Quanto ci piace volare con Ryanair. Potrebbe essere questo lo slogan degli italiani visto che nel 2020, tre passeggeri su 10 hanno scelto la compagnia irlandese low cost per uoversi dentro e fuori dai confini nazionali. I voli sono crollati per via della pandemia, ma questo non ha fatto altro che rafforzare il primato della compagnia. Da anni ormai Ryanair detiene il primato per distacco sui voli internazionali, ma nel 2020 ha sfiorato il colpaccio, ovvero strappare la leadership su quelli interni ad Alitalia.
Italiani pazzi di Ryanair
La ricerca dell'Enac, 75% di passeggeri in meno
È quanto emerge dalla lettura dell’ultimo rapporto con i dati di traffico dell’
Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). Che confermano l’avanzata ulteriore dei vettori low cost. L’anno passato - depurando le statistiche Enac dal doppio conteggio sul segmento domestico - nel mercato italiano in 40,2 milioni hanno preso un
volo nazionale o internazionale, il 75% in meno rispetto al 2019, il periodo record. Se si vanno a vedere le tipologie di traffico quello interno è calato del 61,1% (a 12,5 milioni), mentre è più marcato quello da e per l’estero (-78,3%, 27,7 milioni), con una flessione ancora più evidente sulle
rotte intercontinentali: diverse nazioni non hanno ancora riaperto le frontiere.
Ma è all’interno di questi cali generalizzati che
diversi vettori ne hanno approfittato per aumentare la propria quota di mercato. Al
primo posto si confermano Ryanair e le sue sussidiarie
Malta Air e Lauda: nel 2020 hanno trasportato 12,25 milioni di persone in Italia, -70% rispetto al 2019. Al secondo posto resiste Alitalia che negli stessi dodici mesi ha imbarcato 6,53 milioni di persone, perdendo la stessa percentuale della low cost irlandese. Terza easyJet (considerando le divisioni inglese, austriaca e svizzera) con 4,55 milioni di clienti, in calo del 76%. Subito fuori dal podio altre due low cost:
Wizz Air (1,77 milioni) e Volotea (1,61 milioni).La top five dei cieli italiani spiega lo spostamento sempre più verso i
flussi low cost. Se nel 2019 i vettori a basso costo rappresentavano il 54,8 dell’intero traffico del nostro Paese, l’anno passato la quota è salita al 56,9%, lasciando il restante 43,1% alle aviolinee tradizionali. Non solo. Per la prima volta più di
metà dei passeggeri del mercato italiano ha volato con le prime quattro low cost (gruppo Ryanair, easyJet, Wizz Air e Volotea). Un altro 16,2% si è imbarcato su un aereo di Alitalia: l’aviolinea tricolore aumenta così la sua fetta di mercato di 2,6 punti percentuali. Sommando i valori si nota come i due terzi di
tutti i viaggiatori abbiano volato con una delle prime cinque compagnie.
Ryanair davanti a easyjet e Alitalia
Sul fronte internazionale Ryanair stacca tutti gli altri con il 28,7% del mercato. Al secondo gradino easyJet con l’11,2%. Si deve guardare alle spalle
Alitalia che con il 7,7% (a causa anche del blocco dei voli intercontinentali) vede avvicinarsi Wizz Air (6,1%). È quasi testa a testa sui voli interni dove Alitalia si conferma prima (35,1%), ma è sulla scia del sorpasso Ryanair con il 34,4% del mercato domestico. Al terzo posto Volotea sorpassa easyJet (12,1% contro 11,5%).
Le altre compagnie italiane
E gli altri vettori italiani come sono andati? Tolta Alitalia la seconda compagnia tricolore per numero di passeggeri trasportati è Neos (del gruppo
Alpitour) con poco meno di 403mila viaggiatori. Seguono Air Dolomiti (del gruppo Lufthansa) con circa 357mila clienti, e Blue Panorama (del gruppo
Uvet) con 273 mila.
Compaiono anche Air Italy con 245mila passeggeri, ed Ernest (sospesa un mese prima) con poco più di 15 mila viaggiatori.
Fiumicino l'aeroporto più trafficato
A livello aeroportuale
Roma Fiumicino mantiene il primato nazionale con 9,8 milioni di passeggeri transitati, ma il calo è comunque del 77,5%. Riduce il divario
Milano Malpensa con 7,2 milioni di passeggeri (-74,9%). Al terzo posto
Bergamo-Orio al Serio con 3,8 milioni (-72,2%) che la spunta su Catania per duecentomila viaggiatori. Quasi alla pari Venezia e Napoli con 2,8 milioni di persone.
Se si vanno a vedere le rotte si nota il primato della Sicilia: gli aeroporti di Catania e Palermo sono stati protagonisti delle connessioni più affollate. Tra Roma Fiumicino e Catania ci sono stati oltre 650mila viaggiatori, tra la
Capitale e Palermo poco meno di 551mila, tra Milano Malpensa e Catania quasi 510 mila. A livello comunitario le rotte principali sono state quelle verso le grandi capitali europee. Se si guarda alle tratte intercontinentali si nota il ruolo che hanno avuto i due vettori mediorientali -
Emirates e Qatar Airways - tant’è vero che tra le prime cinque della graduatoria ci sono tre voli per Dubai e Doha.