Il turismo della birra è sempre più in fermento! Tanto che due intervistati su tre si aspettano, visitando un microbirrificio, l'abbinamento con i piatti del luogo. Tra le esperienze più gettonate compare anche una giornata da mastro birraio. L'attrattività della birra è molto alta: un quinto dei turisti, nonostante la pandemia, ha visitato un birrificio o partecipato a un evento collegato negli ultimi tre anni. Sono questi i principali dati che emergono dell’edizione 2023 del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano, a cura di Roberta Garibaldi e realizzato sotto l’egida dell’Associazione italiana turismo enogastronomico, che sarà presentato a maggio.
Tra le esperienze più gettonate compare anche una giornata da mastro birraio
Crescono i turisti della birra
Il mondo brassicolo, che in questi giorni ha vissuto uno dei suoi appuntamenti più importanti con Beer&Food Attraction a Rimini, ha superato, infatti, la prova della pandemia e continua a sedurre il turista del food&beverage. Negli ultimi tre anni, nonostante la pandemia, quasi un viaggiatore su cinque ha visitato un birrificio o ha partecipato a un evento legato alla birra. In particolare, il 21% dei turisti di sesso maschile ha visitato uno stabilimento di produzione di birra, mentre tra la popolazione femminile la percentuale scende al 17%. La tendenza alla visita in un luogo di produzione è più alta tra gli under 60, con picchi del 22% nella fascia d'età compresa tra i 45 e 54 anni e del 21% tra i 18-24 anni e i 35-44 anni.
Cosa vogliono i turisti della birra
Dal report in uscita emergono le esperienze che un turista della birra si aspetta nel corso di una visita in birrificio. In particolare, due intervistati su tre considerano fondamentale l'abbinamento tra la birra prodotta all'interno della brewery e i piatti del luogo: lo afferma il 65% del campione, senza scostamenti tra la popolazione maschile e quella femminile.
L'attrattività della birra è molto alta
Innovare l’offerta in questa direzione
«Si tratta di un'aspettativa certamente complessa da soddisfare per una molteplicità di ragioni - afferma Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano - Questo interesse va però tenuto in considerazione. Sappiamo che già nel mondo del vino ci sono sempre più cantine attrezzate con tasting room che offrono degustazioni in abbinamento a prodotti del luogo, fino ad arrivare alla nascita di veri e propri ristoranti o agriturismi. Di esempi di successo non mancano neppure all'interno del comparto brassicolo, e certamente possono essere da stimolo per innovare l’offerta in questa direzione».
L’importanza della shopping experience e…
Un altro aspetto fondamentale, pari a quello del pairing, è la shopping experience all'interno del birrificio. Il 66% del campione maschile e il 63% di quello femminile vorrebbe acquistare le birre dell'azienda a prezzi interessanti, potendo disporre in quel luogo di ampia scelta tra tutte le produzioni del birrificio. Ragione in più perché il birrificio sia in grado di gestire la vendita diretta o, in alternativa, quella online con consegna a domicilio, creando così una relazione più stabile con il turista che diventerà consumatore anche a distanza.
Importantissima la shopping experience
… delle esperienze
Ci sono poi le esperienze attive, trend in costante crescita nel mondo del turismo enogastronomico, e la birra non fa eccezione. Il 56% degli intervistati vorrebbe avere la possibilità di vivere una giornata come mastro birraio per provare a produrre la birra; stessa percentuale per un'altra experience come quella vissuta all'aria aperta tra luppoleti e campi d'orzo. Ma la produzione di birra artigianale, per il turista enogastronomico, è sempre più legata ai frutti del territorio dove opera il birrificio. Di conseguenza, la metà del campione vorrebbe partecipare a un corso di foraging per imparare a raccogliere piante e frutti selvatici che vengono poi utilizzati come ingredienti aggiuntivi per la produzione delle birre 100% local.
Importanti opportunità per i tour operator
Si profilano, infine, interessanti opportunità per i tour operator che si vogliono legare al promettente mondo della birra. Il 56% degli intervistati vorrebbe infatti partecipare a un viaggio organizzato alla scoperta dei birrifici e la percentuale sale al 60% nella fascia di età compresa tra i 45 e i 64 anni. Da non trascurare il filone legato al pernottamento e alle spa della birra, anche in questo caso già sperimentato nel mondo del vino con i centri di vinoterapia: il 46% vorrebbe pernottare in un hotel a tema birra dove sia presente, ad esempio, una macchina spillatrice in camera da letto (ma la percentuale sale al 58% nella fascia d'età 25-34 anni) e il 44% vorrebbe effettuare un trattamento legato alla birra (50% tra i 25-34 anni e i 35-44 anni).