Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 23 dicembre 2024  | aggiornato alle 02:28 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Quando le foto ai piatti nei ristoranti diventano un problema. Il caso di New York

È successo al Bad Roman, ristorante italiano alla moda della Grande Mela. Un commensale ha redarguito una food influencer che stava scattando alcune foto al piatto appena servito dal cameriere

 
18 aprile 2023 | 12:05

Quando le foto ai piatti nei ristoranti diventano un problema. Il caso di New York

È successo al Bad Roman, ristorante italiano alla moda della Grande Mela. Un commensale ha redarguito una food influencer che stava scattando alcune foto al piatto appena servito dal cameriere

18 aprile 2023 | 12:05
 

L'utilizzo del cellulare a tavola, come conferma anche il Galateo, è sconsigliatissimo, ma se usato per scopi lavorativi sicuramente diventa un'eccezione permessa. Ma non tutti la pensano così. Ha fatto clamore, infatti, la notizia di un cliente di un ristorante di New York che si è lamentato nei confronti di una food influencer, Morgan Raum, che stava scattando alcune foto al piatto appena servito dal cameriere. L'episodio è stato raccontato dalla stessa Raum su TikTok e sul proprio profilo Instagram @tooomuchfoood e la notizia è stata addirittura riportata dal New York Post, che ha anche intervistato la 26enne influencer dopo la cena "finita male" al Bad Roman, ristorante italiano alla moda della Grande Mela.

Un cliente di un ristorante di New York che si è lamentato nei confronti di una food influencer

Un cliente si lamenta con una food influencer a New York: la dinamica

Cosa è accaduto? Come riferito dal quotidiano locale un commensale seduto al tavolo accanto ha interrotto la content creator mentre stava fotografando un antipasto di ricotta con miele al tartufo nero (la cena, dunque, era appena iniziata). «Avevo acceso la luce a led, è più piccola del mio telefono, che brillava in una direzione totalmente opposta - spiega la giovane ragazza nell'intervista al New York Post. Alla fine del video che stavo girando, il signore accanto si è messo a urlare "Basta, basta". Nessuno urla mai in un ristorante, ho pensato tra me e me».

La food influencer, rimasta shockata, si è rivolta verso il cliente e ha spiegato le sue ragioni: «"Sto filmando dei contenuti" e lui ha risposto "Non puoi usare la luce, ci stai dando fastidio"». Dopo che alcuni commensali si sono lamentati di queste presenze, evidentemente, sgradite, ora alcuni locali chiedono alle star dei social di non utilizzare flash e luci a tavola e, in alcuni casi, vietano addirittura i cellulari. Numerosi proprietari, però, sono ancora più che felici di accogliere i creatori digitali.

Il direttore del Bad Roman ha rassicurato Morgan Raum

«Dopo che il cliente scontento ha inveito contro Raum - riporta l'articolo del New York Post - il direttore del ristorante l'ha rassicurata sul fatto che non aveva fatto nulla di male. Dopotutto, piatti come il babka (pane della tradizione polacca ed ebraica, ndr) all'aglio e una bistecca condita con un gigantesco raviolo sono pensati appositamente per i social media». Morgan Raum si è soffermata poi sul suo comportamento sottolineando di aver sempre cercato di essere educata con i commensali: «Sono consapevole di me stessa, se sono in un bel ristorante romantico, c'è buio e nessuno è al telefono, non tiro fuori la mia luce a led».

Il mondo dei food influencer. L'esempio Chiara Maci

Il tema relativo agli influencer nel mondo della cucina è molto delicato. Negli ultimi anni, infatti, sono stadi numerosi gli episodi che hanno coinvolto questi personaggi. Emblematiche le diatribe che si sono scatenate con gli chef per cene gratis in cambio di recensioni a locale e piatti. Ma non sempre è così, come ci ha spiegato anche in un'intervista recente Chiara Maci, nota food influencer italiana. «È una questione personale - ci ha rivelato Chiara - , a me non verrebbe mai in mente al mondo di chiedere di essere ospitata in un posto senza voler pagare. A me è capitato al contrario: ristoranti che mi scrivono di andare da loro offrendomi anche un compenso, ma io non mi faccio pagare per andare dal ristorante. A volte, al momento di pagare mi dicono che sono loro ospite, ma io trovo sempre il modo, sul tavolo, per lo staff di sala». Insomma, quello che è successo a New York è solamente la punta dell'iceberg: il mondo del food blogging ha ben altri problemi più gravi, a partire proprio delle cene a 0€.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali

19/04/2023 08:49:40
1) Scatti fastidiosi
Leggo con interesse le inchieste di Italia a Tavola dedicate alla ristorazione (la crisi del fine dining, le influencer che chiedono di mangiare gratis....eccetera). Ho appena letto la vicenda dell'americana redarguita al ristorante da un cliente infastidito per gli scatti (con luce) ai piatti... Al di là del "lavoro" dell'influencer e della maleducazione di chi l'ha sgridata, ti confesso che, in generale, la mania di fotografare i piatti al ristorante è, a mio avviso, stucchevole. Premesso che sono un'antidiluviana (per età ed anche un po' per mentalità), a volte ho l'impressione che, a tavola, conti di più la foto del "gusto e della convivialità". Insomma, l'esibizionismo trionfa. Invece di "postare", mangiate in santa pace!
Marisa Fumagalli



Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Beer and Food
Molino Grassi
Pavoni

Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Beer and Food
Molino Grassi

Pavoni
Sartori
Elle & Vire