Lo avevano chiesto insistentemente solo qualche giorno fa: «riaperture tempestive nelle regioni virtuose». Ora Bolzano e Trento, e tutta l’Italia, sono stati accontentati da Mario Draghi e Roberto Speranza che hanno, finalmente, stilato la road map per le riaperture che ha una data chiara: il 26 aprile. In questo giorno, con il ripristino della zona gialla, seppur rafforzata, le Regioni con buoni dati potranno aprire i ristoranti all’aperto anche a cena (con coprifuoco fino alle 22). Ma se da una parte il governatore altoatesino Arno Kompatscher si dichiara più che soddisfatto e intenzionato a rispettare la date del Governo (utilizzano questa settimana in maniera ancora più virtuosa per uno screening di massa per bloccare l’insorgere di nuovi eventuali focolai), in Trentino Maurizio Fugatti avrebbe pronto una delibera per anticipare i tempi: si riapre da lunedì. Anche in zona arancione, dalle 5 alle 18, riapriranno dunque ristoranti e bar, solo all’aperto e con un metro di distanza fra un tavolo e l’altro.
Trento anticipa le riaperture di una settimana
Fugatti anticipa Draghi di una settimana
Il tutto è possibile grazie alla legge provinciale 3 del 2020 (approvata nella fase di definizione delle riaperture post fase 1) che concede, grazie all’articolo 34 la possibilità del Trentino di derogare le modalità della ripartenza rispetto alle decisioni del governo.
Detto, fatto: così
dopo il report dell’Istituto superiore della sanità, che ha confermato il miglioramento del Trentino, al quale si è aggiunto
il via libera dell’Azienda sanitari, Fugatti ha deciso di non perdere altro tempoe mantenere subito la promessa: «I dati ci consentono di dare un messaggio di speranza e partire in anticipo con alcune attività economiche che devono tornare a lavorare».
Serve solo una delibera
Non serve nemmeno un’ordinanza, solo una delibera: «Una possibilità dell’autonomia trentina» precisa Fugatti, sicuro che non verrà impugnata dal Governo nazionale, con il quale il governatore non ha mai voluto rompere le relazioni, e visto che l’anticipo è coerente con le decisioni di Draghi.
Protocollo di sicurezza dell’Azienda sanitaria
Alla deliberà sarà allegato il protocollo di sicurezza stilato dall’Azienda sanitaria trentina.
Regola cardine: il metro di distanza fra una sedia e l’altra all’aperto.Ma chi non ha un plateatico? Semplice, rassicura Roberto Failoni, assessore al commercio e turismo: rimane la regola del limite delle quattro persine per tavolo, salvo non si tratti di conviventi.
Più “pazienti” a Bolzano: in questa settimana screening di massa
Una decisione, quella Trentina, che molti bolzanini vorrebbero venisse applicata anche da loro. Ma,
nonostante le pressioni, il governatore altoatesino non sembra voglia fare fughe in avanti e se pur dichiarando che «la scelta di Trento è legittima» sottolinea come la volontà di utilizzare questa settimana per lo screening di massa «non sia una condizione per ripartire, ma una precauzione per non dover richiudere».
Una settimana in più o in meno,
intanto gli albergatori tirano finalmente un sospiro di sollievo, sperando di
cancellare con l’estate i ricordi di un inverno… in bianco.