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Zì Umberto non trova camerieri: tra i tavoli arrivano tre ragazzi rifugiati

Il titolare ha voluto offrire una possibilità a tre ospiti della comunità Sant'Egidio, a cui ha offerto un contratto di apprendistato: “Sono tutti davvero bravi: ci siamo trovati subito bene”

 
19 settembre 2022 | 15:21

Zì Umberto non trova camerieri: tra i tavoli arrivano tre ragazzi rifugiati

Il titolare ha voluto offrire una possibilità a tre ospiti della comunità Sant'Egidio, a cui ha offerto un contratto di apprendistato: “Sono tutti davvero bravi: ci siamo trovati subito bene”

19 settembre 2022 | 15:21
 

Non trova camerieri per la propria osteria, così offre una possibilità lavorativa a tre ragazzi con un passato caratterizzato da difficoltà, proveniente dalla comunità di Sant’Egidio di Roma. È una storia a lieto fine che vede protagonista Paolo Catarinozzi, titolare dell’osteria Zì Umberto di piazza della Malva, a Roma. 

Un'immagine, tratta dal profilo Instagram, dell'Osteria Zì Umberto a Roma

Un'immagine, tratta dal profilo Instagram, dell'Osteria Zì Umberto a Roma

Non trovavo camerieri per il mio ristorante

«Non trovavo camerieri per il mio ristorante - ha dichiarato Paolo Catarinozzi a Leggo - e allora mi sono detto: perché non chiedere ai miei amici di Sant’Egidio se c’è qualcuno che vuole lavorare con me? Così ho fatto. Ora ho due ragazzi in più in sala e una ragazza in un altro locale, in piazza delle Tartarughe. E sono tutti davvero bravi: ci siamo trovati subito bene». I tre giovani stranieri sono stati assunti con un contratto di apprendistato e seguono regolarmente anche i corsi di formazione di 50 ore. Insomma, stanno imparando un mestiere per garantirsi un futuro - riporta Leggo.

Se lo vorranno, resteranno a lavorare da me anche dopo l’apprendistato

Il titolare Catarinozzi - come ha spiegato a Leggo - «Lavoro in piazza La Malva dal 2007. Ma sono nei ristoranti da quando avevo 16 anni, ho girato il mondo iniziando come cameriere e so cosa vuol dire farsi le ossa in un Paese che non conosci. Perciò questi tre ragazzi, se lo vorranno, resteranno a lavorare da me anche dopo l’apprendistato». 

 

 

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