Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 05 novembre 2024  | aggiornato alle 09:15 | 108788 articoli pubblicati

Siad
Siad

Bar e ristoranti: “Basta mascherine sul lavoro”

In vista della scadenza del 15 giugno, quando termineranno le norme stabilite dal Ministero della salute, gli esercenti chiedono la fine dell'obbligo di indossare i dispositivi di protezione per il personale

 
14 giugno 2022 | 17:15

Bar e ristoranti: “Basta mascherine sul lavoro”

In vista della scadenza del 15 giugno, quando termineranno le norme stabilite dal Ministero della salute, gli esercenti chiedono la fine dell'obbligo di indossare i dispositivi di protezione per il personale

14 giugno 2022 | 17:15
 

Cambiano ancora le regole anti-Covid: in Italia si avvicina la normalità con la possibilità di entrare senza mascherine al chiuso, con qualche eccezione e il caso particolare dei luoghi di lavoro privati (nel pubblico la scelta è facoltativa), e la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50. Il 15 giugno scadono infatti le norme stabilite a fine aprile da un’ordinanza del Ministro della Salute per quanto riguarda la mascherina e quelle dei vari decreti Covid per il vaccino obbligatorio nei confronti di specifiche categorie. Per l'occasione, baristi e ristoratori attraverso la Federazione italiana pubblici esercenti hanno chiesto al Governo di rivedere la regola che impone al lavoro l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali, optando per una scelta individuale del singolo datore di lavoro.

Le mascherine resteranno obbligatorie sui luoghi di lavoro nel settore privato almeno fino alla fino al 30 giugno, mentre restano soltanto consigliate nel settore pubblico. La decisione era stata presa agli inizi di maggio, dopo la conferma del protocollo di sicurezza anti-Covid che il Governo aveva firmato insieme ai sindacati, all’Inail, ai ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico e delle organizzazioni delle imprese.

Bar e ristoranti: “Basta mascherine sul lavoro“

Bar e ristoranti: “Basta mascherine obbligatorie al lavoro”

Erminio Alajmo, membro di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercenti, nonché presidente dell’Associazione provinciale pubblici esercizi (Appe) di Padova, ha chiesto ufficialmente al Governo, che in questi giorni dovrebbe aggiornare il protocollo condiviso sulle regole da rispettare nelle aziende, di rivedere la regola sull'uso delle mascherine da parte dei lavoratori dei pubblici esercizi, lasciando libertà di scelta al datore di lavoro, sulla base dell'effettivo livello di rischio di contagio.

«Come ogni anno la diffusione del virus nel periodo estivo precipita in modo drastico e moltissimi esercenti ci chiedono perché debbano ancora utilizzare le mascherine nei luoghi di lavoro, soprattutto in considerazione delle alte temperature, che rendono difficoltoso indossarla per tante ore consecutive», ha spiegato Alajmo.

Da tempo Fipe segnala come molti titolari incontrino difficoltà nel far rispettare la norma ai propri collaboratori, in particolare per coloro che lavorano distanziati gli uni dagli altri, in ambienti ampiamente aerati o senza contatto con il pubblico. Quindi, secondo l’Associazione sarebbe più efficace lasciare al datore di lavoro l’individuazione di quali siano le figure obbligate a indossare la mascherina ed eventualmente in quali momenti della giornata. Potrebbero infatti stabilire di farla indossare in un bar ai camerieri al mattino durante il momento delle colazioni per poi toglierla neol corso della giornata.

«Siamo certi che, dopo due anni e mezzo di pandemia, i titolari e i dipendenti siano pienamente in grado di definire quali siano i contesti in cui sia necessario mantenere indossata la mascherina e quali, invece, consentano di toglierla - ha concluso Alajmo - Anche per creare, con un sorriso mentre si porge una pietanza o un caffè, il giusto clima di accoglienza ai consumatori».

Erminio Alajmo Bar e ristoranti: “Basta mascherine sul lavoro“

Erminio Alajmo

Regole AntiCovid, cosa cambia dal 15 giugno

Dopo il 15 giugno 2022 cambia il quadro di regole per l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, che decadrà in alcuni dei luoghi dove era rimasto finora. Vista l’evoluzione della situazione epidemiologica collegata al Covid, l’orientamento del Governo è di non prevedere più la mascherina Ffp2 per l’accesso a luoghi di spettacolo al chiuso (cinema, teatri, sale da concerto) e per i palazzetti dello sport al chiuso. In questa tipologia di luogo l’Ffp2 è obbligatoria fino al 15 giugno.

La decisione dovrebbe arrivare nel corso del Consiglio dei ministri in programma proprio il 15 giugno, quando il governo affronterà anche la questione delle regole Covid per la maturità 2022 (durante l’esame di Stato la mascherina sarà soltanto raccomandata e non obbligatoria). 

Per capire fino a quando durerà l’obbligo di mascherina nei luoghi di lavoro privato bisognerà invece attendere l’eventuale aggiornamento dei protocolli Covid, che per ora prevedono l’impiego delle mascherine dove non è possibile mantenere un’adeguata distanza dagli altri. L’ultima riunione in materia aveva stabilito un nuovo incontro con le parti sociali entro il 30 giugno. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici invece la mascherina è soltanto raccomandata.

 

L’obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e in ospedale

Rimane al centro del dibattito l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici (autobus, aerei, treni, metropolitane), che il ministro della Salute Roberto Speranza vorrebbe mantenere ancora dopo il 15 giugno. Secondo quanto riferito dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, la proposta che sarà portata in Consiglio dei ministri prevederà l’obbligo di indossare la mascherina fino al termine di settembre “nei luoghi più affollati e dove ci vuole ancora un po’ di prudenza”, come sui mezzi pubblici, negli ospedali o nelle Rsa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Forst
Vini d'Abruzzo
Brita

Forst
Vini d'Abruzzo
Brita

Madama Oliva
Mulino Caputo