I ristoranti hanno riaperto anche al chiuso, il coprifuoco è ormai in fase di annullamento, l'Italia è sempre più bianca e l'estate sta galoppando. Ma c'è ancora una questione che tiene banco: l'apertura delle discoteche. Al momento i locali sono aperti solo in zona bianca (dove il coprifuoco già non esiste più) ma non si può ballare, consentito solo il servizio di bar e ristorante. Nella giornata di martedì 8 giugno gli addetti ai lavori del settore attendevano una svolta che al momento ancora non c'è: l'incontro fra il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa e il Sindacato italiano dei locali da ballo (Silb) è solo una tappa sulla tabella di marcia delle riaperture. La speranza, comunque, è quella di prevedere una data alla portata (l'1 luglio?) che significherebbe ridare una prospettiva al settore e un colpo duro alle feste private che, con i locali chiusi, rischiano di dialagare e apparecchiare l'arrivo di una nuova ondata autunnale, considerando anche che per i giovani la campagna vaccinale è appena iniziata.
Nodo discoteche, rischio feste private
Costa: Aprire solo all'aperto
Dal canto suo il sottosegretario
Costa ha già fatto trapelare nelle ultime ore quale potrebbe essere la linea. «Non c’è dubbio che al settore delle discoteche occorra dare una risposta - ha detto - perché
oggi è l’unico settore che una risposta non l’ha ancora e per il quale, nel Decreto aperture, non è prevista la ripresa».
Luglio è il mese giusto per «prevedere la ripartenza delle discoteche cominciando dai locali all’aperto». Poi il chiarimento: «
Sono a favore di una riapertura in sicurezza e senza distanziamento, ma la mia posizione è netta contro l’apertura forzata preannunciata dai gestori per il 21 giugno. Le prove di forza non aiutano nessuno». Il riferimento è alla minaccia avanzata da alcuni imprenditori di aprire contro il regolamento, un po' come accaduto negli ultimi mesi tra i ristoratori, soprattutto col movimento
#ioApro protagonista.
La proposta di Regioni e sindacati
Linea prudente quella del presidente del Silb,
Maurizio Pasca, per il quale si può
ripartire in pista anche con l’obbligo della mascherina, per toglierla solo al bancone del bar oppure bevendo o mangiando al tavolo.La partita si gioca molto sulla questione
green pass. Soprattutto le Regioni spingono per riaprire con lo strumento prossimo all'entrata in vigore per viaggiare perchè certificherà il ciclo di vaccino concluso, l'avvenuta guarigione o un tampone negativo. Sulla proposta di utilizzare il “
green pass” per le discoteche
«mi auguro che ci sia un’apertura da parte del Ministero della Salute, perché il passaggio verso la normalità deve essere affidato ai vaccini», ha detto nella mattina di martedì il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga.
In prima linea anche
AssoIntrattenimento: «Proponiamo di ripartire da luglio - ha spiegato il presidente di Asso Intrattenimento,
Luciano Zanchi - ma sia chiaro che la gente viene in discoteca per socializzare perché sono luoghi atti ad accogliere le persone quindi
non è possibile tenere la mascherina in pista, dove si balla e si suda. Siamo assolutamente favorevoli all’entrata con green pass e al
tracciamento, quindi entrerebbero nei locali solo persone con anticorpi o comunque risultate negative. Insomma, le discoteche sarebbero delle vere e proprie bolle covid-free».
I due sindacati di categoria hanno proposto un protocollo sulla riapertura in sicurezza e la Silb era anche stata promotrice di un
esperimento in due diverse discoteche a giugno, a Gallipoli ed a Milano, per verificare le condizioni sulla riapertura del settore. Ma quest’ultima richiesta, arrivata fino al tavolo del
Cts, non sembra ancora esser stata calendarizzata.
Nel frattempo, come detto in apertura, l'incontro di oggi fra Silb e il sottosegretario Costa è solo il primo passo. Come ha ricordato Zanchi
«si tratta di un appuntamento propedeutico. Il Governo vuole aprire ma con gradualità e cautela.
Il 16 giugno toccherà a noi incontrare il sottosegretario. Solo successivamente i vari protocolli arriveranno sul tavolo del Comitato tecnico scientifico per una valutazione. Per fine mese, insomma, ci aspettiamo qualche novità».
Salvini: Apertura per l'1 luglio
Fra i sostenitori di una ripresa rapida del settore c'è il leader della Lega, Matteo Salvini (che nel pomeriggio dell'8 giugno ha incontrato la Silb). La richiesta del settore - che conta 100mila posti di lavoro, 3mila locali e un fatturato da 2 miliardi - è
riaprire il primo luglio, quando non ci sarà più il coprifuoco nazionale. Salvini ha sottolineato che anche gli
amministratori locali della Lega, a partire dai governatori, sono allineati e favorevoli.