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Federalberghi contro le piattaforme online: “Commissioni troppo care, conviene prenotare in albergo”

Per Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, le strutture alberghiere devono pagare alle piattaforme online commissioni che vanno dal 20 al 30%: “Bisogna incentivare i turisti a prenotare direttamente”. Per il presidente servono anche più fondi per la riqualificazione degli alberghi e bisogna investire sulla formazione e sui giovani

23 dicembre 2022 | 12:37
Bernabò Bocca (Credit: Agenziafotogramma.it ) Federalberghi contro le piattaforme online: “Troppe commissioni prenotare in albergo”
Bernabò Bocca (Credit: Agenziafotogramma.it ) Federalberghi contro le piattaforme online: “Troppe commissioni prenotare in albergo”

Federalberghi contro le piattaforme online: “Commissioni troppo care, conviene prenotare in albergo”

Per Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, le strutture alberghiere devono pagare alle piattaforme online commissioni che vanno dal 20 al 30%: “Bisogna incentivare i turisti a prenotare direttamente”. Per il presidente servono anche più fondi per la riqualificazione degli alberghi e bisogna investire sulla formazione e sui giovani

23 dicembre 2022 | 12:37
 

Tra Natale e Capodanno il giro d'affari del turismo si attesterà sui 13 miliardi di euro, avvicinandosi ai numero preCovid del 2019, e vedrà la presenza di un numero sempre più elevato di stranieri che sceglieranno come meta privilegiata l'Italia. 

Se da una parte, quindi, il comparto dell'ospitalità è ripartito già dallo scorso giugno, dall'altra restano alcune criticità legate alle piattaforme di prenotazione online, a cui si appoggiano le strutture alberghiere, che richiedono commissione sempre più alte, dal 20 al 30%.

Il problema riguarda anche il tema della fiscalità, che è differente per le piattaforme online rispetto agli alberghi che pagano correttamente le tasse in Italia: a questo proposito la Corte di Giustizia Europa si è espressa, ponendo fine a una vertenza iniziata nel 2017: Airbnb deve riscuotere e versare allo Stato italiano la cedolare secca sugli affitti brevi. Non solo: lo Stato potrà richiedere informazioni e dati relativi alle locazioni effettuate. Il tribunale ha, di contro, dato ragione ad Airbnb sulla parte relativa all'obbligo di designare un rappresentante fiscale, giudicata una restrizione sproporzionata alla libera prestazione dei servizi. 

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, in un'intervista realizzata da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, oltre a commentare i dati positivi sul turismo e affrontare il tema della formazione e della necessità di fondi del Pnrr per la riqualificazione delle strutture, ha parlato di strapotere delle piattaforme online e di come sia necessario incentivare i turisti a contattare direttamente le strutture alberghiere.

Condizioni migliori prenotando direttamente negli alberghi

Sul ruolo delle piattaforme di prenotazione on-line, Bocca ha parlato di strapotere e ha dichiarato: «Il livello delle commissioni che gli alberghi devono pagare su queste prenotazioni è molto alto. Sicuramente nessuna struttura alberghiera può fare a meno di queste piattaforme. Ma quando è arrivato Internet noi speravamo in un abbassamento dei costi di prenotazione, dal 10 per cento che noi pagavamo alle agenzie di viaggio speravamo che questa percentuale potesse scendere. Oggi invece ci troviamo di fronte a commissioni che vanno dal 20 al 30 per cento. Ecco perchè noi incentiviamo i nostri turisti e i nostri clienti a contattare direttamente la struttura alberghiera, perchè sicuramente potranno trovare delle condizioni migliori».

La creazione di un portale italiano per far concorrenza ai giganti del web

Il presidente di Federalberghi ha poi anche parlato di fiscalità, facendo sempre riferimento alle piattaforme online, spesso sottoposte, come per il caso di Airbnb,e ha dichiarato: «Un tema è far pagare le tasse in Italia a queste piattaforme, l’altro tema è di trovare anche soluzioni alternative: è da 20 anni che si parla di un portale “Italia.it” che possa fare concorrenza a questi giganti, a condizioni migliorative per gli alberghi. È vent’anni che se ne parla, speriamo sia la volta buona».

 

La ripartenza dopo i due anni di pandemia

Dopo due anni in cui il comparto del turismo è stato penalizzato dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni, si torna a respirare positività per questo periodo di festività. Il presidente Bocca ha dichiarato: «Devo dire che ce lo meritiamo, anche perchè abbiamo avuto due anni di chiusura totale. Ma la cosa che più ci fa piacere è che più del 90 per cento dei 17 milioni che si muoveranno per le vacanze rimarrà in Italia, e per noi quello italiano è il primo mercato su cui puntare e su cui investire».

Gli stranieri hanno scelto l'Italia come meta principale

All'inizio dell'anno non è mancata la preoccupazione per la mancanza di tutto il mercato russo e proveniente dalle Repubbliche ex sovietiche e quello cinese, di Taiwan, Corea del Sud, che per motivi di Covid non ha viaggiato nel 2022. Per il presidente Bocca: «All’inizio eravamo un pò preoccupati, anche perchè nei primi tre mesi dell’anno l’Italia era in una sorta di lockdown. Poi dal mese di aprile in poi è esploso il mercato nord-americano, che ha ricominciato a viaggiare dopo due anni, ha scelto l’Italia come meta principale delle proprie vacanze, e su questo noi ringraziamo gli amici turisti americani. Abbiamo avuto un boom che ha più che compensato le assenza da altri Paesi. Quindi grandi performance dai mercati americani, buone performance dei mercati europei, soprattutto Francia e Germania, che hanno portato ad un anno positivo soprattutto nelle città d’arte».

È necessario incentivare i turisti a contattare e prenotare direttamente nelle strutture alberghiere Federalberghi contro le piattaforme online: “Troppe commissioni prenotare in albergo”

È necessario incentivare i turisti a contattare e prenotare direttamente nelle strutture alberghiere

Servono risorse per la riqualificazione delle strutture alberghiere

Il presidente di Federalberghi ha poi affrontato il tema degli incentivi per il comparto e ha dichiarato: «Confidavamo moltissimo nei fondi del Pnrr per la riqualificazione delle strutture alberghiere, che in Italia conta un parco di oltre 33 mila strutture. Siamo il primo Paese in Europa per numero di alberghi. Purtroppo nell’attribuzione delle risorse il turismo italiano, malgrado rappresenti il 10 del Pil, ha preso circa 1,5 per cento dei fondi. Ci auguriamo che sui residui di altri capitoli di spesa, avanzino ulteriori risorse per la ristrutturazione delle strutture alberghiere, in quanto la competizione si fa sempre più alta, e sempre più noi dobbiamo investire all’interno delle nostre strutture».

Dobbiamo puntare su giovani e formazione

Per il comparto resta fondamentale il tema della formazione e su questo tema il presidente Bocca ha dichiarato: «È un peccato vedere giovani italiani che devono andare in Svizzera, alla scuola alberghiera di Losanna, per formarsi, quando l’Italia è il primo Paese turistico in Europa. Noi ci auguriamo che con il nuovo governo si riesca a fare una scuola di formazione di alto livello per formare i nostri giovani, di cui le nostre strutture hanno molto bisogno. Se investiamo sulla riqualificazione delle strutture e sulla formazione del personale possiamo riconquistare una leadership in Europa che secondo me ci spetta».

Per il presidente di Federalberghi è fondamentale puntare sulla formazione e sui giovani Federalberghi contro le piattaforme online: “Troppe commissioni prenotare in albergo”

Per il presidente di Federalberghi è fondamentale puntare sulla formazione e sui giovani

(Italpress)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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