Ancora non sappiamo se e come potremo goderci le notti magiche sotto il cielo di un'estate italiana, ma nell'ultimo decreto emanato dal Governo la road map è stata definita e qualcosa si è potuto intuire di come sarà. In prima battuta c'è il coprifuoco che dal 21 giugno scomparirà, poi i colori delle regioni che però dovrebbero essere tutte bianche entro luglio e poi le aperture dei locali: bar e ristoranti torneranno a pieno regime (sia all'aperto che al chiuso) dal primo giorno di giugno mentre le discoteche rappresentano il punto di domanda più grande perchè non si sa ancora quando riapriranno. E poi la questione green pass che in Italia è già attivo dal 26 aprile mentre a livello europeo entrerà a regime dal 1° luglio.
Mettiamoci nei panni di un turista italiano, ma soprattutto straniero che ha voglia di organizzare un viaggio lungo le nostre coste oppure sulle nostre montagne e vediamo cosa lo aspetta ad oggi, con l'asterisco di decisioni future che non possiamo prevedere fino in fondo. La premessa è che le prenotazioni già si stanno sommando con gli alberghi che, seppur preoccupati, iniziano a ricevere richieste e a poter guardare all'estate con fiducia ben conspaevoli che la partita si giocherà sul mettere il cliente nelle condizioni di fidarsi. Ecco perchè la competizione si giocherà su chi garantirà maggiori servizi in questo senso tra sanificazioni di altissimo livello e offerte di tamponi.
Cosa si potrà fare quest'estate?
Green pass per chi arriva dall'Europa
Primo quesito: il
green pass. Per gli italiani il problema è solo capire di che
colore saranno le regioni perchè il certificato italiano consente di accedere alle
zone gialle o rosse se si è vaccinati, se si ha un tampone negativo, se si ha un certificato di guarigione. Difficile, tuttavia, pensare che si scelga come destinazione una regione di un colore ostico (a meno che si tratti di una seconda casa o le cose si stravolgano dopo la prenotazione).
Per chi viene dall'estero le cose non cambiano di molto. Già ora i cittadini dell'Ue possono arrivare in Italia col
green pass senza dunque osservare nessuna
quarantena. Regole ancora severe invece per il resto del mondo tranne che per
Stati Uniti e Israele che seguono le regole europee. In Italia il green pass vale anche per accedere ai
matrimoni (il cui via libera scatterà il 15 giugno) e per le
discoteche che, come detto, ancora non si sa quando ripartiranno.
Bonus vacanze ancora valido
Prima ancora di prenotare è ovvio che bisogna cercare di far quadrare i
conti visto che i portafogli degli italiani sono sempre più vuote. Il Governo a questo proposito a
prolungato la validità del Bonus vacanze. Chi lo ha richiesto entro il 31 dicembre 2020 può ancora spenderlo entro il 30 giugno 2022 e lo potrà fare anche in
agenzie di viaggio e presso i
tour operator (e non più solo in alberghi o B&B, com’è stato fino ad ora).
Il Bonus vale un sconto fino a 500 euro per le famiglie dai tre componenti in su, 300 per le coppie, 150 per i single.
Coprifuoco cancellato dal 21 giugno
Come detto, la principale novità riguarda il coprifuoco e
la limitazione alla circolazione notturna. Il decreto ha spostato la sua entrata in vigore un'ora avanti
alle 23.00 dal 19 maggio.
Dal 7 giugno, invece,
la misura scatta dalle 24.00. Mentre sarà
cancellata dal 21 giugno in poi.
Contestualmente con il cambio d'orario del coprifuoco,
viene modificato anche quello di attività dei pubblici esercizi: 5-23/24. Un margine orario che permette a ristoranti e bar di capitalizzare sul momento della cena, vero e propio core business per le attività di somministrazione.
1 giugno: si cena al chiuso e si ritorna a consumare il caffè al bancone
Ecco, appunto i ristoranti. Quanti i turisti che ormai scelgono l'Italia per l'enogastronomia e non possono pensare ad una vacanza nel Belpaese senza spizzicare qualche bontà tricolore. Dall'1 giugno finisce l’incubo delle chiusure (e dei dehors) per
bar e ristoranti che da quel giorno possono tornare ad ospitare i clienti in sala sia a pranzo che a cena. Decade così la limitazione presente nel precedente decreto che fissava le regole fino al 31 luglio e in cui per l’attività principe della ristorazione non era ancora stata indicata una data certa.
All'interno dei locali i tavoli vanno sistemati almeno a un metro di distanza l'uno dall'altro, quattro clienti massimo allo stesso tavolo a e meno che non siano parte dello stesso gruppo famigliare, obbligo di utilizzare la mascherina quando non si è seduti al tavolo. Inoltre, si deve favorire la consultazione di menu digitali (o monouso) e il pagamento con strumenti cashless.
Sempre l’1 giugno riprendere anche
il servizio al bancone interno del bar. Anche qui con distanza minima di un metro fra un avventore e l'altro. Un dettaglio non indifferente che,
come ha sottolineato Fipe, salverebbe fatturati e sostenibilità ambientale con il recupero del 40% degli incassi giornalieri e la diminuzione delle 30 tonnellate di rifiuti di plastica prodotti al giorno fra bicchierini, bustine e cucchiaini.
Il calendario delle riaperture
Stabilimenti balneari, regole uguali al 2020
Gli stabilimenti balneari hanno riaperto già dal 15 maggio e per tutta estate valgono le stesse regole studiate l'anno scorso che riportiamo di seguito
- Divieto dell'uso delle piscine negli stabilimenti;
- Distanza minima tra le fila degli ombrelloni pari a cinque metri, mentre quella fra un ombrellone e l'altro della stessa fila sarà di quattro metri e mezzo. È opportuno privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni;
- Igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata;
- Per i lettini o le sdraio non posizionate sotto gli ombrelloni, quindi non facenti capo allo stesso nucleo di vacanzieri, si dovrà invece mantenere una distanza di almeno due metri;
- Per la fruizione delle cabine, va evitato un uso promiscuo, fatta eccezioni per i membri del medesimo gruppo famigliare o che condividono la medesima unità abitativa;
- Per un migliore accesso agli stabilimenti è suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie;
-
In tema si servizi, si ricorda di favorire i pagamenti cashless e digitali.
Isole Covid-free, la situazione
Centrale per quanto riguarda le destinazioni di mare sarà comunque la sicurezza. Ecco perchè soprattutto le piccole isole si sono adoperate per raggiungere l'obiettivo
covid-free.
Ma come è la situazione?
Le
isole Tremiti hanno già
portato a compimento l’intero ciclo vaccinale per i residenti over 60, proteggendo così una delle fasce più deboli della popolazione. La scorsa settimana, inoltre, le autorità hanno dato vita ad una “maratona” di due giorni durante i quali tutti i cittadini inclusi nella fascia tra i 18 e i 59 anni di età hanno ricevuto la prima dose. In attesa del richiamo, la campagna vaccinale è ormai giunta a buon punto e l’arcipelago pugliese si sta preparando per accogliere i turisti con l’arrivo dell’estate.
Procida è stata la prima isola Covid-free d’Italia, alla quale nel frattempo si è aggiunta anche
Capri: tutti i loro residenti sono stati immunizzati con almeno una dose. In questi giorni, l’amministrazione sta procedendo con le vaccinazioni a Ischia, e c’è già in programma di estendere il piano vaccinale anche ad alcune delle località maggiormente turistiche della costa, tra cui
Amalfi, Sorrento e l’intero Cilento.
Procede poi l’iniziativa per rendere Covid-free le isole Eolie: presso Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano, la
popolazione è stata quasi completamente vaccinata (almeno con la prima dose) e si è passato ai lavoratori stagionali e coloro che vi domiciliano. Sull’isola di Lipari si prosegue con la campagna vaccinale, che ha avuto inizio lo scorso 14 maggio e ha segnato una grande affluenza tra i cittadini – sono ormai 6mila le persone che hanno ricevuto una o entrambe le dosi del vaccino.
La Sicilia ha pensato ovviamente anche a Lampedusa e a Linosa, che hanno già raggiunto una percentuale importante nelle vaccinazioni: quasi la totalità della loro popolazione è immunizzata contro il Covid. Le isole
Egadi sono leggermente più indietro. Favignana, Levanzo e Marettimo dovrebbero avere l’intera cittadinanza vaccinata entro la fine del mese. In queste settimane, la campagna vaccinale si concluderà con Ustica e
Pantelleria, così da rendere Covid-free tutte le isole minori della Regione.
In
Sardegna,
il programma di vaccinazione ha preso il via dall’isola della Maddalena: qui la copertura è già arrivata all’80% della popolazione di età superiore ai 16 anni. Ora è il turno dell’isola di San Pietro, i cui abitanti verranno immunizzati a partire dal 21 maggio. Negli stessi giorni, anche la Toscana procederà con la prima dose per gli abitanti dell’isola del
Giglio, dopo aver portato a termine la campagna vaccinale a Capraia.
Riparte anche la montagna
Ma anche in montagna si sta lavorando per le
località covid free (il Piemonte ci sta lavorando per rendere tutti i borghi "immuni" entro metà giugno), percorso che da sempre come Italia a Tavola sosteniamo. E la montagna è ripartita sabato 22 maggio con l'apertura degli impianti di risalita.
Cervinia e Adamello Ski (col ghiacciaio Presena) hanno addirittura consentito agli sciatori amatoriali di tornare sugli
sci, per le altre località si aspettano le gite estive.
Quanto ai protocolli il rimando è al
protocollo di sicurezza presentato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome approvato in data 15 febbraio dal Cts, dopo mesi di discussioni e modifiche, per la riapertura mai avvenuta. Un protocollo che mira ad assicurare il minimo rischio di
contagio in salita sulle piste adottando misure quali la limitazione del tetto massimo di
skipass giornalieri vendibili (venduti preferibilmente online) e il rispetto del distanziamento interpersonale di 1 metro attraverso la collaborazione dei gestori degli
impianti (responsabili della organizzazione dei flussi) e delle autorità di Pubblica sicurezza (responsabili di attività di vigilanza). Per i comprensori più ampi, che si estendano oltre c
onfini regionali, è prevista una stretta collaborazione tra Regioni per assicurare il rispetto delle misure di prevenzione.
Montagna pronta ad accogliere turisti
1 luglio: alle terme liberamente; riprendono fiere, congressi e convegni
Luglio sarà il mese della vera ripartenza per si potrà tornare agli
stabilimenti termali si per rilassarsi e godersi gli effetti benefici di spa e trattamenti. Decade, infatti, il divieto di ingresso alle terme per chiunque non abbia una necessità medica, curativa.
Stesse regole valgono anche per i centri benessere. Via libera anche alle
piscine al chiuso così come congressi, fiere, corsi di formazione, sale giochi, sale bingo, sale scommesse. I divertimenti insomma riprenderanno a pieno regime anche se qualcosa si muoverà già prima.
Stadi aperti dall'1 giugno
Gli stadi, ad esempio, riaprono l'1 giugno. All'ingresso e all'interno dell'impianto si dovrà mantenere il
distanziamento al momento e controllare che la stessa misura venga osservata al momento del deflusso. Obbligatorio indossare la
mascherina. L’acquisto dei
biglietti dovrà avvenire con modalità
online. In generale, la presenza di pubblico dovrà rispettare una capienza non superiore al
25% di quella massima e comunque non superiore a 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso. Regola quest'ultima che vale per i palazzetti dello sport che riapriranno però dall'1 luglio. Un elemento, quello degli stadi, non indifferente quest'anno visto che gli europei di calcio si disputeranno anche in Italia, a
Roma nella prima edizione itinerante di questa manifestazione. Quattro le partite in programma: 11-16-20 giugno con l'
Italia in campo, poi il 3 luglio con i
quarti di finale che ci auguriamo vedano protagonisti gli azzurri.
Palestre, via libera dal 24 maggio
E per chi non potrà andare in
vacanza o chi vorrà prepararsi al meglio per la
prova costume, il
24 maggio è una data da cerchiare perchè riaprono le
palestre. Dopo una lunghissima chiusura, si può tornare ad allenarsi in palestra; al chiuso quindi. A livello di regole, si dovranno tenere
due metri di distanza fra gli utenti all'interno di locali in cui sia garantito il ricambio d'aria. Per l'accesso devono essere predisposti percorsi di entrata e uscita diversi. Se non si esegue l'esercizio, si deve indossare la mascherina. Per quanto riguarda la gestione degli spogliatoio, fatto salvo l'invito a presentarsi già cambiati per l'attività fisica, gli indumenti non possono essere lasciati negli spazi comuni ma conservati nel
proprio zaino o in appositi contenitori sigillati. A discrezione del titolare della palestra il divieto o meno all'utilizzo delle docce.
22 maggio: riaprono i centri commerciali nel weekend
Dopo le proteste,
l’ultima è avvenuta martedì 11 maggio in 1.200 gallerie commerciali, da sabato 22 maggio si è tornati a frequentare anche i
centri commerciali nel weekend così come già avviene nel resto della settimana.
31 agosto: scade il decreto in atto. E le discoteche?
Scade il decreto introdotto il 26 aprile. Resta però sul tavolo la questione discoteche. A Gallipoli e a Milano, la Silb (l’associazione che raggruppa i titolari di locali da ballo) è pronta a organizzare degli eventi-test sulla scorta di quanto già avvenuto ad Amsterdam, Liverpool e Barcellona.
Mascherine: sì o no?
Ma l’ulteriore fase di
aperture sarà con o senza
mascherina?
Il tema, viste le scene di Londra e New York, dove gli avventori di pub, ristoranti e locali pubblici hanno cominciato a incontrarsi e riabbracciarsi grazie all’avanzamento della campagna vaccinale, si fa sentire anche in Italia. Nei giorni scorsi, il sottosegretario alla Salute,
Pierpaolo Sileri aveva posto il raggiungimento dei 30 milioni di vaccinati come cifra simbolo per tornare a circolare all'aperto senza mascherina. Attualmente, siamo a 27,4 milioni di dosi somministrate e 8,6 milioni di persone immunizzate.
Sul tema si è espresso anche
Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, a
Sky Tg24: «Due persone vaccinate che hanno avuto la copertura possono non indossare la mascherina. Tutti gli altri sì. Anche se una persona non vaccinata è in presenza di persone vaccinate,
è bene che il vaccinato la porti». Insomma, «
bisogna stare attenti, ma è chiaro che bisogna essere razionali. In uno spazio aperto da soli, se si fa jogging o una passeggiata in campagna, non ha senso portare la mascherina. Nel momento in cui ci si affolla, invece sì. Abbiamo visto le immagini delle cerimonie nel Gange in cui erano attaccati uno all’altro. Non è il caso delle nostre spiagge», ha concluso Ricciardi
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