Sono state ore d'inferno per Pantelleria. L'isola siciliana a partire da ieri sera è stata infatti coinvolta in una serie di roghi, con ogni probabilità di natura dolosa, che, sospinti dal vento di scirocco, hanno lambito alcune abitazioni nelle contrade di Khamma, Favarotta e Perimetrale.
Dopo una notte di lavoro per Vigili del fuoco e Protezione civile, all'alba la maggior parte delle fiamme è risultata domata o comunque sotto controllo. Da Trapani si sono alzati in volo due Canadair di supporto, ma il peggio sembra comunque essere passato, come confermato dal sindaco dell'isola Vincenzo Campo.
Incendio a Pantelleria
In fiamme trenta ettari: colpite le vigne dello Zibibbo
Decine di persone sono state evacuate, ma non risultano esserci feriti. Ora è però il momento della conta dei danni materiali, che saranno quantificabili con precisione soltanto nei prossimi giorni. Nel frattempo ci sono comunque già alcune, tristi, certezze: sono almeno 30 gli ettari di terreno coinvolti nei roghi, secondo quanto confermato dall'Ansa, e a bruciare sono stati moltissimi vigneti, con conseguenze che rischiano di essere molto pesanti.
Il vino per l'isola rappresenta una tradizione e un vanto, oltre che un importante aspetto economico. Pantelleria è infatti famosa per i suoi vitigni di Zibibbo e per il suo Passito. Non solo, la "Pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello, tipica dell'isola di Pantelleria" è stata inserita dall'Unesco nell'elenco dei patrimoni immateriali dell'umanità.
L'isola in fiamme
A fuoco anche il vigneto di Giorgio Armani
Gli incendi scoppiati a Pantelleria hanno costretto diversi turisti e residenti a fuggire. Tra questi, secondo quanto riportato da diverse testate, ci sarebbe anche Giorgio Armani. Il noto stilista possiede da oltre 40 anni una villa sull'isola, una vera e propria oasi con tanto di vigneto, con le cui uve Armani produce, appunto, "Oasi", il suo Passito. Le fiamme divampate ieri sera avrebbero pesantemente danneggiato anche la vigna dello stilista.
L'allarme di Coldiretti
Non si tratta purtroppo del primo rogo di dimensioni importanti a coinvolgere l'Italia nelle ultime settimane. Coldiretti sul tema ha più volte lanciato l'allarme. «L’Italia brucia con 6 incendi su 10 che sono colpa dell’uomo spesso all’opera con un vero e proprio disegno criminale per incenerire migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea facendo salire il conto dei danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo con in media più di cinque grandi roghi ogni giorno dall’inizio dell’estate. Ci vorranno almeno 15 anni – spiega la Coldiretti – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici».