Vamos a la playa… sì ma con lo steward di spiaggia. Questo, oltre a distanziamento, posti in relazione ai volumi, igienizzazione di cabina e lettini, ampliamento delle zone d’ombra, fino ai 10 mq per ogni ombrellone, sono le regole contenute nelle linee guida per la ripartenza delle attività economiche, redatte dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome con l’approvazione della Cabina di regia.
Le linee guida invitano all’accompagnamento all’ombrellone del cliente da parte del personale dello stabilimento
Il cliente (anche straniero) va accuratamente informato
Regole che per prima cosa andranno
chiaramente comunicate ai turisti che
frequenteranno gli stabilimenti balneari. E che, ovviamente, devo essere
comprensibili anche per i clienti stranieri.
All’ombrellone con lo steward
Ed è qui che
si inserisce la figura dello steward di spiaggia che come
primo compito, appunto, dovrà spiegare ai clienti tutte le misure e i comportamenti da tenere per usufruire della spiaggia.
Una volta informato,
sarà lo steward ad accompagnare il cliente al suo ombrellone.
Ombrelloni: almeno 10 metri quadrati per ciascuno
Ombrelloni che dovranno essere collocati secondo criteri ben precisi, favorendo l’ampliamento delle zone d’ombra «per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde». Gli ombrelloni (o altri sistemi per ombreggiare i clienti) dovranno, dunque,
essere distanziati per garantire «una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone,
deve essere garantita la distanza di almeno 1 metro.
Clienti: almeno un metro di distanza
Stesso discorso per tutti gli altri spazi. In generale sarà, infatti,
necessaria una riorganizzazione degli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, per evitare assembramenti.
Necessario assicurare
almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Le linee guida precisano che questo «aspetto afferisce alla responsabilità individuale». Inoltre, se possibile sarebbe meglio organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita.
Almeno un metro di distanza fra i clienti
Entrate in base in base ai volumi di spazio
In ogni caso, ogni stabilimento deve definire il numero massimo di presenze contemporanee «in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita».
Meglio la prenotazione. Nominativi delle presenze mantenuti per 14 giorni
Sempre per l’accesso,
è raccomandata la prenotazione.
Mentre i gestori devono mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
Temperatura all’ingresso e igienizzazione mani
Per entrare, di base, sono presenti le regole che tutti noi conosciamo e che sono applicate in altri contesti. In primis devono essere «obbligatoriamente disponibili» prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale, posti anche in più punti dello stabilimento».
E
potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.
Favorire pagamenti digitali (magari alla prenotazione)
Così come la cassa dello stabilimento può essere dotata di barriere fisiche, come gli schermi protettivi trasparenti. In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione prodotti igienizzanti per le mani. In ogni caso
deve essere favorita la modalità di pagamento elettronica, eventualmente in fase di prenotazione.
Docce e cabine: attenta pulizia e sanificazione
Per quanto riguarda
aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, oltre all’igienizzazione assicurata dopo la chiusura dell’impianto, dovranno essere sottoposti a regolare e frequente pulizia e disinfezione. Così come
lettini, sedie a sdraio, ombrelloni che vanno disinfettati a ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ogni fine giornata.
Sì agli sport individuali, ma attenzione al distanziamento
Regole anche per gli sporti di spiaggia. Per quanto riguarda gli sport individuali, come ad esempio l’uso dei
racchettoni o in acqua, nuoto, surf, windsurf, kitesurf, possono essere praticati nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale.
Per gli sport di squadra (come beach-volley, beach-soccer), invece, sarà necessario rispettare le disposizioni predisposte dalle competenti istituzioni.
Spiagge libere: cartelli, sorveglianza e distanziamento
Capitolo
spiagge libere. Anche qui è fondamentale l’informazione con, in primis, la presenza di cartelli utili al mantenimento del distanziamento interpersonale, alla prevenzione di assembramenti e anche alla responsabilizzazione individuale sull’adozione.
In ogni caso, per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti le linee guida
suggeriscono la presenza di un addetto alla sorveglianza.
Per il posizionamento degli ombrelloni si dovrà rispettare le medesime indicazioni stabilite per gli stabilimenti.
Vietate le attività ludico-sportive di gruppo che possano dar luogo ad assembramenti.