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Non c'è pandemia che tenga: per bar, ristoranti e hotel c'è da pagare entro l'1 febbraio il canone Rai

Nessun decreto del Governo per la proproga o la sospensione della tassa tv. Per pubblici esercizi ed alberghi la scadenza è lunedì: da 203 a 7 mila euro. 30 euro per chi ha solo una radio.

 
31 gennaio 2021 | 12:56

Non c'è pandemia che tenga: per bar, ristoranti e hotel c'è da pagare entro l'1 febbraio il canone Rai

Nessun decreto del Governo per la proproga o la sospensione della tassa tv. Per pubblici esercizi ed alberghi la scadenza è lunedì: da 203 a 7 mila euro. 30 euro per chi ha solo una radio.

31 gennaio 2021 | 12:56
 

Ultime ore per chiedere l’esonero del pagamento del canone tv dei privati (90 euro), ma non per i pubblici esercizi o gli hotel. Per evitare l'addebito automatico dell'abbonamento nella bolletta della luce, il privato che non possiede un televisore in casa, deve inviare, entro il primo febbraio, via web oppure con raccomandata o Pec, l'apposita dichiarazione sostitutiva, direttamente o tramite intermediario. Ma questo non vale che chi, bar o ristoranti, paga supercanoni ma il tv non lo ha usato perché è stato chiuso per decreto. Si deve pagare come la tassa sui rifiuti, un'autentica follia per chi non poteva lavorare...

Non c'è pandemia che tenga Per bar e ristoranti c'è il canone Rai

Per bar, ristoranti e alberghi la scadenza di domani prevede invece il pagamento diretto del canone perché il Governo non ha accolto la richiesta di proroga che Fipe e Fiepet avevano presentato nei giorni scorsi al ministro Stefano Patuanelli. Né è stata accolta la richiesta di cancellazione per il 2021 presentata da Confturismo e Federalberghi, visto che per le imprese del turismo (alberghi, agriturismi, residence, camping, villaggi turistici) c’è stata un’assenza di clienti. Parliamo di canoni che vanno dal 30 euro per un bar che possiede ad esempio una radio a importi che vanno dai 203,70 euro l’anno ai 6.789,40 a seconda del locale (per campeggio o alberghi ci si basa ad esempio sul numero di stelle) e del numero di apparecchi presenti.

La questione è complicata dal fatto che il canone si paga in anticipo e quindi le richieste delle categorie vertono su una sorta di moratoria: o ristori per avere pagato un servizio che non è stato nei fatti utilizzato l’anno scorso o una cancellazione per quest’anno.

Serviva un decreto del Governo
Per il 2021 la scadenza del canone sarebbe il 31 gennaio, ma visto che cade di domenica, c’è un giorno in più. Sarebbe servito un decreto ad hoc, ma il governo è caduto. Nel frattempo, minima soddisfazione, è stato almeno spostato a fine aprile un altro contributo contestato, la Siae. Salvo soprese dell’ultima ora, la tassa sul possesso della tv non conosce quindi pandemie, crisi economiche, zone rosse, arancioni o gialle. Entro il primo febbraio, quanto dovuto va pagato.

I Comuni avevano sollecitato la proroga
Eppure c’erano state anche iniziative istituzionali per sbloccare la situazione. Franca Biglio, presidente dell’Associazione dei piccoli Comuni d’Italia (Anpci) aveva ad esempio scritto al ministro Patuanelli per chiedere l’esonero del canone 2021: «Nei piccoli paesi magari c’è solo un bar o un ristorante che per molte persone è l’unico luogo d’incontro, questi posti sono la vita, hanno una funzione sociale e vanno aiutati: i mancati incassi e le molte spese da sostenere rischiano di non farli riaprire mai più, ma sarebbe una grave perdita per tutti». Per Biglio servono «misure speciali per i piccolissimi Comuni, l’esenzione del canone Rai è una di queste, è un grido di dolore che arriva dai territori». Ma nessuno ha ancora risposto.

Per chi avesse dei dubbi sull’importato da pagare, prima di versare il canone è forse opportuno rivolgersi alla sede Rai regionale e specificare il tipo di esercizio, la categoria e la denominazione, nonché il numero di apparecchi tv in uso.

Cosa può fare il privato per non pagare il canone
Tornando ai privati ricordiamo che gli interessati all’esonero devono compilare il "quadro A" del modello disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, dichiarando che in nessuna delle abitazioni dove è attivata un'utenza elettrica a proprio nome è presente un apparecchio tv di proprietà appartenente a un componente della famiglia. Il quadro può essere compilato anche dagli eredi per dichiarare che nell'abitazione presso la quale è ancora attiva l'utenza elettrica ancora intestata a una persona deceduta, non è presente alcun apparecchio tv.

Se non si può trasmettere la domanda di esenzione via web, il modulo può essere inviato tramite raccomandata. In alternativa, è anche possibile trasmettere il modello attraverso gli intermediari abilitati (Caf, professionisti, eccetera).

Chi dovesse saltare la scadenza di lunedì, potrà in ogni caso beneficiare di un esonero parziale: presentando domanda entro il 30 giugno si verrà esonerati per il secondo semestre dell'anno.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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