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Turisti giapponesi in Italia Cibo e vino tra le priorità

Un canale YouTube giapponese racconta ai connazionali cosa vedere e degustare per un viaggio italiano. Per migliorare la proposta ecco la partnership con un gruppo Facebook italiano di prodotti made in Italy.

 
22 settembre 2020 | 16:04

Turisti giapponesi in Italia Cibo e vino tra le priorità

Un canale YouTube giapponese racconta ai connazionali cosa vedere e degustare per un viaggio italiano. Per migliorare la proposta ecco la partnership con un gruppo Facebook italiano di prodotti made in Italy.

22 settembre 2020 | 16:04
 

I social azzerano le distanze e avvicinano le culture, anche nel mondo enogastronomico. È proprio quello che è successo tra il gruppo Facebook ”Mercatino dei prodotti alimentari 100% Made in Italy” e il canale YouTube giapponese “Italy Square Channel" gestito da Kenta Suzuki e Kensaku Kodama. Il primo da 8 mesi si occupa di valorizzare i prodotti regionali italiani e di consentire ai produttori di venderli o parlarne a consumatori, chef, giornalisti, curiosi e food blogger; il secondo… ha la stessa missione ma opera sul mercato giapponese.

Il turista giapponese cerca il made in Italy - Turisti giapponesi in Italia Cibo e vino tra le priorità
Il turista giapponese cerca il made in Italy

A gestire il gruppo Facebook è Paolo Zeoli: «Contiamo oltre 26mila membri - spiega - e il nostro obiettivo è proprio quello di creare una vetrina virtuale enogastronomica, dai marchi più noti a quelli più di nicchia. In poco tempo la nostra avventura si è trasformata in un successo perché stiamo ottenendo consensi e richieste di partnership, come quella con il canale giapponese. Ci ha sorpreso, ma fino ad un certo punto perché molti sono gli utenti stranieri che sono attivi sul nostro gruppo».

L’incontro è stato possibile proprio grazie ai social e la collaborazione prevede che sul gruppo vengano coinvolti gli utenti giapponesi e che il canale YouTube valorizzi ciò che sul gruppo viene pubblicato. «Il canale ha il valore aggiunto di parlare di enogastronomia, ma anche di turismo enogastronomico - osserva Zeoli - e qui è il valore aggiunto che ci ha convinti. Anche perché i giapponesi sono molto esigenti quando viaggiano e vogliono che chi organizza l’itinerario precisi ogni dettaglio e proponga un’offerta ricca e dettagliata».

Un esempio di collaborazione sicuramente virtuoso che riceve anche una “lezione” di come cibo e turismo debbano viaggiare a braccetto, sostenendosi e valorizzandosi a vicenda.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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