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Abano Terme, la guerra fa crollare le presenze russe per il capodanno ortodosso

La guerra in Ucraina si fa sentire in tutto il mondo. E a Abano Terme il conflitto taglierà quasi l'80% del turismo russo in occasione del capodanno ortodosso. Un albergatore della zona: «Ci vorranno anni per rivederli»

 
05 gennaio 2023 | 11:17

Abano Terme, la guerra fa crollare le presenze russe per il capodanno ortodosso

La guerra in Ucraina si fa sentire in tutto il mondo. E a Abano Terme il conflitto taglierà quasi l'80% del turismo russo in occasione del capodanno ortodosso. Un albergatore della zona: «Ci vorranno anni per rivederli»

05 gennaio 2023 | 11:17
 

La guerra tra Russia ed Ucraina sta pesando sull'economia mondiale, nazionale e, di conseguenza, anche su quella locale. Come, per esempio, accadrà nei prossimi giorni ad Abano Terme in occasione del capodanno del popolo ortodosso che nel 2023 cadrà tra la notte del 13 e del 14 gennaio. Come riferiscono i colleghi de Il Mattino (edizione di Padova), il conflitto taglierà di circa l'80% le presenze del popolo russo per la speciale festività. Nel pre pandemia e nel pre conflitto erano circa un migliaio i visitatori che giungevano nei comuni di Abano Terme e Montegrotto. Ma quest'anno, purtroppo, non sarà così.

Abano Terme, abituale meta della popolazione russa di fede ortodossa Abano Terme la guerra ha fatto crollare le presenze russe per il capodanno ortodosso

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L'appello degli albergatori della zona

A sottolineare l'importanza del turismo russo nelle due città padovane ci ha pensato uno degli albergatori di Abano ossia il direttore dell'hotel Bristol Buja, Gino Buja. «Ne avevamo nei giorni del capodanno ortodosso almeno una cinquantina al giorno, è un tipo di clientela bella - ha spiegato il proprietario della struttura. Se un italiano di media spende 150 euro, il russo almeno 900 euro. Si tratta di clienti che arrivano a sborsare al ristorante anche 4-5mila euro di vino e al bar consumavano cocktail costosissimi. Le donne poi facevano qualsiasi tipo di trattamento estetico». Buja ha poi concluso rivelando che «ci vorranno anni per rivedere i russi».

 

 

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