Da Roma a Palermo sono in arrivo 500 locali family friendly. Ma non solo: si pensa a un marchio riconoscibile, che permetta di identificare i locali pronti ad offrire servizi particolari, disegnati su misura per le famiglie e i loro componenti. E sviluppare una piattaforma online, per facilitare la ricerca di queste strutture “family friendly”. Sono questi i due principali obiettivi del protocollo di intesa siglato da Fipe-Confcommercio, dal Gruppo donne della Federazione e dal Forum nazionale delle Associazioni familiari.
Da Roma a Palermo sono in arrivo 500 locali family friendly
Coinvolte 500 strutture: 150 a Palermo e 350 a Roma
Un documento utile a rafforzare e dare corpo al progetto “Spazio Famiglia”, finanziato dalla presidenza del Consiglio e che nei prossimi mesi vedrà coinvolte 500 realtà, 150 a Palermo e 350 a Roma, nelle categorie ristorazione, ospitalità e cultura, capaci di rispondere ai particolari bisogni dei nuclei familiari.
Tra gli obiettivi un marchio di qualità, app e piattaforma
Il progetto intende, infatti, creare un marchio di qualità per quei luoghi caratterizzati da un’offerta di servizi specificamente dedicata alle particolari esigenze dei nuclei familiari e, grazie a una piattaforma social e un’app di localizzazione, le famiglie saranno facilitate ad individuarli.
«Il nostro compito – spiega Valentina Picca Bianchi, presidente delle Donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio che ha accolto con favore l’iniziativa convinta che il progetto svilupperà un circuito virtuoso – sarà quello di fornire alle realtà che vorranno certificarsi come family friendly tutti gli strumenti necessari a modificare la loro offerta, adattandola alle esigenze delle famiglie. Un compito di consulenza e formazione che intendiamo fare all’interno dei bar e dei ristoranti italiani che potranno così qualificarsi e godere di una riconoscibilità e specificità particolari».
«Con questo progetto – prosegue Picca Bianchi – vogliamo dare un segnale a coloro che amano condividere momenti di convivialità con tutta la famiglia e che hanno bisogno di luoghi con servizi particolari e con un’offerta disegnata su misura per loro. Vogliamo creare una rete di locali che siano percepiti come luoghi, appunto, familiari. E vogliamo farlo a partire da Roma e Palermo, certi che l’iniziativa si spanderà a macchia d’olio al resto del Paese aprendo al target delle famiglie un nuovo mercato».