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Roma, turismo in crisi nera: chiesti fondi straordinari

Il sindaco, la Giunta e i consiglieri hanno incontrato i ministri del Turismo e del Lavoro, insieme alle associazioni di categoria. Il Governo è disponibile al dialogo, ma per gli aiuti extra la strada appare in salita

di Berto Silva
 
24 febbraio 2022 | 19:25

Roma, turismo in crisi nera: chiesti fondi straordinari

Il sindaco, la Giunta e i consiglieri hanno incontrato i ministri del Turismo e del Lavoro, insieme alle associazioni di categoria. Il Governo è disponibile al dialogo, ma per gli aiuti extra la strada appare in salita

di Berto Silva
24 febbraio 2022 | 19:25
 

La Capitale è in ginocchio, alberghi, bar e ristoranti sono in crisi e così le istituzioni locali hanno deciso di incontrare il Governo per chiedere aiuto, ma anche sostegni straordinari per l'intero comparto. E la prima risposta è stata positiva: il Tavolo con il Governo sulla crisi del turismo a Roma si farà. È stata infatti accolta la richiesta dai ministri del Turismo e del Lavoro presenti oggi in Assemblea capitolina per il Consiglio straordinario sul tema, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, della Giunta, del Consiglio e delle associazioni di categoria.Il Tavolo di confronto studierà misure di emergenza e operazioni strategiche su come usare le risorse del Pnrr allo scopo di accompagnare il processo di trasformazione dell’offerta turistica affrontato dalla città di Roma. Ma sui fondi straordinari chiesti dal Campidoglio la strada appare in salita. I ministri hanno ricordato anche che degli 1,8 miliardi distribuiti in varie forme di sostegni, a Roma sono arrivati circa 170 milioni e che ci cono già in campo gli ammortizzatori sociali per i lavoratori in crisi. 

Intanto, mentre i ministri intervenivano in Aula Giulio Cesare, in piazza del Campidoglio i dipendenti degli hotel come lo Sheraton, il Majestic, il Cicerone, l'Ambasciatori Palace che hanno iniziato a licenziare, hanno protestato chiedendo lavoro e diritti.

Roma, turismo in crisi nera: chiesti fondi straordinari

Il Turismo a Roma è in crisi nera

Il turismo a Roma è in crisi nera, nel 2020: -86% le presenze dei cittadini stranieri rispetto al 2019; -49% è in percentuale il calo delle presenze rispetto all’anno precedente; 300 alberghi chiusi e un quinto delle 1500 strutture della città non ha ancora riaperto i battenti; 2mila posti di lavoro persi nel settore alberghiero dall’inizio della pandemia. È stata quindi indetta un'assemblea straordinaria intitolata La crisi del turismo a Roma, per chiedere aiuto al Governo Draghi. Presenti all'incontro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la sua Giunta e i consiglieri comunali. Unanime il coro di voci per chiedere fondi straordinari per rilanciare il turismo della città.

 

Indetta un'Assemblea capitolina straordinaria

Un’Assemblea capitolina straordinaria, intitolata La crisi del turismo a Roma, per chiedere aiuto al Governo Draghi. Roma Capitale, con il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali di tutti i partiti, chiedono fondi straordinari per rilanciare il turismo della città. «Nel 2021 il calo di presenze turistiche nel Paese rispetto al pre pandemia è stato pari al 36%, ma a Roma si attesta all’80%. Su circa 1.200 hotel, 410 sono chiusi. E le stesse strutture hanno aperto le procedure di licenziamento. Abbiamo davanti una situazione drammatica che i venti di guerra rendono ancora più preoccupante», così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso del suo intervento all’Assemblea Capitolina di oggi sul tema della crisi del comparto turistico. «Il Governo in questi ultimi anni ha varato misure importanti di supporto a economia e turismo, come la riforma degli ammortizzatori sociali - ha ripreso - Di fronte ai numeri di Roma, però, queste misure non sono sufficienti. L’impegno di Roma Capitale e della Regione Lazio è quello di definire un tavolo di crisi sul turismo per individuare le misure e le strategie specifiche di sostegno per un comparto che da solo vale il 15% del Pil della Capitale».

L'intervento del ministro del Turismo

Al Consiglio straordinario ha preso parte anche il ministro al Turismo Massimo Garavaglia, «la vera sfida è quella del Pnrr, dove Roma la fa da padrona, perché simbolo per l’Italia. Oltre alle misure che riguardano tutti, i circa 7 miliardi che il turismo distribuisce, buona parte può arrivare a Roma, con il miglioramento delle strutture ricettive, l’hub nazionale e l’iniziativa Caput Mundi, una grande occasione cui l’Assemblea capitolina può dare il suo contributo, per migliorarla dandogli un’anima». Il ministro ha anche annunciato un intervento importante su Tor Vergata, che può essere una spinta per l’Expo 2030. «È nostra intenzione curare l’ultimo miglio, l’ultima tappa dei cammini, per dare una forza a questo fenomeno in grande crescita. Vogliamo fare un intervento particolare a Monte Mario, il ‘mons gaudii’ perché lì arrivava il pellegrino e vedeva finalmente Roma. Piccoli grandi simboli che possono dare una mano alla ripartenza della città».

Massimo Garavaglia Roma, turismo in crisi nera: chiesti fondi straordinari

Massimo Garavaglia

La protesta dei lavoratori del settore

Un tema molto sentito, con la presenza in Aula Giulio Cesare anche dei lavoratori degli hotel Majestic, Cicerone, Sheraton e Ambasciatori Palace, circa 200 persone, che da questa mattina sono in presidio in piazza del Campidoglio al grido di «volemo lavorà, lavoro…lavoro!». Apertura da parte del ministro del Lavoro Andrea Orlando: «confermo la mia piena disponibilità ad aprire subito con il ministro Garavaglia un tavolo di confronto su misure di emergenza e operazioni strategiche su come usare le risorse del Pnrr allo scopo di accompagnare il processo di trasformazione dell’offerta turistica affrontato dalla città di Roma. Con la Regione e Roma Capitale si può costituire un tavolo per la messa a terra degli strumenti in nostro possesso, adeguandoli alle evidenti trasformazioni del comparto turistico, ma in modo tale da non gravare sulle imprese».

L'intervento dell'associazione di categoria

«Roma, da millenni, è baricentro dell’universalità e culla culinaria di straordinarie culture dove convivono insieme la ‘Ristorazione tradizionale’ e la ‘Ristorazione di Alta Qualità’. Se il turismo enogastronomico intreccia il cibo e il viaggio con l’arte, l’ambiente, lo sport e il wellness, quello che io chiamo il cosiddetto ‘Turismo Ristorativo’ rappresenta un’intera filiera costituita da aziende, maestranze, prodotti locali, materie prime, logistica e distribuzione», ha spiegato in Aula Giulio Cesare nel suo intervento Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. «Il ‘Turismo Ristorativo’ può essere un sistema virtuoso, ma serve un meccanismo - fatto di incentivi per le piccole medie imprese che rappresentano la filiera ristorativa – di parternariato pubblico/privato dove imprese e Istituzioni lavorano insieme per portare sviluppo e crescita al territorio e all’economia locale», ha concluso Pica.

 

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