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Enoturismo: enormi potenzialità di crescita in vista delle Olimpiadi 2026

La Regione si conferma nel percepito internazionale ancora come un po’ Milano-centrica, ma attraverso le cantine di Valtellina, Franciacorta e Oltrepò Pavese si potranno portare turisti anche fuori dal capoluogo

 
24 ottobre 2022 | 15:20

Enoturismo: enormi potenzialità di crescita in vista delle Olimpiadi 2026

La Regione si conferma nel percepito internazionale ancora come un po’ Milano-centrica, ma attraverso le cantine di Valtellina, Franciacorta e Oltrepò Pavese si potranno portare turisti anche fuori dal capoluogo

24 ottobre 2022 | 15:20
 

Il fenomeno dell’enoturismo, che già in Lombardia attraversa un momento positivo al netto del rallentamento degli anni della pandemia, potrebbe beneficiare enormemente dell’evento delle Olimpiadi. A dirlo è una ricerca di Giulio De Rita (ricercatore Censis) in collaborazione con Klaus Davi presentataalla Regione Lombardia in presenza dell‘Assessore all’agricoltura Fabio Rolfi e di numerosi produttori tra cui: Conte Vistarino, Edoardo Freddi, Travaglino, Triacca, Uberti.

Enoturismo: enormi potenzialità in vista delle Olimpiadi 2026

La Lombardia, al quinto posto tra le regioni che esportano vino 

Secondo la ricerca Klaus Davi/Censis la Lombardia occupa attualmente la quinta posizione fra le regioni che esportano vino. Sempre secondo De Rita, può presentare enormi potenzialità la forza attrattiva dell’enoturismo della Lombardia visto che occupa solo la 7°posizione (3%), dietro a Toscana (28%), Piemonte (23%), Veneto (15%), Trentino (8%), Friuli Venezia Giulia (6%), Sicilia/Puglia (5%).

Enormi potenzialità per l'enoturismo in Lombardia

Giulio De Rita dice: «Il Censis non fa previsioni ma registra il presente. Ma salta agli occhi di tutti che il dato dell’attrattività dell’enoturismo in Lombardia è nettamente sottostimato rispetto alle potenzialità che può presentare».

Ma chi ha esplorato la Lombardia ne è rimasto affascinato e coinvolto

Un altro dato segnalato da De Rita e Klaus Davi è che ancora oggi il percepito della Lombardia è Milano-centrico; e solo in parte la notorietà di Milano si riversa sulle province lombarde. Per l’occasione, l’agenzia di comunicazione d’impresa di Klaus Davi ha analizzato il “sentiment” online di mille turisti: essi hanno dimostrato di apprezzare tutto il territorio della Regione, e non solo il capoluogo Milano. La Regione si conferma nel percepito internazionale ancora come un po’ Milano-centrica (complice le tante fiere in settori nevralgici come Moda e Arredo-Design), ma tutte le province lombarde hanno fatto grossi passi avanti nel percepito e nello storytelling internazionale. Brescia viene identificata per le sue storie industriali; Bergamo per la Città Alta; Como per i paesaggi ed il lago dei Vip; Mantova per gli affreschi del Mantegna; Varese per il Sacro Monte; Cremona per le liuterie e violini; Pavia per la Certosa.

Venendo più propriamente ai vini

Ecco i territori che vengono associati alle varie tipologie di vino. Per le bollicine spiccano Franciacorta e Oltrepò; per i vini bianchi il Lugana. Per i rossi e bianchi fermi: l’Oltrepò Pavese (specie Pinot Nero); mentre per i vini eroici le bottiglie di Valtellina.

 

 

Promossi i ristoranti Lombardi con valutazioni lusinghiere

E non è un caso che gli chef che operano in Lombardia spicchino anche all’estero come per esempio: Enrico Bartolini (unico 3 stelle Michelin a Milano), oppure Carlo Cracco.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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