A Matteo Zed, bar director del The Court di Palazzo Manfredi a Roma, lo Scottish Development International, l’agenzia governativa del Regno Unito che promuove i rapporti commerciali tra la Scozia e i mercati esteri, ha assegnato il compito di interpretare in una masterclass i migliori spirit scozzesi, whisky, gin e vodka. L'occasione è stata la festa nazionale scozzese, il St. Andrews Day che cade il 30 novembre. Queste le distillerie presenti: per il whisky la Tomatin Distillery, per il gin la Dunnet Bay Distillers e la Secret Garden Distillery e, per la vodka, l'Arbikie Distillery. Matteo Zed nei suoi drink ha saputo valorizzare al meglio nei suoi drink gli spirit di cui la Scozia è la patria.
Gli whisky, i gin e la vodka presentati a Roma
Crescono gli appassionati dello Scotch Whisky e del Gin
Anzitutto di Scotch Whisky, prodotto simbolo di questa terra, di cui nel 2021, in 180 Paesi del mondo sono stati venduti oltre 1,3 miliardi di bottiglie pari a 44 bottiglie al secondo. Il settore inoltre occupa 11mila persone. Secondo Technavio, società leader nelle ricerche di mercato, nel periodo 2022-2026 la domanda di Scotch Whisky crescerà fino a 209,49 milioni di litri, +4,36%.
Ma c'è anche una forte produzione di gin come il Gordon’s, Tanqueray e Hendricks e altre cento qualità artigianali prodotte da 50 micro-distillerie. Solo nello scorso anno l'Italia ne ha importato 94mila ettolitri 48,9 milioni di euro.
Quella della vodka scozzese un mercato di nicchia
La Scozia è anche terra di produzione di vodka, merito delle acque purissime e dell’eccellente qualità di materie prime come il malto scozzese e le patate. È ancora un mercato di nicchia ma in chiave premium.
«La celebrazione di St. Andrew’s Day, festa nazionale scozzese - ha detto Claudio Sinibaldi, direttore dell’ufficio italiano di Scottish Development International nel Consolato Generale Del Regno Unito a Milano- è per noi sempre una buona occasione per parlare di Scozia, delle sue eccellenze e degli incantevoli paesaggi. Questa volta lo facciamo con una selezione di distillati, non solo gin e whisky, tradizionali Scozzesi, ma anche con una vodka, a rimarcare la forte eredità del Paese nell’arte della distillazione in generale e l’attenzione dell’industria al tema della sostenibilità. Sento inoltre dire troppo spesso che lo Scotch non sia adatto al bere miscelato. Nella cornice del The Court sono stati invece creati dei cocktail che hanno valorizzato gli aromi e le peculiarità di questo eccellente prodotto grazie all’esperienza di un bar director di fama internazionale come Matteo Zed».
Claudio Sinibaldi e Matteo Zed
Apprezzati i drink di Matteo Zed
Infatti, sono stato molto apprezzati i drink del bartender con lo scotch whisky The Epicurean dell’imbottigliatore indipendente Douglas Laing distribuito in Italia da Rinaldi 1957; Cù Bòcan, il whisky della Tomatin Distillery, distribuito da Beija Flor; Nadar Vodka della Arbikie Distillery diffuso da Ferro Distribuzione; e i gin Elderflower & Jasmine della Secret Garden Distillery (Beija Flor) e Rock Rose Gin della Dunnet Bay Distillery, distribuito in Italia da Bottega Degli Spiriti.
«Sono un amante di ciò che ha carisma, sapore e carattere e col mio team ho cercato di valorizzare ogni prodotto studiando miscele e cocktail», ha detto Zed, di ritorno a Roma dopo una carriera internazionale che lo ha portato dal Giappone a New York.
Il The Court ha una solida fama internazionale: si posiziona al 77° posto nel The World’s 50 Best Bars 51-100 e al 56° posto nella classifica Top 500 Bars 2022.
Lo scotch whisky The Epicurean dell’imbottigliatore indipendente Douglas Laing
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Gin Elderflower & Jasmine della Secret Garden Distillery
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Cù Bòcan, il whisky della Tomatin Distillery
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L’origine del Whisky scozzese
La parola Whisky deriva dal gaelico “uisge beatha” or “usquebaugh”, che significa “acqua di vita”. Rigorosi il disciplinare: Scotch indica un whisky prodotto in Scozia, ed è legalmente protetto dal 1988. Si riferisce a un whisky che sia stato prodotto in una distilleria della Scozia utilizzando acqua, lievito ed orzo maltato (con l’unica aggiunta di grani di altri cereali), che sia stato macerato nella stessa distilleria e stagionato in botti di rovere di capacità non superiore a 700 litri in un magazzino in Scozia per un periodo non inferiore a tre anni, senza l’aggiunta di altre sostanze oltre l’acqua ed eventualmente caramello.
Una distinzione importante è quella tra single malt e blended whisky: il fattore discriminante è il numero di distillerie che hanno avuto un ruolo nella sua produzione. In altri termini, il termine Scotch whisky single malt si riferisce a un whisky prodotto da una singola distilleria utilizzando un cereale single malted, che è tipicamente orzo. Su dieci bottiglie di Scotch Whisky vendute nel mondo, nove sono bottiglie di blended whisky.
Attualmente le zone di produzione dello Scotch Whisky sono Highlands, Islands, Speyside, Islay, Campbeltown e Lowlands e le distillerie sono 141, di cui 20 nate negli ultimi cinque anni.
Foto: Jean Philippe Vaquier