La mancanza, generalizzata, di personale colpisce un’altra pizzeria. Siamo a Sacile, in provincia di Pordenone, dove famiglia Staiano, proprietaria di due pizzerie in città, sabato 8 maggio, ha dovuto decidere quale delle due tenere aperta. Il perché scritto su un biglietto appeso sulla vetrina della pizzeria Madera di viale Lacchin: «Si avvisa la gentile clientela che il giorno 6 maggio (sabato) saremo aperti solo con la sede di via Mezzomonte 4, per mancanza di personale».
La pizzeria Madera di Sacile rimane chiusa al sabato per mancanza di personale
Una delle due pizzerie rimane chiusa perché senza personale
Il direttore e pizzaiolo napoletano, Salvatore Staiano, ha spiegato a Il Gazzettino: «A causa della mancanza di personale. Noi della sede di viale Lacchin abbiamo tenuto chiuso e ci siamo spostati in blocco nella grande pizzeria che gestiamo ormai da anni di fronte al centro commerciale ai Salici, all'altro lato della statale 13». Tra la “vecchia” e la nuova pizzeria, gestita dalla figlia Pia Francesca Staiano, mancherebbero «almeno tre persone nel locale più grande ed almeno una qui in Viale Lacchin» che si aggiungerebbero ai 6 della pizzeria più piccola e ai 13 di quella più grande (titolari compresi).
Pizzeria Madera, lo stipendio è buono, ma i giovani non vogliono lavorare
Il problema è sempre lo stesso? Dove trovare questi lavoratori? «Neppure le agenzie di lavoro interinale hanno dei nomi per noi. Pare proprio che nessuno voglia fare più questo mestiere», dice il titolare. E pensare che «prima del Covid, fuori dalla pizzeria c'era la fila per venirci a lavorare, soprattutto in periodi come questo, quando la scuola è ormai verso la fine dell'anno». Di certo a scoraggiare non è lo stipendio, sottolinea il pizzaiolo, che, come esempio, porta un dipendente che «Lavora solo la sera: dalle 17 a circa le 23 per sei giorni su sette, ha il suo giorno libero il lunedì e percepisce 1.500 euro al mese. Secondo il contratto nazionale sarebbero un po' di meno, intorno ai 1.300 - 1.350 al mese, ma per incentivare cerchiamo di dare qualcosa in più». E quindi? Quindi il problema secondo il pizzaiolo è sempre lo stesso, i giovani «Non vogliono fare questo mestiere, non vogliono lavorare il sabato e la domenica».