Se risolvere l’annosa questione della carenza di personale in bar ristoranti è decisamente una priorità, arriva una nuova idea della ministra del Turismo Daniela Santanché: fare il cameriere deve essere “figo”. Un obiettivo, dichiarato a Spoleto a un evento organizzato da Federalberghi Umbria e Confcommercio Umbria, che la ministra vuole raggiungere entro 5 anni. La questione è semplice: oggi i cuochi sono diventati superstar grazie ai programmi tv e i giovani sono attratti da questo lavoro (una volta, invece, spesso l’alberghiero era il “ripiego” di chi non voleva studiare) così non è invece per il cameriere e gli altri lavoro nel mondo della ristorazione. Dobbiamo aspettarci dunque un Masterchef per i camerieri? L’idea però non è “nuova” la sosteneva sulle pagine di Italia a Tavola Gabriele Cartasegna, direttore del Capac, Fondazione che realizza servizi formativi nel settore del terziario.
Daniela Santanché
Cuochi nuove star tv
Ma veniamo alle parole della Santanché: «Se un figlio, 20-30 anni fa, diceva in famiglia che avrebbe voluto fare il cuoco, non so se i genitori sarebbero stati così contenti. Oggi, invece, è figo grazie a Masterchef: la televisione ha dato uno status a una professione. E riconoscere uno status è fondamentale. Tra cinque anni voglio che sia figo anche fare il cameriere».
Manca l’appel al mestiere
Il problema per la ministra sarebbe dunque la mancanza di appeal del mestiere, dove l'incidenza del lavoro nero, il gravoso impegno orario e anche il basso salario sono temi ampiamente noti e che comportano importanti perdite economiche.