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Energia, Pnrr, occupazione, tasse e concorrenza: le richieste ai partiti di Confindustria Alberghi

L'associazione ha scritto alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale per sottolineare quali siano le priorità per il settore. La presidente Colaiacovo: “gli operatori oggi non possono essere lasciati soli”

 
16 settembre 2022 | 12:34

Energia, Pnrr, occupazione, tasse e concorrenza: le richieste ai partiti di Confindustria Alberghi

L'associazione ha scritto alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale per sottolineare quali siano le priorità per il settore. La presidente Colaiacovo: “gli operatori oggi non possono essere lasciati soli”

16 settembre 2022 | 12:34
 

Dopo due anni di fermo pressoché totale delle attività, le imprese alberghiere si trovano ad affrontare un nuovo drammatico tsunami che le sta investendo. La crisi dell’energia, in assenza di interventi forti e immediati, rischia di costringere alla chiusura moltissimi operatori. Mentre la campagna elettorale si fa sempre più serrata, il settore turistico alberghiero sembra uscito dal dibattito politico. Eppure nei due drammatici anni del Covid è stato chiaro, aldilà di ogni dubbio, l’apporto che alberghi e turismo generano per l’economia del Paese. Gli anni della pandemia sono stati drammatici per il settore e la ripresa avviata solo  pochi mesi fa, non basta per affrontare le sfide dei prossimi mesi. Ora è necessario scongiurare nuove chiusure e dare un nuovo slancio al settore. Dal prossimo Governo servono risposte a temi drammaticamente nuovi come la crisi energetica, ma anche a questioni di fondo che da troppo tempo attendono risposte ormai irrimandabili. Per questo Confindustria Alberghi ha indirizzato a tutti i partiti politici un ulteriore richiamo per restituire centralità alle istanze di un settore che è primo in Europa con oltre 33.000 strutture, e già da solo genera lavoro per  oltre 220.000 famiglie. Il settore è centrale rispetto a quella economia del turismo che vale in Italia il 13% del PIL e il 14,7% dell’occupazione.

Costi dell’energia, Pnrr, occupazione, tasse e concorrenza: le richieste ai partiti di Confindustria Alberghi

Gli operatori oggi non possono essere lasciati soli

Il settore alberghiero da un contributo importante al PIL e al Paese. Uno sviluppo sostenibile e diffuso che coinvolge tutto il territorio, generando occupazione e valorizzazione dei nostri prodotti e della nostra cultura. Un’opportunità per la crescita economica e sociale dell’Italia, ma gli operatori oggi non possono essere lasciati soli ad affrontare le difficili sfide dei prossimi mesi – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

L'appello alle forze politiche sulle dieci priorità per il settore

In questo quadro così difficile Confindustria Alberghi chiama all’azione i partiti sui dieci temi più urgenti e importanti.

  • Mantenimento ministero del turismo
    Il mantenimento di un dicastero ad hoc con capacità di spesa e bilancio autonomo significa garantire strategie e politiche di medio e lungo periodo per un settore volano produttivo ed occupazionale per il Paese.
  • Sterilizzazione degli aumenti dei costi energetici
    L’aumento esponenziale dell’energia ha raggiunto livelli insostenibili per imprese già provate da due anni di gravissima crisi. È necessario intervenire subito con aiuti adeguati per scongiurare il blocco delle attività.
  • Aumento delle risorse del pnrr dedicate ad alberghi e turismoIl turismo genera il 13% del Pil, ma il Pnrr dedica al settore poco più dell’1% delle risorse complessive. È necessario potenziare queste risorse, anche attingendo a capitoli del piano destinati a rimanere disattesi.
  • Sostegno a riqualificazione e transizione energetica
    Mercato e crisi energetica impongono di accelerare gli interventi di riqualificazione anche ai fini della transizione ecologica. È necessario intervenire subito con semplificazioni amministrative e incentivi.
  • Rimodulazione imu per gli immobili alberghieri
    I livelli di Imu raggiunti nella maggior parte dei comuni non sono più accettabili. È necessaria una sostanziale rimodulazione dell’imposta che tenga conto del fatto che l’immobile alberghiero è un bene strumentale.
  • Rimodulazione della tari
    Analogamente è necessaria una profonda rimodulazione della Tari che grava in modo iniquo sugli alberghi, in quanto commisurata ai mq anziché ai volumi di rifiuti effettivamente prodotti.
  • Valorizzazione dell’occupazione e della formazione nel settore
    Con la crisi Covid il settore ha perso occupati e attrattività. Il rafforzamento del dialogo scuola impresa e la formazione sempre più dinamica e mirata devono diventare i pilastri del rilancio.
  • Riduzione cuneo fiscale
    Sempre e tanto più nella attuale fase economica, è necessario ridurre il cuneo fiscale nella sua componente contributiva in modo tale da aumentare il potere d’acquisto dei salari e ridurre il costo del lavoro.
  • Tutela speciale delle concessioni balneari funzionali all’albergo
    Nel ridisegno delle concessioni balneari è necessario prevedere specifiche tutele e valorizzazioni per tutte quelle casistiche in cui la concessione balneare è infungibile e funzionale all’investimento alberghiero.
  • Trasparenza dell’offerta e contrasto all’abusivismo
    Grandi piattaforme e nuove forme di accoglienza sono fenomeni importanti, ma cresciuti senza regole. È ormai indifferibile un intervento di riordino per garantire liceità e trasparenza dell’offerta.

 

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