Il Giro d'Italia è un viaggio alla scoperta del nostro Paese in grado di regalare ad ogni viaggiatore una visita costante delle meraviglie che rendono la nostra Penisola tra le zone più belle del mondo. Tra i simboli dell'Italia c'è senza dubbio il vino e i vigneti da cui nascono le bottiglie; sempre più spesso ormai gli organizzatori della Corsa Rosa cercano di legare le tappe a qualche vino simbolo del nostro patrimonio enologico. Ecco perchè noi di Italia a Tavola abbiamo deciso per questa edizione numero 104 di accompagnare i girini con alcune etichette a nostra scelta, simbolo delle zone attraversate dalla corsa. Da qui e fino alla fine della corsa percorreremo le 21 tappe in calendario analizzando alcune etichette emblema dei territori attraversati, tra nomi blasonati e qualche chicca.
L'11ª tappa
La tappa di oggi: Perugia-Montalcino, 162 km
Il
Giro d'Italia riparte da Perugia con Egan Bernal in maglia rosa e viaggia in direzione Montalcino per quella che gli organizzatori hanno battezzato come Brunello di Montalcino Wine Stage perchè si arriva in uno dei cuori pulsanti del vino italiano. 162 chilometri di cui 35 su strade sterrate con due Gpm e 2.500 metri di dislivello. Molti tra i big del Giro temono questa frazione, altrettanti la aspettano per tentare qualche agguato sul percorso che porta dritti a Milano. «Archiviamo un Benvenuto Brunello in presenza all’insegna di numeri da record sia sul fronte del mercato che della tendenza green del nostro vigneto - commenta il presidente del
Consorzio del vino Brunello di Montalcino,
Fabrizio Bindocci -. Nei primi 4 mesi di quest’anno, i contrassegni delle due super annate 2015 e 2016 hanno registrato un
balzo del 38% rispetto allo stesso periodo del 2020. In aumento anche la propensione green con
4 aziende su 10 certificate biologiche o in corso di conversione. Un dato, questo, che porta la vigna bio a Montalcino a quasi il 50% del totale. Ora
attendiamo la Brunello wine stage del Giro d’Italia, una tappa sostenuta dal Consorzio in un’ottica di marketing territoriale».
Inutile dire che il vino che abbiamo scelto per questa frazione è proprio il
Brunello di Montalcino Docg, un vino che "sa aspettare" e che rispecchia al meglio il senso del ciclismo, uno sport di attesa per i tifosi sulle strade per il passaggio dei corridori, per i corridori stessi che dovranno cogliere l'attimo giusto per scattare.
Brunello di Montalcino Docg: appena sotto la zona del
Chianti, espressione del vitigno sangiovese grosso, un vitigno che rappresenta perfettamente il territorio toscano. La zona in cui viene prodotto il vino Brunello è relativamente piccola per uno dei vini italiani più seducenti. Nato nel 1800 con l’intuizione di Clemente Santi.
È un vino per chi sa aspettare, complesso dai frutti rossi sotto spirito, le note complesse di terra e funghi, preziosi ritorni balsamici.
Classifica generale:
- Egan Bernal (IGD) in 38h30'17''
- Remco Evenepoel (DQT) +14''
- Aleksandr Vlasov (APT) +22''
- Giulio Ciccone (TFS) +37''
- Attila Valter (GFC) +44''
- Hugh John Carthy (EFN) +45''
- Damiano Caruso (TBV) +46''
- Daniel Martin (ISN) +52''
- Simon Philip Yates (BEX) +56''
- Davide Formolo (UAD) +1'02''
Il percorso completoLE ALTRE TAPPE
1ª Torino-Torino: Rossi e bianchi per la prima... Rosa2ª Stupinigi-Novara: Gattinara Docg un vino per velocisti
3ª Biella-Canale: Arrivo birichino, da Roero Arneis
4ª Piacenza-Sestola: Per pedali pimpanti, come l'Albana
5ª Modena-Cattolica: Da ruote frizzanti, tipo Lambrusco
6ª: Salite suggestive, da Pecorino
7ª: Volata per stappare una Tintilia
8ª: I fuggitivi vedono rosso... Primitivo
9ª: Cerasuolo già in rosa, e i big?10ª: Sprint col Montepulciano d'AbruzzoIl giorno di riposo: Come in cantina per ripartire più forte