Gianfranco Vissani, uno dei precursori della cucina mediatica e dedicata al grande pubblico, non le manda certo a dire parlando della gestione del Governo Conte soprattutto in tema di ristorazione. «Io credo semplicemente che ci dobbiamo vergognare», ha spiegato il cuoco in un’intervista a Libero riferendosi proprio alla politica messa in atto da Conte.
Gianfranco Vissani
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Dobbiamo ricevere ancora i soldi della cassa integrazione - ha detto con il suo
consueto stile schietto - avevo dipendenti che prendevano 1.200 euro al mese e si sono ritrovati con 400: una persona come fa a vivere così? Capisco che in Italia non ci siano soldi, ma così è troppo. I soldi per aiutare certe grandi industrie trasferite all’estero li trovano sempre.
E da noi certi colleghi che fanno? Si rifanno sui clienti, cercando di recuperare le perdite aumentando i prezzi. È proprio vero che l’individualismo non ha mai fine».
Vissani nel suo Casa Vissani ha tenuto un menu a 30 euro. Undici gli assaggi «e dico undici - spiega Vissani - e non solo: è compreso un bicchiere di Champagne, non uno qualsiasi, il Piper-Heidsieck.
Un menu del genere a soli trenta euro non mi pare una sciocchezza. Così un po’ di gente viene. Ma dopo? La verità è che Conte ha tagliato fuori l’imprenditoria».
Vissani parla di «anno bianco» con tasse sospese fino al 2021 per poi riparlarne. «Ma la verità è che così Conte ci ha presi un po’ troppo in giro». «Con l’associazione Ristoritalia, di cui sono presidente onorario, sto pensando ad una class action contro il governo. I nostri diritti sono stati calpestati. C’è gente che non sa come farà a sopravvivere».