Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa detta ha dettato i tempi per la riapertura delle discoteche: «Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire e penso che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche», ha detto ai microfodini di Rtl 102.5 durante il programma Non Stop News. «Ho appena avuto un colloquio su questo con il ministro Roberto Speranza. Questa settimana - ha precisato Costa - indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è a oggi, rimasto l'unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo».
Maurizio Pasca (presidente Silb): «Ci aspettiamo di aprire dal 4 luglio»
«Ci aspettiamo di poter riaprire il 4 luglio, perché andare oltre sarebbe insostenibile. Ci aspettiamo buonsenso.
Il Governo non ci faccia perdere il primo weekend di luglio perché le nostre attività sono aperte al massimo due volte a settimana. Per il Paese quella data non cambierebbe nulla, ma a noi tanto. Anche perché la gente già va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra l'altro, sono aperti senza green pass. Quindi ci facciano riaprire dal 4 luglio
e il ministero dell'Interno vigili sull'abusivismo». Così
Maurizio Pasca, presidente del Silb, associazione di categoria dei locali con sale da ballo.
Il precedente di San Marino
Una
serata fuori dal tempo e dallo spazio, a ritmo di musica "a palla"
si è intanto tenuta a San Marino lo scorso weekend. Là 2.700 giovani da mezza Italia si sono scatenati tra brindisi, cori, balli e schiamazzi, tra la pista e le file di fronte ai chioschi che distribuivano bevande e spillavano birre, dalle 21 alle 5.
"The vibe is on" è stato il primo evento all'insegna di una normalità ritrovata che in Italia non è stata ancora concessa dalle istituzioni. Una sorta di oasi temporale, a pochi chilometri da Rimini, che ha fatto tornare tanti giovani a rivivere quella che pre-Covid era quotidianità. Tutto questo "mascherina free", con certificato annesso.
Artefici dell'evento,
Tito Pinton, il patron del Muretto di Jesolo, e la
Silb Emilia Romagna: tra i loro obiettivi, non solo far saltare nuovamente i più giovani e nostalgici, ma anche dare prova concreta al Governo italiano che una serata come "ai vecchi tempi" è possibile oggi, se il protocollo è seguito alla lettera.
E allora ecco i controlli all'ingresso con il metaldetector, cani antidroga, norme di sicurezza anticontagio, ordine pubblico, tutto a 7 minuti dal confine con l'Italia. «Le evidenze scientifiche che ne usciranno ci serviranno per far comprendere che tornare a ballare in Italia in sicurezza si può», han detto gli organizzatori prima dell'evento.
Il protocollo c'è, manca il nullaosta del Cts e del Governo
Le modalità con cui si è tenuto l'evento a San Marino rilanciano
la validità del protocollo redatto dai gestori e presentato al sottosegretario Costa in due distinti appuntamenti. Il primo
con il Silb. Il secondo con
Asso Intrattenimenti. L'idea comune è quella di
realizzare degli eventi essenzialmente covid-free a cui avranno accesso solo i clienti che potranno certificare con il green pass il proprio stato di immunizzazione. Per quanto riguarda i locali all'aperto, inoltre, si potrà stare senza mascherina sia mentre si balla che mentre si consumano drinck, cocktail, ecc. Per i locali all'interno, invece, rimane l'obbligo della mascherina a meno che non si balli (azione considerata un'attività fisica come la corsa per cui le attuali norme non prevedono l'utilizzo della protezione individuale), quindi: al bancone del bar, alla cassa, in fila al guardaroba o alla toilette, ecc.