Sono 6,5 milioni gli italiani che quest’anno hanno scelto di andare in vacanza a giugno spinti dalla voglia di svago dopo due anni difficili ma anche dal ritorno del caldo. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ nel week end che con la chiusura delle scuole segna tradizionalmente l’inizio delle ferie per i cittadini del Belpaese.
Parte in aumento rispetto al 2021
Le partenze del mese sono in netto aumento rispetto allo scorso anno (+67%) su livelli vicini a quelli di prima della pandemia. Alle partenze per le vacanze durante il week end si aggiungono quelle per le gite in giornata verso le località di mare, laghi ma anche in campagna per sfuggire all’afa delle città.
A giugno per risparmiare
Se la guerra e la crisi energetica ha provocato un aumento dei costi delle vacanze, l’avvio della stagione turistica rappresenta comunque l’occasione per risparmiare con sconti rispetto all’alta stagione che possono superare il 25%. I listini per l’alloggio, il vitto ma anche ombrelloni e lettini, infatti, subiscono un’impennata a partire dal mese di luglio per toccare i valori massimi nella prima metà di agosto. Le partenze “fuori stagione” sono particolarmente apprezzate anche da chi ama la tranquillità e vuole stare lontano dalle folle senza rinunciare però a visitare le principali mete turistiche.
Piace anche la campagna a caccia di buon cibo
Se in piena estate è il mare a fare la parte del leone, in questo periodo dell’anno particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti.
Molto gettonati secondo Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia che consentono di vivere in questo periodo i cicli stagionali delle produzioni, dalla raccolta del grano a quella della frutta.
Alla ricerca di un turismo più sostenibile
Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.