Venezia, locali sott'acqua Turisti bloccati negli hotel

Tutti con gli occhi fissi a puntare i sistemi di misurazione dell’acqua. A Venezia il margine ieri in tarda serata è salito inesorabilmente fino a toccare la quota quasi record di 187 centimetri. E oltre all’acqua alta, anzi altissima, è stato il vento a creare danni, scompiglio, confusione e paura tra la gente a causa delle raffiche che hanno abbondantemente oltrepassato i 100 km/h. Per Venezia novembre non è un mese di grande afflusso turistico, anche se tutto è relativo ai numeri vertiginosi che la Laguna mette a referto in tutti i dodici mesi. Negli hotel si stanno facendo gli straordinari per riportare la situazione ad un grado almeno discreto dopo che la preoccupazione primaria è stata mettere al sicuro clienti e personale il prima possibile, ovviamente bloccati in hotel.


«La situazione è quella che tutti sappiamo e che è stata ampiamente documentata dai media - ha spiegato Sara Migliore, direttrice della comunicazione del Gruppo Marriot che a Venezia conta 5 hotel a 5 stelle lusso - con l’acqua che è stata eccezionalmente alta stanotte e ha coinvolto anche le nostre strutture. Clienti e dipendenti sono rimasti all’interno della struttura e sono al sicuro, stiamo lavorando assiduamente con le autorità locali per ripristinare la situazione il prima possibile. Questa mattina alle 10.30 c’è stata un’altra ondata, ma ora sta scendendo e speriamo tutti che non peggiori più. Stiamo cercando di ripristinare il più rapidamente possibile tutti i servizi di primaria necessità, dalla colazione, alla luce».

Anche sul fronte della ristorazione i guai sono gli stessi. Oltre ad una perdita “naturale” della clientela dovuta alla paralisi della città ci sono anche i danni materiali alle strutture. «Ieri sera è stato un vero disastro - ha detto Daniele Zennaro, chef del Marciano Excelsior e socio Euro-Toques - l’acqua alta da eccezionale è diventata subito tragica. Io ieri sera sono tornato a casa per miracolo, ero sul ferry boat nel momento clou della tormenta».


«Questa mattina - ha aggiunto - il vento è decisamente calato per fortuna. Nel locale l’acqua è arrivata fino alla seduta dei divanetti nonostante avessimo fatto ripristinare la pompa dell’acqua settimana scorsa e due settimane fa ci eravamo attrezzati per le alte maree, ma nessuno si aspettava niente di simile. Altrove so che l’acqua è arrivata molto più in alto da quello che mi hanno raccontato alcuni colleghi. In centro tutte le attività commerciali sono andate in tilt, ci sono stati anche due incendi ieri sera in due strutture. Quanto tempo ci vuole per rimetterci in moto? Dovrebbero esserci due giorni di tregua, poi venerdì è prevista un’altra ondata. Tra oggi e domani però dovremmo riuscire a fare la conta dei danni».