L’unico modo che i ristoranti hanno disposizione per andare avanti e cercare di sopravvivere è l’asporto e il delivery. Eppure anche queste due modalità rischiano già di essere sporcate, ancora una volta, dalle attività della criminalità organizzata. I clan mafiosi hanno fiutato l'affare: finti rider scorrazzano in motorino per le città ma non per portare pizze, pokè o sushi, ma droga, sigarette e altro, sfilando in tranquillità anche davanti alle pattuglie delle forze dell'ordine così da evadere dai “domiciliari” imposti dal lockdown perché rientrano nelle poche attività consentite. Geniale, se non fosse criminale.
![Finti rider portano droga - Finti rider portano droga -](/images/contenutiarticoli/delivery-droga.jpg)
Finti rider per portare la droga
Rider con borse uguali a quelle delle app più famoseIn sella ci sono i fattorini (fasulli) che fanno da
corrieri al servizio di piccoli
gruppi criminali o clan, con sulle spalle un borsone termico uguale a quello usato dalle aziende più famose così da
camuffarsi al meglio e non dare nell’occhio. Le forze dell'ordine, che pure avevano avviato i
controlli ad hoc, ne hanno fermato qualcuno trovando ben altro rispetto al cibo da consegnare.
Arresti scattati in centro a NapoliUno dei finti rider è stato arrestato insieme a due complici nel
centro di Napoli da una pattuglia dei Falchi. Gli agenti avevano notato in via Galileo Ferraris uno scooter con due persone a bordo, preceduto da una motocicletta, e avevano seguito il terzetto fino in via Foria, dove i due veicoli sono stati bloccati col supporto di altre pattuglie. Nel borsone c'erano quattro chili di
hashish, diretto in qualche piazza di
spaccio dove sarebbe stato diviso in dosi e venduto al dettaglio.
A Casoria in manette un 50enneA
Casoria i carabinieri hanno intercettato un altro rider cammuffato, che utilizzava un borsone con logo della stessa app di quello napoletano; in questo caso, però, trasportava delle
sigarette di contrabbando. Quando i militari hanno imposto l'alt per il controllo, l'uomo, un pregiudicato di 50 anni di San Pietro a Patierno, si è fermato bruscamente e ha finto di dover effettuare una consegna. Nemmeno il quantitativo era stato scelto a caso: 45 stecche, per un peso complessivo di nove chili, uno in meno rispetto alla soglia che dalla denuncia fa scattare l'arresto. Un altro
contrabbandiere era stato fermato a settembre, nel quartiere Mercato: con il borsone pieno di stecche, riforniva le bancarelle.
Ma altri casi anche nel resto d'ItaliaL'escamotage non è chiaramente una prerogativa di
Napoli: ad aprile a
Firenze un riderc "che-non-lo-era" di 32 anni è stato arrestato in piazza della Libertà con 10 grammi di
marijuana (e in casa i poliziotti gliene hanno trovati altri 254, oltre a 20 grammi di ecstasy, 2,5 di cocaina e 6 di anfetamine); a maggio a
Torino è stato arrestato un 42enne: durante l'orario di lavoro per una nota piattaforma approfittava per consegnare anche droga, nel contenitore del cibo aveva 178 grammi di
stupefacenti tra marijuana e hashish; pochi giorni fa, infine, è stato denunciato un finto fattorino 28enne a
Catania, fermato mentre consegnava una dose di stupefacente a un cliente.