E adesso chiamiamolo pure museo a cielo aperto. Per entrare a Venezia, presto bisognerà pagare, a seconda dei giorni e dei periodi dell’anno. Dopo il via libera della Finanziaria, già si parla di adottare i “bollini”.
In queste settimane stanno prendendo corpo le prime ipotesi su come applicare la nuova tassa di sbarco nella città lagunare. Il metodo dei bollini è quello che ad oggi appare più papabile.
Quattro diversi bollini, ognuno di un colore e legato a una tariffa diversi, da verde (giornate di afflusso turistico scarso), a nero, quando la città è presa d'assalto dal maggior flusso di turisti. Le tariffe andrebbero in crescendo, da 3 euro, per gli ingressi giornalieri in periodi di calma, fino a 10 euro (con altre due tariffe intermedie a 6 e 8 euro). Questa, almeno, è la soluzione che pensa di adottare il Comune di Venezia, e di cui discuterà la prossima settimana la Giunta, prima del passaggio definitivo in Consiglio comunale. L'anno scorso le giornate da bollino nero, che avevano fatto scattare i controlli straordinari ai varchi in ingresso in città, erano stati dieci.