che gli hotel aderenti al Bonus siano principalmente quelli più grandi. E poi, i soliti passaggi macchinosi che il cliente deve compiere per usufruire del Bonus: bisogna essere in possesso delle credenziali Spid (identità digitale) e
scaricare la app IOitaliait per i pagamenti della Pubblica amministrazione. Passa la voglia.
La conferma di quanto poco appeal abbia questo strumento arriva anche da
Paolo Rossi, presidente di Federalberghi Lombardia: «Sappiamo poco di questo strumento - ammette - e da quel poco che abbiamo capito i passaggi tecnici e burocratici sono contorti e non invogliano ad accedervi. Anche perché questo fa pensare che sia alto il rischio di non ricevere gli aiuti economici promessi. Serviva altro per aiutare gli italiani e il turismo, quei 500 euro si potevano dare cash lasciando libertà di spesa. Così facendo sono aiuti inefficaci che rendono davvero tragica la situazione. Il tempo passa, l’estate è ormai nel vivo, ma si muove poco. Non resta che attendere il 2021».
Sembra invece soddisfatto il ministro ai Beni culturali,
Dario Franceschini che su Twitter ha scritto: "Il #bonusvacanze è partito a mezzanotte. In 12 ore 72.295 nuclei familiari l'hanno chiesto e ottenuto in pochi minuti. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per renderlo operativo in poche settimane. Un aiuto concreto a famiglie e imprese turistiche”. I bonus chiesti equivalgono a circa 35 milioni e una ventina di famiglie lo hanno già speso nelle primissime ore della mattinata.