Il turismo non è più lo stesso. La tradizionale separazione tra orario lavorativo e tempo libero sta sfumando, dando vita a un nuovo trend conosciuto come bleisure, una fusione delle parole business e leisure. Il report sul turismo enogastronomico del 2023, curato da Roberta Garibaldi, sottolinea come i viaggiatori siano sempre più attratti da esperienze che riescano a contemperare le necessità lavorative a quelle di benessere personale, evidentemente legate al turismo e al relax. Un fenomeno, dunque, che si sta affermando e sta via via ridefinendo le modalità del viaggio moderno.
Bleisure: quando il lavoro incontra il piacere
La nascita dei viaggi bleisure: un paradigma in evoluzione
Il bleisure simboleggia un approccio innovativo ai viaggi d'affari, che ora incorporano aspetti di svago. Questo può comportare l'aggiunta di giorni di vacanza dopo un viaggio di lavoro, o sfruttare le pause tra gli impegni per esplorare il luogo di destinazione.
Nell'ambito specifico, il paesaggio rurale sta emergendo come un punto di riferimento nell'integrazione tra lavoro e tempo libero. Secondo il report del 2023, quasi metà dei turisti italiani sono interessati a lavorare in smart working in queste zone, a patto che ci siano servizi adeguati. E quale contesto migliore di un ambiente sereno e stimolante per lavorare e, allo stesso tempo, gustare le delizie enogastronomiche della regione?
Le aree rurali italiane, con la loro generosa offerta enogastronomica, rappresentano una meta ideale per i viaggiatori bleisure. Dopo una giornata di lavoro, possono immergersi nelle tradizioni locali, partecipando a degustazioni di vini o a cene tipiche. Il bleisure può quindi rappresentare un'opportunità per valorizzare l'enogastronomia italiana e le sue piccole realtà produttive.
Il futuro del turismo enogastronomico
Questa nuova prospettiva implica una revisione dei servizi offerti. Strutture ricettive e luoghi di ristoro hanno l'opportunità di adattarsi a queste nuove esigenze, progettando spazi adatti allo smart working e organizzando eventi enogastronomici che arricchiscano l'esperienza dei loro ospiti.
Il bleisure, quindi, può essere considerato come un'opportunità per il settore del turismo enogastronomico, un'occasione per promuovere i prodotti locali, sfruttando le nuove abitudini dei viaggiatori che, pur dovendo lavorare, non vogliono rinunciare a godersi le bellezze e le prelibatezze del luogo in cui si trovano.
Bleisure e sostenibilità: i nuovi trend dei viaggi
Un'altra caratteristica notevole del fenomeno riguarda la sostenibilità. Favorisce soggiorni più lunghi, riducendo il numero di viaggi e, di conseguenza, l'impatto ambientale. Inoltre, promuove un turismo più lento, che permette di godere appieno delle esperienze enogastronomiche, privilegiando la qualità piuttosto che la quantità.
La tendenza del bleisure rappresenta una svolta per il mondo del turismo e, in particolare, per quello enogastronomico. Gli operatori del settore hanno l'opportunità di adattare i loro servizi per soddisfare le nuove esigenze dei viaggiatori, creando un'offerta sempre più diversificata e su misura. In questo modo, il turismo enogastronomico può continuare a prosperare, offrendo nuove opportunità e stimoli.
Lo stato dell’arte nel Rapporto curato da Roberta Garibaldi
Il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2023, curato da Roberta Garibaldi, professoressa di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e vicepresidente della Commissione Turismo dell’Ocse-Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha il sostegno di Unicredit, Visit Emilia, Valdichiana Living e Smartbox, il patrocinio di Cultura Italiae, Federturismo, Fondazione Qualivita, Ismea Istituto di servizi per il Mercato agricolo alimentare, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe e Touring Club Italiano, e la collaborazione di TheFork e Tripadvisor.
Il Rapporto presenta analisi quanti-qualitative, ricerche inedite e contributi del comitato scientifico rappresentato da autorevoli esperti del mondo accademico e scientifico, nazionali e internazionali, offrendo una panoramica a 360 gradi del turismo enogastronomico con particolare attenzione alle dinamiche della domanda italiana. I dati vengono da analisi Cawi con un campione proporzionale della popolazione italiana di 1500 persone.