La Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca, in quanto rappresentante istituzionale delle produzioni enogastronomiche bergamasche, ha visitato l’Umbria per tracciare un bilancio dell’emergenza e creare rapporti solidi per collaborazioni future. Giorgio Lazzari, segretario generale dell’associazione, ha incontrato Paolo Morbidoni, presidente nazionale della Federazione Strade del Vino e dei Sapori, in modo da programmare insieme le attività future a supporto delle associazioni che hanno il compito di promuovere il territorio e i suoi prodotti tipici.
Paolo Morbidoni e Giorgio Lazzari
«Lavoriamo affinché venga riconosciuto il lavoro portato avanti dalle Strade del Vino», ha sottolineato Morbidoni. «Sia a livello nazionale che sul piano locale, occorre sempre più puntare sulla promozione di cibo, olio e vino che tanto piacciono ai turisti. Ci auguriamo che nei prossimi anni si trovino le risorse per potenziare il nostro lavoro, indispensabile per la promozione del settore enogastronomico di tutta Italia, nonché delle tipicità di ogni singola regione».
La
Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca è stata anche a Gubbio dove il gruppo Mencarelli (conosciuto in Umbria per le sue attività ricettive - tra cui Relais Ducale, Bosone Hotel, Villa Montegranelli e Taverna del Lupo a Gubbio - e i servizi di catering per i più importanti eventi della regione, a partire da Umbria Jazz) ha incontrato i rappresentanti dell’associazione per manifestare la solidarietà alla Bergamasca e ipotizzare possibili sinergie per i prossimi mesi.
Giorgio Lazzari e Rodolfo Mencarelli
«Siamo molto vicini al territorio bergamasco», ha dichiarato il patron
Rodolfo Mencarelli, imprenditore da più di 50 anni nel settore della ricettività insieme alla moglie Elisa Ramacci. «Vedere scorrere le immagini di Bergamo listata a lutto ci ha molto feriti e ora speriamo di ripartire tutti insieme per un futuro radioso». Mencarelli, che è socio dei “Ristoranti Regionali - Cucina Doc”, a sua volta associati alla Strada del Vino, ha ricordato inoltre come la terra bergamasca sia «sempre stata affezionata alla nostra regione, anche durante le tragedie causate dal terremoto in Umbria».