Sono stati diversi i provvedimenti adottati dal Governo per risollevare l'economia nazionale. Nonostante questo Confindustria Alberghi e Alis - Associazione logistica dell'Intermodalità sostenibile hanno denunciato notevoli rallentamenti in questa fase di ripartenza, che dovrebbe riguardare soprattutto i settori produttivi più duramente colpiti dall’emergenza Covid-19, tra i quali rientra senza dubbio l’industria del turismo, che rappresenta attualmente circa il 14% del Pil nazionale, e che aumenta in misura esponenziale in alcune Regioni, come Sicilia e Sardegna (oggi al centro del dibattito con il Ministro Francesco Boccia per quanto riguarda i patentini di immunità) incidendo in misura rilevante su occupazione e crescita economia.
Barbara Casillo e Marcello Di Caterina
«Stiamo rincorrendo una crisi che va molto più veloce dei tempi di reazione della politica - ha dichiarato
Barbara Casillo, direttore di Confindustria Alberghi - e se vogliamo dare al nostro settore la possibilità di ripartire servono azioni rapide ed immediate per tenere il passo con un mercato che risente delle incertezze dovute alle differenti modalità di accesso e collegamento all’interno del Paese e tra Stati europei. Sciogliere il nodo della mobilità è fondamentale perché il turismo non si muove senza la spinta propulsiva dei viaggiatori».
«Oggi possiamo affermare che, dopo misure emergenziali previste all’inizio ed altre più strutturali inserite nel
Decreto Rilancio, il turismo nel nostro Paese
sta pian piano ripartendo. Siamo anche consapevoli che la ripresa avrà un andamento più lento rispetto ad altri settori perché l’intero comparto sta attraversando una situazione drammatica, con altissime percentuali di riduzione delle attività correlate. Al tempo stesso, però, registriamo con preoccupazione – prosegue il direttore generale di Alis
Marcello Di Caterina – che eventuali ulteriori proroghe di sospensioni successive al 2 giugno potranno avere effetti devastanti sulla ripresa della stagione turistica. Soprattutto in alcune Regioni, come Sicilia e Sardegna, nei confronti delle quali Alis ripone da sempre massima attenzione per garantire con i propri associati la continuità territoriale, è necessario avere risposte chiare, concrete ed immediate per la riapertura dei servizi di trasporto destinati al turismo».
Le due associazioni insieme lanciano un appello: «Chiediamo pertanto al Governo di intervenire a sostegno dell’intera filiera turistica, e del trasporto in particolare, per salvare il salvabile della stagione estiva per scongiurare gravi ripercussioni sull’intera economia – concludono – e di sollecitare le Regioni insulari e soprattutto quelle con scarsa incidenza epidemiologica ad assumere decisioni uniformi per l’intero comparto turistico ed i correlati servizi di trasporto. Auspichiamo che questa situazione di incertezza possa essere superata al fine di garantire una vera ripartenza del Paese».