In meno di una settimana la Liguria sta ricadendo nel caos. Molti dei turisti che avevano prenotato una vacanza hanno infatti disdetto il loro soggiorno. Il motivo? Senz'altro più d'uno: su tutti, l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto nel centro storico di Genova, ma anche l'aumento dei casi di Covid e le restrizioni piovute dalla Svizzera. Tre fattori che stanno dando il colpo di grazia a un comparto, quello dell’accoglienza, che non ha smesso di soffrire neppure in piena estate. E a rimetterci, anche stavolta, sono gli operatori turistici, albergatori e ristoratori su tutti.
Mascherine obbligatorie nel centro di Genova
Intanto il numero dei contagi continua a crescere (109 solo nella giornata di lunedì 28 settembre, il doppio rispetto al giorno prima); una situazione che preoccupa non poco alla vigilia dell’inaugurazione del Salone Nautico, in programma da giovedì 1 a martedì 6 ottobre. «Appena è uscita la notizia dell’ordinanza - lamenta
Gianluca Faziola, presidente di Federalberghi Genova - sulla nostra chat di albergatori è stato un continuo di messaggi tutti dello stesso tipo.
Disdetta, disdetta, disdetta. Non saprei dire quante siano state, ma il danno sicuramente c’è stato».
A pesare sulle disdette c’è senz’altro anche la decisione della Svizzera di imporre la quarantena per tutti coloro che arrivano dalla Liguria. Una decisione figlia senz’altro della preoccupazione per l’aumento dei contagi nella zona, che però va in controtendenza con la scelta degli Stati dell’Unione Europea (cui la Svizzera non fa parte, seppure rientri tra i Paesi del patto di Schengen) di non porre limitazioni per i cittadini europei in transito.Poi c’è il Salone Nautico, per cui già si prevedevano defezioni, rispetto agli anni scorsi, ma che ora inizia a rappresentare un vero e proprio punto interrogativo, seppure lo svolgimento non sia in discussione. «Di solito a due giorni dall’inizio registravamo il tutto esaurito, soprattutto tra mercoledì e sabato, mentre eravamo più deboli sugli ultimi giorni dopo il weekend - spiega Faziola - Invece al momento abbiamo ancora molte camere libere. Alla ne ci aspettiamo di arrivare intorno al 70-80% di riempimento, comunque molto meno rispetto agli anni passati».
Insomma, tra l’obbligo della mascherina in centro a Genova, le limitazioni che arrivano dalla Svizzera (per le quali il governatore
Giovanni Toti ha chiesto un intervento del Governo, che però ad oggi non c’è stato) e l’aumento continuo dei contagi, in Liguria gli albergatori stanno ripiombando del caos: «Le disdette sono arrivate in maniera abbastanza traversale sia dagli italiani sia dai pochi stranieri che eravamo riusciti a conquistare - ha detto ancora il presidente di Federalberghi Genova - Purtroppo non è stato valutato l’impatto che avrebbe avuto sul mondo del turismo. Ma se il tema era far rispettare l’uso della mascherina nelle situazioni più a rischio, la soluzione era aumentare i controlli, non emanare una nuova ordinanza. Così torniamo da capo. Nessuno si è confrontato con noi e il ritorno è stato molto negativo».