La primavera ancora non è arrivata, l’Italia è ancora in prevalenza rossa, ma il tema “tavolini all’aperto” scalda già ristoranti, bar e tutti quegli esercizi commerciali che, sull’utilizzo dello spazio esterno extra, puntano per organizzare la ripartenza dell’attività; non appena si potrà. Da Firenze a Roma, l’appello è uno solo: rinnovare per tutto il 2021 le deroghe già sperimentate lo scorso anno.
A Firenze, Cosap sospesa fino al 31 dicembreLa scelta di Firenze: niente Cosap fino a dicembreIn questo senso va letto l’attivismo del Comune di
Firenze che ha deciso di prorogare un provvedimento molto apprezzato dai pubblici esercizi: la sospensione della
Cosap (canone per l’occupazione del suolo pubblico). «È ancora emergenza Covid e per questo allunghiamo fino al
31 dicembre prossimo le concessioni straordinarie per bar e ristoranti in modo da sostenere uno dei settori che più di altro ha sofferto per la drammatica crisi economica dovuta alla pandemia», è stata la spiegazione offerta dall’assessore al Commercio della città toscana,
Federico Gianassi.
La
delibera, ora al vaglio del Consiglio comunale, prevede la possibilità di utilizzare sedie e tavolini all’aperto per tutto il 2021 rendendo quindi possibile la
somministrazione all’aperto di cibi e bevande anche a costo di lasciare sul terreno un introito per le casse del comune che si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro. Che restano quindi nelle tasche dei commercianti. Chi ha già usufruito di questa deroga potrà quindi continuare a servire i clienti all’aperto, mentre chi decidesse di farne richiesta per la prima volta saranno riaperti i termini per le domande.
Ora però, da Palazzo Vecchio arriva un appello per una
soluzione a livello nazionale.
L'allarme della CapitaleAppello
già rilanciato nei giorni scorsi da Virginia Raggi, sindaca di
Roma, che oltre alla Cosap, solleva il tema dei
vincoli di Soprintendenza e Sovrintendenza. Se, entro il 31 marzo non verranno riviste le scadenze delle deroghe, dall’1 aprile gazebi, ombrelloni e tavolini dei locali del centro storico dovranno essere smantellati.
Attraverso un post sulla propria pagina
Facebook, Raggi ha messo nero su bianco che se dall’esecutivo non dovessero arrivare delle novità, si metterebbe a rischio il «
modello» lanciato dalla città giusto un anno fa. «Abbiamo dato la possibilità a ristoranti e locali di mettere i tavolini all’aperto gratuitamente. È stato un aiuto concreto a imprenditori in difficoltà e a tanti lavoratori. Fondamentale che questa misura venga estesa per tutto il 2021», ha spiegato la sindaca.
Uno strumento contro la movida selvaggiaAl di là del nodo
burocratico, la questione dei tavolini all’aperto si lega anche alla battaglia contro gli assembramenti selvaggi e a
quella movida che rischia di trasformare ogni minimo spiraglio di libertà in occasione per puntare il dito contro gli esercenti. D’altronde, uno dei motivi più semplici alla base di questo
fenomeno è proprio la mancanza di spazio. Locali troppo piccoli non permettono di accogliere la quantità di avventori sufficienti a evitare che fuori si creino code, ingorghi, capannelli indesiderati. Ecco allora che allargare la superficie commerciale anche all’esterno permetterebbe di diluire il “traffico” dentro e fuori i locali.