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Le aziende in Italia? Un business di famiglia, anche nel Food & Beverage

Lo conferma anche l'Istat: la grande maggioranza delle imprese è di proprietà o gestita dall'imprenditore e dalla sua famiglia. Se ne parlerà in un webinar organizzato da Università della Birra il 6 luglio

 
04 luglio 2022 | 12:14

Le aziende in Italia? Un business di famiglia, anche nel Food & Beverage

Lo conferma anche l'Istat: la grande maggioranza delle imprese è di proprietà o gestita dall'imprenditore e dalla sua famiglia. Se ne parlerà in un webinar organizzato da Università della Birra il 6 luglio

04 luglio 2022 | 12:14
 

È il caso di dirlo: l’Italia è un business di famiglia. Soprattutto se si guarda al mondo food & beverage. Il Global Family Business colloca il nostro paese al settimo posto tra quelli che ospitano le prime 500 società familiari al mondo, mentre l’Istat conferma che “la grande maggioranza delle imprese è caratterizzata da proprietà e gestione in capo alla figura dell’imprenditore e/o della sua famiglia” e che, nel solo ambito agricolo, delle 1,13 milioni di aziende ben il 98% impiega manodopera familiare.

E se dati Cerved rilevano che questo modello di business caratterizza principalmente le piccole imprese, soprattutto al Sud Italia e nelle Isole, l’Osservatorio AUB evidenzia come le imprese famigliari concorrano in via prioritaria alla creazione dell’occupazione. Senza contare la continuità aziendale – basti pensare che ben 15 delle 100 aziende più antiche al mondo sono nostrane. Le imprese famigliari sono quindi un patrimonio – in primis umano – preziosissimo per il Belpaese, da valorizzare e sviluppare. Ma, prima ancora, da tutelare.

Buona parte di queste realtà (più del 20% nel decennio 2013-2023, secondo Istat), infatti, si appresta ad affrontare il passaggio generazionale. Un momento critico: se, da un lato, il ricambio generazionale può favorire innovazione e sviluppo digitale, dall’altro comporta una serie di rischi di varia natura che possono portare l’azienda al fallimento. Comprendere le criticità e sfruttare tutte le opportunità possibili è quindi fondamentale. 

Le aziende in Italia? Un business di famiglia, anche nel Food

Il webinar di Università della Birra 

Proprio per rispondere e dare ai professionisti del settore tutte le competenze e gli strumenti per gestire business solidi, Università della Birra, innovativo hub di formazione professionale promosso da HEINEKEN Italia, e LIUC Business School attiva presso la LIUC - Università Cattaneo, punto di riferimento nazionale per la formazione universitaria in Economia Aziendale e Ingegneria Gestionale, accendono i riflettori sulle imprese famigliari nel secondo incontro di "A tavola con… - Evoluzione del Food & Beverage in Italia", il progetto formativo che, con uno sguardo privilegiato sui più importanti temi per il settore, analizza tendenze emergenti, scenari e prospettive future, offrendo strumenti operativi di analisi e azione, di gestione e problem solving.

Dopo il primo incontro a maggio con “Il turismo gastronomico dopo la pandemia. Quanto, come e dove”, appuntamento mercoledì 6 luglio, in diretta streaming dalle 11.55 alle 13.00, con “Continuità e sviluppo delle imprese famigliari” a cura di Fernando Alberti, Professore Ordinario di Economia Aziendale alla LIUC – Università Cattaneo e docente LIUC Business School, che aiuterà a comprendere punti di forza e di debolezza di queste realtà molto diffuse in Italia e capire come tutelarle e valorizzarle.

Fernando Alberti  Le aziende in Italia? Un business di famiglia, anche nel Food

Fernando Alberti

Imprese famigliari, comuni e complesse 

«Le imprese a conduzione familiare e quelle dove una o più famiglie rappresentano un punto di riferimento centrale per la gestione sono ampiamente presenti in tutti i Paesi del mondo: si stima un valore compreso tra il 65 e l’80% del totale delle aziende nel mondo - spiega il professor Fernando Alberti - Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, il legame tra impresa e famiglia appare tuttavia più intenso nel nostro Paese, dove la connotazione familiare non riguarda solo la prevalenza delle imprese minori, ma anche la maggior parte delle grandi imprese private (Osservatorio ALUB). Le imprese familiari, in altre parole, costituiscono l’ossatura del nostro Paese e un capitale “paziente” che dà stabilità al sistema economico e mantiene vive le competenze tramandate di generazione in generazione soprattutto sul saper fare così tipico della nostra economia. Ciononostante, poche sono le imprese famigliari che si interrogano su due grandi domande: come ottenere continuità e sviluppo? Non a caso, la successione generazionale è considerata come il problema più importante affrontato dalle imprese familiari e coinvolge tutte le tipologie di queste, anche se con gradi di complessità e capacità di gestione differenti. Spesso le imprese a conduzione famigliare non riescono a dare una risposta a queste due domande perché mancano di approccio, competenze, metodo e strumenti, ma il vero tema è che la stragrande maggioranza di queste non se le pongono neanche, andando così a scontrarsi contro un passaggio generazionale incompiuto che porta ogni anno alla perdita di una larghissima parte delle nostre imprese familiari. Secondo uno studio di Infocamere, infatti, solo il 31% delle imprese familiari sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione e solo il 15% giunge alla terza. Nel webinar non solo ci poniamo il tema di come stimolare tutte le imprese familiari, soprattutto quelle di piccole e piccolissime dimensioni, a interrogarsi sui temi della continuità e dello sviluppo, ma forniamo anche alcune condizioni essenziali perché questi due passaggi siano realizzati con successo». 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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