Ma non è che
vaccinarsi sia già obbligatorio? Lo diciamo subito, dal punto di vista
legislativo no, ma in epoca di emergenza e
pandemia certi schemi rischiano di saltare. La questione è bollente e si sta ramificando in più settori, tra cui quello del mondo del
lavoro con la domanda che sta iniziando a sorgere che recita: un dipendente che rifiuta di vaccinarsi può essere licenziato? La legge dice di no, ma con tanti cavilli che andranno chiariti.
In vacanza solo i vaccinati?
Il turismo dipende dai vacciniIl
vaccino riguarda da vicino anche il mondo del
turismo perché ora il marchio a cui tutti ambiscono è quello di località
Covid-free. Che poi, premessa, bisognerebbe anche cercare di stabilire se questo marchio può essere solo una trovata di
marketing o se si può mettere a punto un sistema per assegnare questo “stemma” ad un comune che garantisca sicurezza sanitaria.
Il punto di vista di ZaiaIl governatore del Veneto,
Luca Zaia, a questo proposito ha centrato un punto importante parlando del passaporto per viaggiare (che col vaccino ha un legame strettissimo). Zaia ha spiegato che dal suo punto di vista è inutile puntare al
passaporto se prima tutti i veneti (nel suo caso) non possono ritenersi immuni e quindi già vaccinati. Ed è comprensibile sia da un punto di vista politico che di
strategia che prima di accogliere stranieri si vogliano rendere forti le mura interne.
L'estate si avvicina, serve una decisioneQuindi, che si fa? L’
estate si avvicina, il mondo del turismo freme sperando che qualcosa si possa muovere per arginare la
crisi dirompente, ma le
dosi di vaccino stentano ad arrivare, la gestione della campagna è farraginosa e pure il fronte dei no-vax sta irrompendo. Una soluzione deve arrivare tempestiva, altrimenti ognuno va per sé.
E qualcuno che già sta andando per conto suo c’è. Ad esempio gli albergatori di
Treviso hanno già fatto sapere che ospiteranno nelle proprie strutture solo chi si è vaccinato.
La Sardegna di Solinas per mantenere la zona bianca ha già spiegato che per arrivare sull’isola bisogna essere o vaccinati o dimostrare di avere un tampone negativo effettuato nei giorni precedenti oppure sottoporsi lì al test pregando che sia negativo. Contestualmente molte
compagnie aeree si stanno già attrezzando per sponsorizzare i voli Covid-free dove la vaccinazione è un elemento discriminatorio di un certo peso, oltre ovviamente ai
tamponi. Cosa significa? Che, per certi versi, i turisti che sognano le vacanze devono sperare di rientrare tra le categorie di
vaccinati o che la campagna nazionale subisca uno scossone favorevole per cui tutti quelli che lo vorranno riceveranno le dosi in tempo utile per la
tintarella.
Albergatori tra sicurezza e incassiLa
questione però si fa ardua perché pensare che tutti gli italiani che lo vorranno saranno vaccinati entro
giugno-
luglio è
utopistico ad oggi. Gli albergatori che dunque volessero allinearsi ai colleghi di Treviso devono essere consapevoli che potrebbero rimanere con pochi clienti ad occupare le loro camere. Una scelta la loro che va sicuramente nella direzione del garantire la sicurezza sanitaria di tutti e che quindi risulta
virtuosa, ma che potrebbe spostare una vera e proprio
ripartenza preattamente economica un po' più in là, quando saranno di più i vaccinati che quelli "scoperti. Tutto questo tenendo presente che l’
albergatore può rifiutare una
prenotazione per molti motivi, tra cui potrebbe rientrare anche l'alt ai non vaccinati anche se la faccenda si complicherebbe non poco. Come chiedere ad un turista se è vaccinato? Quale certificato fa fede? Si ritorna punto e a capo con il dibattito sul passaporto. Da un punto di vista regolamentare invece non sarebbe possibile rifiutare un cliente che si presenta alla reception chiedendo una camera perchè a quel punto verrebbe meno il principio di
pubblico esercizio a cui sono vocati.
E allora, considerando che non sono molti gli
avventurieri che si mettono in viaggio senza aver organizzato il viaggio, ecco che per un turista dichiarare di essere vaccinato sarà…
caldamente consigliato, per usare un eufemismo. Anche perché, ammesso che l’
hotel accetti la prenotazione di un “no-vax” la vacanza si potrebbe comunque fare complicata perché potenzialmente ogni luogo potrebbe accogliere solo persone vaccinate. Ai
legislatori, l’ardua sentenza.