Sono stati pubblicati i dati relativi alla vendemmia del 2022. Dalla prima stima divulgata a inizio settembre da Assoenologi, Ismea e Uiv, sembrava caratterizzata da elementi di eccezionalità dovuti all’andamento climatico e meteorologico. Dai dati recentemente pubblicati, si conferma la previsione, con andamenti diversi in base al territorio. Se le regioni del nord hanno accusato meno il colpo dovuto al clima torrido e ai temporali di agosto, quelle meridionali hanno visto la loro produzione maggiormente colpita.
Dati incoraggianti per la vendemmia in Italia
I dati della vendemmia 2022 secondo Assoenologi
In generale, la vendemmia 2022 è comunque risultata leggermente sopra alla media degli ultimi cinque anni. Parliamo, in totale, di una produzione di vino e mosti di 49.843 migliaia di ettolitri, in leggera diminuzione soltanto rispetto all’anno precedente (50.232), per una percentuale di 0,8% in meno. Le analisi della vendemmia 2022 danno buone notizie per quanto riguarda il 2023, già caratterizzato da un andamento climatico fortemente variabile. Le vigne vedono già impegnati i tecnici e gli enologi in lavori di monitoraggio e programmazione per garantire la qualità che contraddistingue i vini italiani.
Al nord la produzione di vino e mosti è rimasta costante nel 2022
Le regioni del nord sono state colpite, nel 2022, da temperature estive torride nei primi mesi estivi seguite da fenomeni temporaleschi ad agosto. Non sono mancati i danni, proprio a causa delle perturbazioni. Ciò poteva far pensare a produzioni più contenute. Quello che invece si è verificato è una buona tenuta delle produzioni, addirittura in aumento in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. Merito di ciò è da attribuirsi all’andamento positivo che ha caratterizzato i mesi di settembre e ottobre. Senza dimenticare la conduzione dei vigneti da parte di tecnici che esprimono una tecnica attenta e professionale di alto livello, in grado di dare risultati ottimali nelle vigne.
Al sud Italia una diminuzione generale della vendemmia
Per quanto riguarda invece la vendemmia nelle regioni meridionali, si è verificata un’evidente riduzione della produzione. Ciò si è verificato soprattutto in Campania, Sicilia e parte della Puglia, dove torride temperature estive e stentata vegetazione non sono state compensate dalla pioggia del mese di agosto. La diminuzione deve essere occasione di riflettere sulla necessità di trovare soccorso idrico adeguato quando si verificano temperature eccezionali come nel caso dell’estate 2022. Parlando invece dell’Italia centrale, a risentire maggiormente sono stati i vigneti di Lazio e Abruzzo, con una diminuzione rispettivamente del 16,5% e di 7,9%.
I dati della vendemmia 2022 regione per regione
Sono stati pubblicati da Assoenologi i dati relativi alla vendemmia 2022 di ogni regione italiana, con un confronto con la produzione dell'anno precedente e alla media tra il 2017 e il 2021.