Se al ristorante rimangono i limiti al tavolo (4 persone massimo sia in zona gialla che in zona bianca), anche per le feste di nozze invece rimane il Green pass, dopo il Covid manager e il numero chiuso per gli invitati. Niente accesso limitato invece per le spiagge. Queste alcune delle misure contenute nelle linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali aggiornate alla luce del decreto sulle riaperture del 18 maggio, dopo che Reghioni e ministero della Salute hanno corretto le idnicazionic he erano state date invece dagli enti locali sulla "liberalizzazione" dei matrimoni.
Niente più green pass per partecipare ai ricevimenti dopo i matrimoni
Non cambia nulla per le feste: da lunedì ai matrimoni solo in Friuli, Sardegna e Molise
Non cambia nulla, quindi, per le feste relative a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni: sia che la cerimonia si svolga in area bianca, sia - dal 15 giugno - che si celebri in zona gialla, i partecipanti dovranno avere il green pass, vale a dire il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all'evento. «Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso - scrivono Regioni e ministero - devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida» previsti dal decreto legge 33 del 2020 e «con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all'articolo 9» del decreto del 18 maggio «anche in zona bianca». L'unica novità, dunque, sta nel fatto che da
lunedì si potrà tornare alle feste di matrimonio in Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, le uniche tre regioni che passeranno in zona bianca, mentre nelle altre regioni bisognerà aspettare l'entrata in questa fascia (il 7 o il 14 maggio) oppure il 15 giugno, data in cui è prevista dal decreto la ripartenza dell'intero settore. Con l'incremento delle vaccinazioni verranno progressivamente meno le condizioni che hanno portato alle restrizioni, sottolineano le Regioni.
Green pass via anche per la privacy
Via, invece, l’obbligo del green pass (certificato vaccinale, certificato di guarigione o tampone negativo) per partecipare a piccole riunioni famigliari.
Il motivo? Anche per questioni di privacy. E questo dopo che era già stata eliminata la figura del covid manager e il limite degli invitati.
Spiagge libere e stabilimenti balneari senza numero chiuso
Nessun numero chiuso invece per gli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere. Naturalmente
gli spazi degli stabilimenti vanno organizzati per evitare gli assembramenti: va assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti.
E va favorito l'ampliamento delle zone d'ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde.
Per quanto riguarda gli ombrelloni vanno adeguatamente distanziati in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone. E tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro.
Per le
spiagge sono consentiti surf, windsurf, kitesurf e racchettoni mentre restano vietate tutte quelle attività "ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti".
Via anche il numero chiuso nelle spiagge e nei ristoranti
Attenzione alle spiagge con ticket e numero massimo, ma non per Covid
Queste le regole in generale anti Covid, tuttavia, ad esempio,
bisogna ricordare che esistono alcune spiagge in cui è invece previsto il numero chiuso e, in alcuni casi, anche il pagamento di un ticket. È il caso di alcune delle più belle e famose spiagge della Sardegna che hanno inserito tali regole per la salvaguardia ambientale.
Al ristorante senza più limiti al tavolo
Capitolo ristoranti:
come riportato da Italia a Tavola,
nei ristoranti e nei bar (che dal 1° giugno offriranno in tutta Italia servizio ai tavoli anche al chiuso - un giorno prima, dal 31 maggio, nelle tre regioni in zona bianca)
via la mascherina per chi è seduto al tavolo, anche se non sta consumando. Inoltre, non è più necessario «definire il numero massimo di presenze contemporanee, all'aperto e soprattutto al chiuso», e
salta il limite dei 4 commensali non conviventi che possono sedere allo stesso tavolo.Per il resto va assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti di tavoli diversi. E sono invariate le regole sui menu che devono essere consultabili attraverso soluzioni digitali oppure su carta plastificabile consultabile dopo l’uso.
In montagna obbligo di mascherina sugli impianti
Tra gli impianti di risalita, infine, potranno viaggiare
al 100% della capienza solo le seggiovie, mentre cabinovie e funivie dovranno andare al 50%. In tutti sarà obbligatoria la mascherina.